Mosca 1941. Una città contro le armate di Hitler: la più grande battaglia della storia |
Rodric Braithwaite Mosca 1941. Una città contro le armate di Hitler: la più grande battaglia della storia Mondadori, pagg.405, Euro 22,00
IL LIBRO - L'invasione tedesca dell'Unione Sovietica, scatenata a sorpresa il 22 giugno 1941, vide le armate di Hitler avanzare incontrastate con spaventosa rapidità, occupare ampie zone di territorio, sbaragliare intere divisioni dell'Armata Rossa facendo centinaia di migliaia di prigionieri. L'"operazione Barbarossa", nome in codice dell'ennesima "guerra lampo" dopo quelle già attuate con successo in tutta Europa, sembrava coronare il progetto nazista di dominio del mondo. A Mosca, dopo angosciose giornate di incredulità e smarrimento, per cercare almeno di contenere la marcia trionfale del nemico vennero create grandi formazioni militari dette "fronti", affidate ai migliori generali, i cui ranghi dovevano essere continuamente reintegrati con nuove leve di coscritti o, sempre più spesso, con donne e volontari civili. E mentre al Sud si passava da una sconfitta all'altra e al Nord iniziava il calvario di Leningrado (900 giorni d'assedio, 1 milione di morti), alle porte della capitale si giocò la partita che si sarebbe rivelata decisiva per le sorti del conflitto. I cittadini accorsero sulle barricate erette nelle vie d'accesso alla città e raggiunsero nelle foreste i partigiani, impegnando quello che sembrava un avversario invincibile nella più grande battaglia di tutti i tempi: 7 milioni di militari coinvolti in feroci combattimenti in cui morirono circa 900.000 soldati russi, più delle vittime americane e inglesi dell'intera seconda guerra mondiale. Rodric Braithwaite ricostruisce i fatti di quei tragici mesi dal punto di vista dei sovietici, raccontando le storie di militari e intellettuali, contadini e politici, e offrendoci il ritratto di Stalin e del suo stato maggiore mentre, incuranti del tributo di sangue imposto dai loro piani, gettano le basi per la vittoria finale. Per ristabilire la verità storica di questa epopea di eroismo e sofferenza, spesso trasformata in stereotipo dalla propaganda di regime, Braithwaite si è basato, oltre che sui risultati più recenti della ricerca storiografica e su documenti divenuti accessibili solo dopo l'apertura degli archivi sovietici, sulla testimonianza diretta di decine di cittadini russi di ogni estrazione sociale. Ed è proprio dalle loro voci che emerge, a sorpresa, un'altra verità, forse paradossale ma profondamente umana: gli anni in cui fermarono (anche per noi) l'esercito di Hitler sono stati i più intensi, i "migliori" della loro vita.
DAL TESTO - "La rasputica non risparmiava i russi più di quanto risparmiasse i tedeschi. Ben presto i loro veicoli e i loro carri cominciarono ad affondare nel fango. Anche loro dovevano spostare a mano viveri e munizioni bloccati dalla fanghiglia perché nemmeno i cavalli ce la facevano. I loro feriti affrontavano lo stesso viaggio da incubo in direzione delle retrovie. Ma nel frattempo l’offensiva tedesca si era letteralmente impantanata. Alla fine di ottobre i tedeschi sostarono per leccarsi le ferite, riorganizzare le linee di comunicazione diradate sino al punto di rottura, e radunare uomini, armi, munizioni e rifornimenti per quello che, con crescente disperazione, ritenevano sarebbe stato l’assalto finale alla capitale del bolscevismo”.
L'AUTORE - Rodric Braithwaite è stato uno dei più autorevoli diplomatici inglesi. Ambasciatore a Mosca per il Regno Unito dal 1988 al 1992, è autore di un importante saggio sulla storia degli ultimi anni dell'Impero sovietico dal titolo: Across the Moscow River (2002).
INDICE DELL'OPERA - Capodanno 1941 – Parte prima. IL LENTO APPROSSIMARSI DELL’URAGANO – I. La città prende forma – II. Plasmando l’utopia – III. Guerra e voci di guerra – Parte seconda. SCOPPIA L’URAGANO – IV. 22 giugno 1941 – V. I russi contrattaccano – VI. I volontari – VII. Mobilitazione delle masse – VIII. Stalin assume il comando – IX. L’occhio del ciclone – X. Fuoco su Mosca – Parte terza. TIFONE – XI. I tedeschi fanno breccia – XII. Panico – XIII. Evacuazione – XIV. La molla si comprime – XV. La molla scatta – XVI. Dalla sconfitta alla vittoria – XVII. L’indomani – Note – Fonti – Referenze iconografiche – Ringraziamenti – Indice dei nomi |