Le pistole della Wehrmacht.1933-1945. Vol. 1 |
Loriano Franceschini Le pistole della Wehrmacht.1933-1945. Vol. 1. La produzione nazionale Editoriale Olimpia, pagg.320, Euro 32,00
IL LIBRO - 30 gennaio del 1933: Adolf Hitler riceve da Hindenburg l’incarico di formare il nuovo governo. L'orgoglio del popolo tedesco, offeso dalle durissime condizioni imposte dal Trattato di Versailles alla fine della Prima guerra mondiale, trova nella figura di Hitler quella speranza da tempo cercata. In pochi anni il nuovo cancelliere dà inizio al più grande programma di riarmo mai visto fino a quei tempi. E la produzione di pistole, per numero, modelli e varianti, ne segue di pari passo gli sviluppi. Quest'opera di Loriano Franceschini prende in esame tutte le armi da fianco di produzione nazionale e quelle acquistate all’estero o prodotte in fabbriche cadute sotto il controllo tedesco; le varianti, le fondine e gli accessori, per soddisfare la curiosità dei lettori appassionati di storia e dei collezionisti più preparati ed esigenti.
DAL TESTO - "Le origini della P.38, che molti Autori definiscono la migliore pistola della seconda guerra mondiale, come nel caso della P.08 risalgono ai tempi della Germania imperiale, quando l'Europa era impegnata in quella che passò alla Storia come la Grande Guerra. "[...] L'ascesa al potere da parte di Adolf Hitler e i programmi di riarmo che furono varati resero necessaria un'immediata ripresa produttiva in grande stile della Parabellum, data l'urgenza di fornire armi ed equipaggiamento in tempi brevi alla nuova Wehrmacht costituitasi con il ripristino della leva obbligatoria, ma l'inadeguatezza della vecchia pistola in uso da ormai un trentennio ne consigliava un rapido avvicendamento. "La Walther aveva un progetto nel cassetto, una pistola a doppia azione camerata per il 9 mm Parabellum il cui sviluppo era cominciato segretamente nei primi anni trenta e che tentava di incorporare le soluzioni tecniche che tanto successo avevano avuto con la PP in una pistola che avrebbe potuto essere presentata alle commissioni militari. La sigla che era stata scelta per quest'arma era MP, Militär Pistole, nome rivelatore di quale fosse l'obiettivo finale dell'azienda che forse sperava in questo modo di rinnovare il successo della PP. Tanto la Modell 6 era una versione in scala maggiore della 5, quanto la MP lo era della PP, ma i pochi prototipi che arrivarono ai test si rivelarono così fragili da essere immediatamente rifiutati dalle commissioni ispettive militari che al solito deplorarono il funzionamento a semplice rinculo dell'arma".
L'AUTORE - Nato a Roma nel 1956, ex ufficiale medico della Marina Militare, Loriano Franceschini è collezionista di armi corte ex ordinanza. Per l’Editoriale Olimpia ha pubblicato i volumi Pistole militari imperiali (2006), Mauser C96 «9 Rosso» (2007), Le pistole della Wehrmacht. Vol. 1 (2008) e Le pistole della Wehrmacht. Vol. 2 (2009). Medico di medicina generale, vive e lavora a Bologna.
INDICE DELL'OPERA - Introduzione - Assegnazione e ispezione delle armi nel Terzo Reich - Assegnazione e ispezione delle fondine nel Terzo Reich - P.08 (Parabellum Pistole 08) - P.38 (Pistole 38) - La Mauser 1934 - La Mauser HSc - La Sauer & Sohn 38H - La Walther PP - La Walther PPK - Miscellanea - Bibliografia |