Delio Cantimori e la cultura politica del Novecento |
a cura di E. Di Rienzo e F. Perfetti Delio Cantimori e la cultura politica del Novecento Le Lettere, pagg.138, Euro 16,00
IL LIBRO - Delio Cantimori è stato considerato, come scrisse Renzo De Felice, il «patriarca della storiografia marxista in Italia», ma tale immagine non corrisponde alla verità e distorce o limita la complessità e lo spessore del grande storico. Questa raccolta di saggi intende offrire un contributo utile per delineare l’itinerario speculativo di uno dei maggiori protagonisti della cultura italiana della prima metà del Novecento. Da questo testo esce un ritratto complessivo di Cantimori molto diverso dal figurino liberal-democratico-progressista cucito addosso alla sua complessa e quasi inafferrabile personalità. Questo figurino si è tradotto nell’icona di uno studioso gramsciano e togliattiano ante litteram e ha finito per cancellare le autentiche radici della sua opera a cominciare dalla lezione del realismo storico di Gioacchino Volpe e da quella concezione della libertà dell’attività intellettuale, come norma sui, presente nella Teoria generale dello spirito di Giovanni Gentile. I saggi contenuti nel volume sono di Giuseppe Galasso, Michel Ostenc, Giuseppe Bedeschi, Giuseppe Maria Viscardi ed Eugenio Di Rienzo.
DAL TESTO - "[...] l'influenza di Cantimori, che godeva fama di essere un uomo difficile e scontroso, nel mondo accademico e culturale fu davvero enorme, anche se in realtà egli non ebbe mai una vera e propria scuola: un fatto, questo, a quanto raccontano le testimonianze, che, per un verso, lo avrebbe addolorato e indispettito, ma che, per un altro verso, lo avrebbe lusingato perché la sola considerazione che giovani e meno giovani si rivolgessero a lui significava, in qualche modo, riconoscerne il ruolo di guida e di punto di riferimento intellettuale, accademico e anche politico. "Dopo la sua morte, avvenuta per un banale incidente nel 1966 in età ancora relativamente giovane (era nato nel 1904), Cantimori divenne, per così dire, un "problema" per la storia della storiografia italiana. Nel rileggerne o ripensarne criticamente i contributi si dovette affrontare la questione, più che del predominio da lui indubbiamente esercitato per molto tempo nell'accademia, del suo itinerario culturale e politico".
I CURATORI - Eugenio Di Rienzo è professore ordinario di Storia moderna presso Facoltà di Scienze Politiche di Roma, "La Sapienza". Collabora regolarmente a "Nuova Storia Contemporanea" e a "Nuova Rivista Storica", della quale è membro del comitato direttivo. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Un dopoguerra storiografico. Storici italiani tra guerra civile e Repubblica, 2004; Storia d'Italia e identità nazionale. Dalla Grande Guerra alla Repubblica, 2006 (ambedue pubblicate presso la casa editrice Le Lettere); Sguardi sul Settecento. Le ragioni della politica tra antico regime e rivoluzione, 2007. Sta attualmente lavorando ad una biografia politica di Napoleone III. Francesco Perfetti è professore ordinario di Storia Contemporanea presso la Luiss-Guido Carli di Roma, dove insegna anche Storia delle Relazioni Internazionali e Storia e Istituzioni dell'America del Nord. Ha recentemente curato i Discorsi parlamentari di Giovanni Gentile per conto del Senato della Repubblica ed è direttore della rivista «Nuova Storia Contemporanea».
INDICE DELL'OPERA - Introduzione, di Francesco Perfetti - I. Lo storicismo di Delio Cantimori. Commento agli Appunti sullo "Storicismo", di Delio Galasso - II. Cantimori e l'idealismo gentiliano, di Michel Ostenc - III. Cantimori e il marxismo, di Giuseppe Bedeschi - IV. Tra storia dell'eresia e storia della pietà. Delio Cantimori e Giuseppe De Luca, di Giuseppe Maria Viscardi - V. Delio Cantimori e il "dopoguerra storiografico", di Eugenio Di Rienzo |