Antisemitismo in America |
Elena Fallo Antisemitismo in America. Storia dei pregiudizi e dei movimenti anti-ebraici negli Stati Uniti da Henry Ford a Louis Farrakhan Araba Fenice Edizioni, pagg.320, Euro 18,00
IL LIBRO - "La rivoluzione in Germania dopo la guerra non sarebbe mai scoppiata se gli ebrei non l'avessero preparata. [...] Gli ebrei internazionali, i veri padroni dei poteri politici e finanziari del mondo, possono riunirsi in qualunque parte e in qualunque momento, in tempo di guerra e in tempo di pace, proclamando di non pretendere altro che di studiare e discutere i mezzi più propizi per rimpatriare gli ebrei dispersi in Palestina e deviando così, facilmente, qualsiasi sospetto che le loro riunioni siano indette con altri scopi" Chi pronunciò queste frasi? Hitler nel suo Mein Kampf? Sbagliato. L'autore di queste parole è Henry Ford, il magnate dell'industria americana, famoso per aver costruito un'automobile economicamente e tecnologicamente accessibile a tutti, per aver introdotto la catena di montaggio all'interno della sua fabbrica, per aver contribuito in modo determinante alla creazione della società moderna. Ciò che non si conosce o di cui si sa molto poco è che Ford fu anche colui che per primo negli Stati Uniti fece pubblicare I Protocolli dei Savi di Sion sul suo settimanale, il Dearborn Independent, che scrisse un'opera apertamente antiebraica, L'ebreo internazionale, e che ottenne una tale ammirazione da parte di Hitler da avere un proprio ritratto nell'ufficio del furher." A volte, anche la Storia che crediamo di conoscere meglio non è come sembra. Questo libro ci porta dentro la vicenda poco conosciuta di uno dei capitoli più oscuri dell'anima americana, forse uno dei più inquietanti del XX secolo. Per ricordarci che sarebbe potuto succedere, e che, soprattutto, potrebbere succedere ancora.
DAL TESTO - "Egli [Patrick J. Buchanan] cercò di convincere la società americana che la guerra in Iraq era stata voluta e prepata dalla lobby ebraica pro-israeliana, interessata unicamente a salvaguardare lo stato ebraico. Non soltanto Buchanan, ma anche numerosi altri cittadini americani, negli ultimi anni, hanno condiviso questa idea; i sondaggi mostranno negli anni Novanta una notevole caduta della simpatia per Israele rispetto agli anni Sessanta, Settanta e Ottanta: tra coloro che sostengono in ogni caso lo stato israeliano, il 29% dichiara che gli ebrei americani sono meno patrioti dei loro concittadini e il 45% di coloro che si oppongono ad Israele, condivide questa opinione."
L'AUTRICE - Elena Fallo è nata a Savigliano nel 1980. Dopo la maturità classica, ha conseguito prima la laurea triennale in Società e Culture d'Europa (2004) presso l'Università degli Studi di Torino, poi (2006), presso la medesima Università, la Laurea specialistica in Storia e ha ricevuto il premio per la miglior tesi del corso di Laurea di Storia. Attualmente è iscritta alla Scuola di Specializzazione per l'Insegnamento di Torino.
INDICE DELL'OPERA - Prefazione, di Bruno Bongiovanni - Introduzione - Capitolo Primo. Un personaggio contraddittorio: Henry Ford - Capitolo Secondo. Dalla New Immigration alla Prima Guerra Mondiale - Capitolo Terzo. I Protocolli dei Savi di Sion - Capitolo quarto. L'isolazionismo - Capitolo Quinto. L'avvento del nazismo - Capitolo Sesto. Dal dopoguerra ad oggi - Conclusioni - Bibliografia |