L'ora di Sertorio. Roma contro Roma |
João Aguiar L'ora di Sertorio. Roma contro Roma Cavallo di Ferro Editore, pagg.320, Euro 18,00
IL LIBRO - Con l’Impero romano appena uscito dalla sanguinosa guerra civile che oppose la fazione di Mario a quella di Silla, la distante provincia ispanica alza nuovamente le armi contro il potere imperiale. Dall’ 80 al 72 a.C., a capo di una confederazione di popoli iberici, Quinto Sertorio, generale romano ed ex-proconsole della Hispania Citerior, affronta con successo i numerosi eserciti che la 'sua' Roma invia per annientare la rivolta di cui è a capo. Mai vinto in battaglia, ma alla fine tradito e assassinato dai suoi uomini, questo controverso e mitico personaggio resterà impresso nella Storia. Pochi sono le figure, dall'antichità ad oggi, che hanno diviso gli storici e la gente comune quanto il generale romano Quinto Sertorio. (Plutarco, gli dedica una delle sue celeberrime "Vite parallele" ed è da annoverare tra i suoi ammiratori). Col passare dei secoli, Sertorio è diventato al tempo stesso simbolo di riscatto e di oppressione, di fedeltà e di tradimento, di coraggio e di opportunismo. Le sue azioni hanno generato un ugual numero di suoi fautori e detrattori fra gli studiosi di ogni tempo, prolungandone all'infinito il fascino irrisolto.
DAL TESTO - "Quella che era valsa a Sertorio gli onori militari era stata un’impresa compiuta prima della battaglia di Aquae Sextiae: da solo, con addosso abiti gallici, era entrato rischiando grosso nell’accampamento dei Teutoni, confidando solo sulle proprie conoscenze della lingua locale, e aveva studiato le forze e l’organizzazione del nemico. Aveva potuto, in questo modo, fornire a Mario alcune informazioni preziose. Questo aveva richiesto più coraggio che affrontare i Barbari sul campo di battaglia, cosa che qualsiasi legionario ubriaco avrebbe fatto, soprattutto se avesse saputo che, dietro alle linee nemiche, c’erano un accampamento o una città da saccheggiare. Quinto Sertorio non era certamente un combattente di quel tipo. Mi ritengo un buon giudice delle qualità umane; quella breve conversazione mi aveva rivelato un uomo fuori dal nostro tempo, che si sarebbe trovato più a suo agio nell’epoca in cui i Romani, impegnati in una lotta senza quartiere contro Cartagine, praticavano la virtù tanto nel Foro e nel Senato che nella vita privata".
L'AUTORE - João Aguiar (Lisbona, 1943) è l’autore dei romanzi storici più letti in Portogallo. Ha pubblicato quattro romanzi sull’epoca romana e dei primi cristiani. È inoltre autore di libri per ragazzi, di thrillers e opere fantasy di grandissimo successo. È tradotto in molti paesi. Cavallo di Ferro ha pubblicato Viriato – nemico di Roma e L'ora di Sertorio – Roma contro Roma.
INDICE DELL'OPERA - Frammenti attribuiti a Eumenio di Rodi - Lucio Irtuleio - La cerbiatta - Note |