Le grandi menzogne della storia contemporanea |
Sandro Fontana Le grandi menzogne della storia contemporanea Ares, pagg.144, Euro 14,00
IL LIBRO - La narrazione degli avvenimenti storici si configura di frequente come vera e propria falsificazione del passato, intesa ad accreditare determinate visioni del mondo e della società o anche a legittimare partiti e movimenti emersi vincitori nella lotta per la conquista del potere. Una inclinazione della storiografia, questa, che pur rintracciabile nell’antichità, s’è venuta accentuando nel corso dell’età moderna e contemporanea, in ordine soprattutto agli accadimenti del ventesimo secolo segnati dal protagonismo delle masse. In queste pagine Sandro Fontana ripercorre alcuni episodi della storia del Novecento, intenzionalmente distorti da una certa storiografia «militante» per immediate finalità ideologico-politiche. Si fa così luce sul mito della vittoria mutilata nel 1918 e sulla favola di Aldo Moro alleato dei comunisti; viene erosa se non demolita l’epopea della Rivoluzione d’Ottobre al pari della Resistenza tradita; dalle forze moderate; si ridimensiona la segreteria Berlinguer e si mostra l’assoluta banalità della sua cosiddetta «terza via»; si denuncia la congenita doppiezza del pacifismo e viene ricostruita nella sua realtà la strage di Marzabotto senza indulgere a strumentalizzazioni. Questo un compendio dei principali argomenti che intessono il libro. Ma, al di là di letture del passato parziali o non pienamente conformi a criteri di scientificità, nelle pagine di Fontana si sottolinea la responsabilità morale dello storico nei confronti della società in cui opera, contribuendo la storiografia in modo eminente a formare il senso comune di un Paese, a definire l’antropologia di un popoli orientandolo alle scelte per l’avvenire. Ne consegue che, come la moneta falsa progressivamente dissolve ogni ordine economico, allo stesso modo una storiografia intrisa di menzogne corrode i fondamenti etici della società consegnandola irrimediabilmente al conflitto e alla disunione. È infine da segnalare che, in appendice a ciascun capitolo, figura una bibliografia essenziale, utile a ulteriori approfondimenti dei temi trattati.
DAL TESTO - "[...] dove la tendenza della menzogna ha raggiunto proporzioni quasi incredibili è stato nel conteggio delle vittime dell'orrenda strage nazista. Quando nel 1949 fu conferita al comune di Marzabotto la medaglia d'oro alla Resistenza vennero, nella motivazione, contati 1830 morti sulla base di calcoli che ben presto risultarono errati. Da allora le cifre sono come impazzite e, a seconda dei libri di storia o dei giornali, i morti sono diventati duemila oppure tremila e, nell'ottobre 1993, la Rai-tv li ha fatti diventare «quasi cinquemila». Quando fu costruito il tempio-ossario vennero predisposti 2000 loculi, ma le salme non arrivarono a 1000. Nel 1960 il ministero della Difesa decise allora di trasferire da varie parti d'Italia alcune centinaia di soldati caduti nelle due guerre mondiali col risultato che vi finirono anche cento salme di soldati della Rsi che, naturalmente, vennero subito rimosse. "Insomma, intorno all'ossario di Marzabotto venne orchestrata una sorta di danza macabra di cifre che, di volta in volta, venivano sparate senza ritegno per fini propagandistici e che dimostrano come non si sia mai voluto arrivare alla piena identificazione delle vittime. Il che sicuramente costituisce l'oltraggio più grave che possa essere recato ai poveri morti e ai loro familiari".
L'AUTORE - Sandro Fontana è docente di Storia contemporanea all’Università di Brescia. Già vicepresidente del Parlamento europeo, attualmente è presidente della Fondazione Micheletti di Brescia. Con l’editore Marsilio ha pubblicato, tra gli altri, Oltre il riformismo (1973), Europa al plurale (1997), Carlo Donat-Cattin (1999) e con l’editore Mondadori Il destino politico dei cattolici. Dall’unità alla diaspora (1995).
INDICE DELL'OPERA - Introduzione - I. Il mito della vittoria mutilata - II. La rivoluzione svelata - III. Il silenzio sui crimini del comunismo - IV. Il caso della Biennale del Dissenso - V. La congenita doppiezza del pacifismo - VI. la favola di Moro alleato dei comunisti - VII. La menzogna della Resistenza tradita - VIII. Berlinguer & l'inganno della «terza via» - IX. I tre eserciti che hanno liberato l'Italia dal nazifascismo - X. Il comunismo nella storia del Novecento. Il caso sovietico & quello italiano - XI. L'incredibile durata del mito sovietico & della sua diffusione a livello mondiale - XII. La strage di Marzabotto |