Storia segreta dei Mongoli Stampa E-mail

a cura di Sergej Kozin

Storia segreta dei Mongoli

Guanda, pagg.240, Euro 17,00

 

kozin_storiamongoli.jpg  IL LIBRO - Temüjin, poi detto Činggis, fu l’invincibile capo guerriero che noi oggi chiamiamo Gengis Khan; la sua nazione, delineatasi a poco a poco sullo sfondo tumultuoso delle migrazioni dei «Popoli della Luna» che scorsero per secoli le vuote distese dell’Asia Centrale, conquistò in pochi anni l’egemonia su un territorio immenso, assoggettando i pastori nomadi come i mandarini della Cina.

  La Storia segreta dei Mongoli è il racconto di questa formidabile ascesa, composto da un anonimo estensore nel XIII secolo: monumento di un’epoca in cui l’Asia Centrale, come scrive Fosco Maraini nella sua Introduzione, è un «oceano di terre in cui navigano, quasi misteriosi sargassi, ricordi, ombre, miraggi delle civiltà che ne costituiscono le rive: Roma, Cina, Bisanzio, Persia». La narrazione, scandita e come ipnotica, porta l’eco della poesia orale che ne è l’origine, e può sostare incantata a dire di una culla d’argento, dei finimenti di un destriero, come a svolgere il rito sacrale di una lunga genealogia.

  La Storia segreta dei Mongoli è il primo dei monumenti storici e letterari mongoli noti. L’originale non è giunto fino a noi, ma nella seconda metà del XIV secolo essa fu trascritta in ideogrammi e tradotta in lingua cinese. La presente pubblicazione si richiama alla traduzione del 1941 in lingua russa dell’insigne mongolista e sinologo Sergej Kozin (1879-1956), che dedicò all’opera vent’anni di studi.

 

  DAL TESTO - "Dalle nevose montagne di Časutu, Činggis-qagan mosse verso la città di Uraqai e l’assediò. Dopo di che intraprese l’assedio di Dörmegai; qui gli si presentò Burqan, chiedendo udienza. Prima di presentarsi a Činggis-qagan Burqan aveva scelto, per farne dono al sovrano, oggetti di nove misure e colori, nel numero di nove, come ad esempio: oro, argento, vasellame, giovani, fanciulle, cavalli e cammelli e, come dono principale, una tenda d’oro. Avendogli permesso di presentarsi, il sovranno accolse Bulqan nell’andito davanti alla porta. Ma durante questa udienza Činggis-qagan si sentì male. Il terzo giorno dopo l’udienza, Činggis-qagan si degnò comandare: «Iluqu Burqan sia chiamato Šidurgu l’Onesto, Činggis-qagan ordina di accompagnare Iluqu all’altro mondo. E ordina sia accompagnato all’altro mondo personalmente da Tolun-čerbi». Quando Tolun-čerbi riferì al sovrano di aver ucciso Iluqu, Činggis-qagan comandò: «Mentre muovevo contro il popolo Tanggud per chiedergli conto e strada facendo mi fermai a cacciare i cavalli selvatici ad Arbuqa, nessun altro che Tolun-čerbi consigliò di lasciarmi prima guarire. Tanto si preoccupava della mia salute! Oggi l’Eterno Cielo ha moltiplicato le mie forze e ha consegnato nelle mie mani una amico che mi aveva avvelenato con le sue parole. Ci siamo vendicati. Prenda dunque per sé Tolun quella tenda da campagna e tutto quanto aveva portato qui Iluqu»."

  "Leggendo la Storia segreta è come fossimo stati invitati nell'interno di una jurta - fuori soffia l'eterno vento della steppa -, ci fossimo seduti sopra una rozza pelliccia di pecora accanto al fuoco di sterco, il cui fumo fa lacrimare gli occhi, e ascoltassimo un vecchio nomade che racconta. Ci racconta la storia, la leggenda, la saga di Temujin, poi detto Cinggis, che portò i mongoli dal nulla all'impero". (Fosco Maraini)

 

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione, di Fosco Maraini - I. Genealogia e infanzia di Temüjin ]Činggis[ - II. Giovinezza di Činggis - III. Rotta dei Merkit. Temüjin viene nominato Činggis-qagan - IV. Lotta tra Ĵamuqa e Tayčiud - V. Disfatta dei Tatari. Rottura con il Van-qan - VI. Fine del regno Kereit - VII. I Kereit e i loro alleati Mongoli, con a capo Ĵamuqa, passano ai Naiman. Morte del Van-qan. Disfatta dei Naiman e dei Merkit - VIII. Güčülüg fugge dal Gur-qan dei Qara-Kitad sul fiume Čui e Togtoga dai Kibčag. Ĵebe è mandato a inseguire Güčülüg, e Sübeetai a inseguire Togtoga. Morte di Ĵamuqa. Ascesa al trono di Činggis. Ricompense e onorificenze ai suoi compagni d'armi - IX. Riforma della guardia - X. La guardia di Činggis-qagan. Lodi alla guardia. Assoggetamento degli Uigud e dei popoli delle Foreste. Distribuzione degli appannaggi. Fine del mago Tebtenggeri - XI. Conquista della Cina settentrionale, dello Hsi-Hsia, del Turkestan, del califfato di Baghdad e della Rus' - XII. Morte di Činggis-qagan. Regno di Ögödai