Tifare contro. Una storia degli ultras italiani |
Giovanni Francesio Tifare contro. Una storia degli ultras italiani Sperling & Kupfer, pagg.206, Euro 14,00
IL LIBRO - 1968-2007. È racchiusa fra queste date la parabola degli ultras italiani. Dalla fondazione del primo gruppo alle morti dell'agente Filippo Raciti e del tifoso Gabriele Sandri: la fine della storia, se vincerà la linea della repressione a tutti i costi. Sono passati quarant'anni, eppure in molti compresi quei commentatori che il calcio lo vedono solo in tv o quei politici che la curva la osservano dal caldo della tribuna vip - sanno ancora poco del mondo ultras. I giudizi sferzanti, quelli sì, riempiono le colonne dei giornali: "tutti delinquenti", "sono bestie e come tali vanno trattati", "il male assoluto del calcio". In attesa di una terapia più efficace di quella praticata finora - ovvero botte e diffide - e di una gestione meno anacronistica degli stadi è il momento giusto per provare a sollevare il velo dell'ipocrisia e fare luce su un fenomeno che del discusso "sistema calcio" non è nemmeno la parte più marcia. Un libro schietto e provocatorio, per raccontare le curve senza giri di parole. Dal punto di vista di chi la curva l'ha vissuta.
DAL TESTO - "Ho scritto questo libro per molte ragioni: perché non ne potevo più di vedere il mondo delle curve rappresentato nel dibattito pubblico in un modo che mi è sempre sembrato completamente deformato e fuorviante; per la volontà professionale di mettere insieme scritti sparsi un po' ovunque nel corso di oltre dieci anni; per la volontà civica di raccontare alcuni episodi in modo un po' più realistico di come hanno fatto i media e le istituzioni nazionali. E perché spero di cominciare a interessarmi veramente a qualcos'altro".
L'AUTORE - Giovanni Francesio. "Sono nato nel 1970. Sono andato allo stadio la prima volta nel 1976. Non ho mai smesso. Per molti anni sono stato un ultras. Questo mi ha portato a fare migliaia di chilometri di trasferte, a essere coinvolto in scontri con tifosi avversari e forze dell'ordine, a scappare, ad avere paura, ma anche a provare le uniche emozioni collettive della mia vita, a gioire e soffrire insieme agli altri, a sentirmi parte di un mondo "libero e vero" che sentivo e sento ancora mio."
INDICE DELL'OPERA - Avvertenza - Prologo (o epilogo?) - 1. Origini - 2. Cinquanta delinquenti che non hanno niente a che vedere con i veri tifosi - 3. A macchia d'olio - 4. Scontri - 5. Razzi - 6. «Sapete che ore sono?» - 7. Fascisti, nazisti, ultras - 8. Hooligans - 9. «You'll never walk alone» - 10. Gli anni peggiori - 11. «Uno di meno, voi siete uno di meno» - 12. «Un mondo libero e vero pur con tutte le sue contraddizioni» - 13. Niente serve a niente - 14. Web, calcio moderno, pay tv, blu - 15. «Non potete ucciderci tutti» 16. «O sei guardia o sei ladro» - 17. «Il derby del bambino morto» - 18. Miserie - 19. Stadio di polizia - Epilogo? - Ringraziamenti |