Una voce poco fa |
Stefano Rolando Una voce poco fa. Politica, comunicazione e media nella vicenda del Partito Socialista Italiano dal 1976 al 1994 Marsilio Editori, pagg.288, Euro 29,00
IL LIBRO - Prima analisi di un fenomeno di anticipazione e innovazione nella cultura politica italiana. Le linee della comunicazione (interna, diretta ai cittadini e nel complesso rapporto con i media) del Partito Socialista Italiano nel corso della leadership di Bettino Craxi, dal 1976 all’epilogo e allo scioglimento del partito nel 1994. Venti anni di evoluzione del rapporto tra contenuti e strategie della politica e i profili di rappresentazione interna ed esterna, che danno vita ad una esperienza serrata, appassionata, alla fine drammatica. Vari duelli al centro di una comunicazione politica orientata a combattere il blocco della democrazia italiana e a favorire la modernizzazione del paese. Quello a sinistra tra riformismo da una parte e comunismo, massimalismo e radicalismo dall’altra. Quello con la Democrazia Cristiana per affermare il principio dell’alternativa politica. Quello con poteri e soggetti di veto che hanno frenato la crescita del paese. Quello per lo schieramento europeista e atlantico dell’Italia nella linea di indipendenza e identità nazionale. Dalla formazione di un nuovo gruppo dirigente alla sua dispersione, in una crisi interna e del paese in cui il sistema dell’informazione, in un critico rapporto con questa storia politica, ha avuto un significativo ruolo. Intervengono nella discussione a margine dei capitoli: M. Abis, M. Achilli, G. Acquaviva, A. Abruzzese, G. Amato, E. Cheli, S. Colarizi, F. Cossiga, L. Covatta, O. Del Turco, G. De Michelis, G. De Rita, U. Finetti, R. Formica, F. Gerardi, A. Ghirelli, U. Intini, G. La Ganga, L. Lagorio, L. Locatelli, A. M. Mammoliti, E. Manca, E. Marinucci, G. Martinotti, A. Molaioli, L. Musella, G. Pasquino, B. Pellegrino, L. Pellicani, G. Pieraccini, M. Pini, C. Ripa di Meana, C. Signorile, V. Spini, G. Tamburrano, M. Teodori, C. Tognoli, V. Zanone. In appendice note di A. Spiri, A. Molaioli, G. Brunazzi, E. Manca, F. Cicchitto, M. Seppia, F. Tempestini.
DAL TESTO - "Craxi vince nel 1976 contro lo stesso «ventre molle» del PSI che Francesca De Martino guidava in una logica collusiva con quel quadro di «solidarietà nazionale» da cui lo stesso Craxi voleva prendere le distanze ricostituendo alleanze proprie di una dinamica democratica. In questa tensione a ristabilire il bianco e il nero di un sistema che, in tutte le democrazie liberali, vede maggioranza e opposizione tanto battersi quanto legittimarsi, i linguaggi e la comunicazione svolgono ruolo di primario sostegno all'architettura delle distinzioni. Essa darà frutti tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80 quando si tratterà di interpretare e rivitalizzare un paese sfinito dall'immobilità, alla ricerca di ripresa economica interna e internazionale e bisognoso di collocare risorse in una cultura più competitiva che assistenziale".
L'AUTORE - Stefano Rolando, professore universitario (Scienze della comunicazione, IULM Milano) e segretario generale di Fondazione IULM (ricerca e formazione). Membro del Consiglio superiore delle Comunicazioni e dei comitati scientifici Unesco-Bresce, Fondazione Nenni, Fondazione Craxi, presiede la Fondazione Nitti e fa parte del comitato di redazione di «Mondoperaio» nuova serie. È stato direttore generale alla Presidenza del Consiglio con dieci governi (1985-1995), dirigente Rai e Olivetti, direttore generale Istituto Luce e Regione Lombardia. Tra gli scritti recenti, Quarantotto - Argomenti per un bilancio generazionale (Bompiani 2008).
INDICE DELL'OPERA - Nota introduttiva, di Stefania Craxi - Premesse - 1. Un fenomeno politico e di conseguenza di comunicazione - 2. L'affermazione di Craxi - 3. Contesti di una nuova strategia comunicativa - 4. Il governo Craxi e l'avvio della comunicazione istituzionale (Stato e territorio) - 5. I linguaggi del successo e della sconfitta - 6. La crisi e l'epilogo - Appendici |