Ripensare l'olocausto |
Yehuda Bauer Ripensare l'olocausto Baldini Castoldi Dalai, pagg.384, Euro 18,50
IL LIBRO - È ancora possibile, a più di sessant’anni di distanza, dire qualcosa di nuovo sull’Olocausto? E, soprattutto, ha senso farlo? A questi due interrogativi, che costituiscono il filo rosso di Ripensare l’Olocausto, Yehuda Bauer risponde affermativamente. E lo fa con un saggio che, prendendo in considerazione aspetti noti e meno noti dello sterminio degli ebrei, riesce a fornirci un quadro esaustivo e inconsueto di questa tragedia senza precedenti nella storia dell’umanità. Instaurando un rigoroso e serrato confronto a distanza con studiosi e intellettuali come Elie Wiesel, Zygmunt Bauman, Daniel Goldhagen e Raul Hilberg. Bauer riesce a porre in evidenza problematiche e incongruenze di interpretazioni storiche ormai consolidate. Così, negli undici capitoli del libro, la definizione dell’Olocausto, delle sue cause e degli elementi che lo distinguono da altri genocidi, si intreccia con le descrizioni delle reazioni ebraiche agli eccidi di massa, del mutamento del ruolo delle donne ebree dopo l’uccisione dei loro padri e mariti, delle risposte che la teologia ha dato alla morte di milioni di persone, e, ancora, con il racconto delle vicende che portarono alla fondazione dello Stato di Israele da parte dei sopravvissuti. Tuttavia, questo accurato lavoro di scavo storico non ha solo lo scopo di sfatare una serie di luoghi comuni, che rischiano di rendere l’Olocausto un avvenimento metafisico che va al di là dell’umana comprensione (impedendo di attribuire precise responsabilità storiche e morali e di rendere giustizia alle vittime), bensì intende essere anche un monito per le generazioni future affinché non si ripeta un simile abominio e «possa sorgere sulle rovine del passato una civiltà nuova, umana, migliore».
DAL TESTO - "L'Olocausto rappresenta un problema essenziale sia per il cristianesimo che per l'ebraismo e così si spiegano gli sforzi astrusi, spesso infelici ma sinceri, da parte della Chiesa cattolica e delle altre Chiese di confrontarsi con l'Olocausto. Più la consapevolezza delle implicazioni universali dell'Olocausto si diffonde, più esso diventa, ancora una volta, un fenomeno duplice: una tragedia specificamente ebrea e perciò una questione universale di prima grandezza. Gli ebrei furono uccisi per una sola ragione: erano ebrei. Gli assassini cercarono anche di disumanizzare le loro vittime, un fatto sul quale tutti dovrebbero riflettere. Siamo noi, oggi, che dobbiamo occuparci della tragedia ebraica come di una tragedia umana in generale. La gente di ogni credo, ma soprattutto gli ebrei e quelli che si definiscono cristiani, devono trovare il modo di affrontare questo problema universale. L'ammonimento all'umanità è scritto a chiare lettere: stai attento e impara".
L'AUTORE - Yehuda Bauer (Praga, 1926) è uno dei più autorevoli storici ebraici. E' professore di studi sull'Olocausto alla Hebrew University di Gerusalemme e consulente dello Yad Vashem. Nel 1998 gli è stato conferito il Premio Israele, la più prestigiosa onoreficenza civile israeliana, e nel 2001 è stato eletto membro dell'Accademia israeliana delle scienze. Ha scritto svariati articoli e libri sul genocidio degli ebrei, tra i quali American Jewry and the Holocaust (1981), A History of the Holocaust (1982, 2001) ed Ebrei in vendita? (1998).
INDICE DELL'OPERA - Prefazione - Introduzione - 1. Che cosa è stato l'Olocausto? - 2. Si può spiegare l'Olocausto? - 3. Confronto con altri genocidi - 4. Intrepretazioni globali: Zygmunt Bauman, Jeffrey Herf, Götz Aly - 5. Interpretazioni globali: Daniel J. Goldhagen, John Weiss, Saul Friedländer - 6. La resistenza ebraica: mito o realtà? - 7. La resistenza disarmata e altre forme di reazione - 8. Il problema di genere: il caso di Gisi Fleischmann - 9. Teologia: il Dio chirurgo - 10. Tentativi di soccorso: i protocolli di Auschwitz - 11. Dall'Olocausto allo Stato di Israele - Appendice. Discorso al parlamento tedesco - Note - Bibliografia |