Discorso sulla caccia |
José Ortega y Gasset Discorso sulla caccia Editoriale Olimpia, pagg.112, Euro 14,00
IL LIBRO - Un filosofo sonda il misterioso paradosso dell’attività venatoria, il complesso equilibrio tra istinto e ragione che la caratterizza. La passione e la strategia, la serietà dell’impegno e i valori, la pulsione predatoria e l’ethos rispettoso dell’animale. Paradossi che rivelano una volta di più quanta affinità possa esserci tra il cacciatore e il pensatore: quel naturale tendersi verso un obiettivo – i sensi sempre all’erta – che concentra infallibilmente l’occhio sulla preda che passa. E che svela ancora una volta quanto sotto le maschere del cacciatore e del filosofo si nasconda l’uomo.
DAL TESTO - "La caccia è libero gioco della specie inferiore davanti alla superiore. È lì che c'è da migliorare. L'uomo deve dare un vantaggio all'animale, presentarglisi andicappato per situarlo il più vicino possibile al livello che gli è proprio, senza pretendere un'illusoria equiparazione che, se fosse possibile, annullerebbe ipso facto la realtà stessa della caccia. A rigore, il senso della caccia sportiva non è di elevare la bestia fino all'uomo, ma qualcosa di molto più spirituale; una cosciente e quasi religiosa umiliazione dell'uomo, che frena la propria strapotenza e s'abbassa fino all'animale. "Ho detto «religiosa» ed il vocabolo non mi sembra esagerato. Perché nel fatto universale della caccia si manifesta [...] un mistero affascinante della Natura: la gerarchia inesorabile degli esseri viventi. Ogni animale è in relazione di superiorità o inferiorità con un altro. L'uguaglianza stretta è oltremodo improbabile e anomala. La vita è una terribile lotta, una gara grandiosa e atroce. La caccia sportiva immerge l'uomo deliberatamente in questo formidabile mistero, e perciò ha qualcosa del rito e dell'emozione religiosa, in cui si celebra il culto di quello che c'è di divino, di trascendente nelle leggi della Natura".
L'AUTORE - José Ortega y Gasset (Madrid 1883-1955) è stato uno tra i più importanti filosofi del Novecento. Professore di Metafisica all’Università di Madrid, fondò nel 1923 la «Revista de Occidente». Tra le sue opere più note ricordiamo La disumanizzazione dell’arte (1925), La ribellione delle masse (1930), Intorno a Galileo (1933). Postume apparvero L’uomo e la gente (1957) e Meditazioni d’Europa (1960).
INDICE DELL'OPERA - Introduzione - Il problema del divertimento - Caccia e felicità - Polibio e Scipione Emiliano - La caccia in se stessa - La scarsità di prede, essenziale alla cacciata - D'un tratto, in queste pagine, si odono latrati - Caccia ed etica - Caccia e ragione - Fughe dall'umano - Cacciatore, uomo all'erta |