Il Monte Analogo Stampa E-mail

René Daumal

Il Monte Analogo

Adelphi, pagg.182, Euro 7,50

 

daumal_monte.jpeg  IL LIBRO - Un gruppo di singolari ed esperti alpinisti, certi dell'esistenza, in qualche parte del globo, di una montagna la cui vetta è più alta di tutte le vette, decide un giorno di partire da Parigi per tentare di scoprirla e di darne la scalata. Dopo una navigazione " non euclidea ", a bordo di un'imbarcazione chiamata l'Impossibile, gli esploratori approdano nell'isola-continente del Monte Analogo, dove trovano una popolazione, dagli usi apparentemente stravaganti, che discende da uomini di tutti i tempi e che, come loro, vive ormai, soltanto, nella speranza di scalare la vetta. Un breve soggiorno nel villaggio di Porto-delle-Scimmie, e il gruppo dei nostri alpinisti intraprende l'ascensione, arrivando in vista del campo base. A questo punto il racconto s'interrompe: siamo soltanto all'inizio di un viaggio - che forse è sempre, continuamente, all'inizio - quando la morte coglie Rene Daumal, l'autore di questa storia, impedendogli di descrivere il seguito della scalata al monte simbolico che unisce la Terra al Cielo.

  Sotto le parvenze di un romanzo d'avventure, o di un racconto fantastico, II Monte Analogo, pubblicato postumo nel 1952, ci offre una " metafisica dell'alpinismo " che è, anche, un itinerario minuzioso, lentamente maturato nelle esperienze dell'autore, verso un centro, sentito come liberazione della persona da ogni suo limite, verso una vetta in cui, al disopra di ogni specifica contraddizione, ciascun uomo attui le proprie umane possibilità. Con la leggerezza propria del saggio, facendo uso nel racconto di storie, canzoni, deduzioni, miti e dimostrazioni, Daumal trasporta il lettore nel regno dell'analogia, dove niente è vero ma tutto è veridico, per un parallelismo tra realtà raggiunta e realtà raggiungibile attraverso un metodo (cioè : il " mettersi sulla via ") che fa cadere i nostri schemi difensivi e ci porta a contemplare con occhi nuovi il nostro paesaggio intcriore.

 

  DAL TESTO - "In qualche punto della Terra esiste un territorio con una circonferenza di almeno diverse migliaia di chilometri, sul quale si innalza il Monte Analogo. Il basamento di questo territorio è formato da materiali che hanno la proprietà di curvare lo spazio intorno a sé in modo tale che tutta la regione sia in un guscio di spazio curvo. Da dove vengono questi materiali? Hanno un'origine extraterrestre? Vengono forse da quelle regioni centrali della Terra di cui conosciamo così poco la natura fisica da poter dire soltanto, secondo i geologi, che nessuna materia può esistervi, né allo stato solido, né allo stato liquido, né allo stato gassoso? Non so, ma lo sapremo sul posto, presto o tardi. Quello che posso ancora dedurre, per altro, è che questo guscio non può essere completamente chiuso; deve essere aperto in alto per poter ricevere le radiazioni di ogni specie che vengono dagli astri, necessarie alla vita di uomini comuni; deve anche inglobare una massa ragguardevole di uomini comuni, e certo aprirsi anche verso il suo centro per una ragione simile".

 

  L'AUTORE - René Daumal (Boulzicourt, 16 marzo 1908 – Parigi, 21 maggio 1944) è stato uno scrittore e filosofo francese.

  Nasce nel 1908 nelle Ardenne. Nel 1925 si trasferisce a Parigi, qui vi studia filosofia, che poi volse alla ricerca perpetua dell'essenziale. Nel 1928, insieme a Roger Gilbert-Lecomte, Joseph Sima (per le illustrazioni) e ad altri amici, fonda la rivista Le grand jeu, in attività dal 1928 al 1932, in polemica con i surrealisti.

  È nel 1936 che pubblica una raccolta di poesie Le contre-ciel e nel 1938 "La gran bevuta" (La grande beuverie), racconto scritto durante un lungo viaggio negli Stati Uniti. Durante questi anni studia il sanscrito (antica lingua probabilmente genitrice dell'indiano) e la filosofia indù. Di questi studi se ne ha evidente riscontro nella sua piú grande opera Il monte analogo, la stesura, iniziata nel 1939 a Pelvoux, inconclusa; l'autore non riuscì a terminare la sua opera colpito da un'affezione polmonare che lo porterà alla morte nel 1944. Il libro è una testimonianza straordinaria del percorso dello stesso Daumal e risente in ogni sua pagina dell'influenza dell'insegnamento di Georges Ivanovič Gurdjieff. L'autore, infatti, fu allievo di Alexandre Gustav Salzmann che di Gurdjieff fu uno dei discepoli più stretti.

 

  INDICE DELL'OPERA - 1. Che è il capitolo dell'incontro - 2. Che è quello delle supposizioni - 3. Che è quello della traversata - 4. Dove si arriva, e dove il problema della moneta si pone in termini precisi - 5. Che è quello della installazione del primo campo - Il seguito del racconto - Note di René Daumal - Di una certezza, di Claudio Rugafiori