Il mio agente Sasha |
Paolo Guzzanti Il mio agente Sasha Aliberti Editore, pagg.442, Euro 18,00
IL LIBRO - Perchè Silvio Berlusconi si è legato a doppio filo a Putin, uomo tanto potente quanto controverso? Paolo Guzzanti non usa mezze misure: parla di tradimento di Berlusconi, argomenta un atto d’accusa contro il Cavaliere. La commissione Mitrokhin è stata, secondo Guzzanti, il più clamoroso scandalo del dopoguerra italiano a opera dei servizi segreti. Avrebbero cercato di minimizzarla e ridicolizzarla, e quando il gioco non è riuscito più, avrebbero dovuto uccidere. L’immagine di Sasha Litvinenko morente in un letto d’ospedale resta ancora oggi impressa negli occhi di molti. Ricordate Alexander “Sasha” Litvinenko, l’ex tenente colonnello del Kgb avvelenato a Londra con il Polonio 210 nel novembre 2006? La sua morte scatenò una “seconda guerra fredda” fra l’Occidente e la Russia di Vladimir Putin, con la relativa devastazione della Commissione parlamentare d’inchiesta Motrokhin. Litvinenko era l’informatore segreto di Paolo Guzzanti, presidente della Commissione, al quale forniva notizie sulle manovre che si stavano preparando per annientare i lavori di un’inchiesta durata quattro anni, che ha passato al setaccio la penetrazione sovietica "scoprendo" e "risolvendo" molti “misteri d’Italia”. Come la matrice sovietica dell’attentato a Giovanni Paolo II del 1981 e i retroscena del delitto Moro. Con l’avvelenamento di Litvinenko sarebbe stata lanciata in Italia la più grande operazione di inganno pianificato del dopoguerra, partendo dalla distruzione del consulente Mario Scaramella, presentato come probabile assassino e truffatore. Con questo libro Guzzanti vuole ristabilire la sua verità raccontando la storia segreta di Litvinenko, della Commissione, dell’ascesa di Putin e di come Berlusconi abbia tradito la Commissione per non contrariare il Leader russo, diventato suo partner e amico fraterno.
DAL TESTO - "Con la guerra fredda il comunismo non c'entra e neanche il capitalismo. La guerra degli "ismi" è stata una mascheratura, un trucco teatrale della storia. L'idea che la guerra fredda sia stata un confronto armato sull'orlo del conflitto tra due sistemi di vita e due filosofie politiche, capitalismo e comunismo, è vecchia e va archiviata. La guerra fredda è stata e resta una guerra sempre latente fra Russia e Occidente europeo e americano. La guerra fredda senza comunismo è in atto, anche se con correzioni e varianti. Del resto la storia non si ripete meccanicamente: il conflitto era e resta geopolitico, non ideologico, anche se travestito con costumi teatrali ideologici. E l'Inghilterra è stata la prima nazione a toccare con mano la sgradevole novità della rinata guerra fredda. Quanto all'Italia, la storia della Commissione Mitrokhin e del tenente colonnello Alexander Litvinenko mio informatore segreto, è anche la storia della ripresa delle ostilità fra Occidente e Russia".
L'AUTORE - Paolo Guzzanti (Roma, 1940) è giornalista profesisonista, scrittore, conduttore televisivo e senatore. È stato inviato dell’«Avanti!», redattore capo e inviato speciale di «Repubblica», inviato della «Stampa» negli Usa. Ha lavorato al «Giornale» ed è stato editorialista di «Panorama». Eletto al Senato, ha presieduto dal 2002 al 2006 la Commissione d’inchiesta sul dossier Mitrokhin. Tra i suoi libri I presidenti della Repubblica da De Nicola a Cossiga (Laterza, 1992), L’Italia del 2000 (La Stampa, 1996), Ustica, verità svelata (Bietti editore, 1999).
INDICE DELL'OPERA - Viaggio in Inghilterra - Il triste inverno del colonnello Litvinenko - I veleni di Mosca - Nuova Russia: Eltsin, Putin Berezovsky, Litvinenko - La via dell'esilio - Gli ultimi giorni di Alexander Litvinenko - L'operazione italiana - Un gentiluomo di nome Limarev - Ultimo atto - Conclusione - Cronologia - Ringraziamenti - Bibliografia - Indice dei nomi |