Marx possibile. Benedetto Croce teorico marxista 1896-1897 |
Claudio Tuozzolo Marx possibile. Benedetto Croce teorico marxista 1896-1897 Franco Angeli, pagg.240, Euro 22,00
IL LIBRO - È possibile un Marx "diverso"? Un Marx non filosofo della storia, nel senso deteriore del termine, non monista, non convinto della necessità di ridurre la storia al solo fattore economico e realmente avveduto riguardo ai fondamenti dei normali "procedimenti di analisi scientifica"? Sulla base di precise convinzioni epistemologiche "neokantiane" elaborate fra il 1893 e il 1895, il giovane Croce dà una risposta positiva a questa domanda ed afferma che il "Marx reale" (il rivoluzionario che non ha avuto il tempo di occuparsi a fondo di questioni di critica teorica) non è tanto lontano da un "Marx possibile" che si può scoprire indagando l'"intimo pensiero" del "Marx reale". È muovendo da queste certezze che Croce elabora le celebri tesi sul "canone" e sul "paragone ellittico". La storia del Novecento ha spazzato via rapidamente il "Marx possibile" di Benedetto Croce. Il movimento operaio internazionale si è affrettato a bollare come "revisionistici" i temi cari al giovane Croce e, contemporaneamente, il "Croce neohegeliano" li ha revisionati a suo modo. Oggi in un clima culturale che si è lasciato dietro le spalle le rigidità delle ortodossie dell'idealismo e del "materialismo reale", in un contesto storiografico che ha saputo rivalutare il ruolo storico di quel complesso fenomeno ottocentesco che va sotto il nome di "ritorno a Kant", appare possibile tornare a leggere il Marx del giovane Croce, cercando di ascoltare serenamente ciò che le scrupolose ed originali indagini crociane del 1896-97 hanno ancora da dirci su delicatissimi temi sempre attuali come "scientificità", "lavoro" e "valore".
DAL TESTO - "L'interpretazione del marxismo proposta da Croce si richiama in primo luogo alla tesi di Sombart (già parzialmente accennata da C. Schmidt) secondo cui «la legge del valore del Marx» non è «legge reale», «non è un fatto empirico, ma un fatto del pensiero», «un fatto logico (...) il quale serve di aiuto al nostro pensiero per intendere i fatti della vita economica». Tale interpretazione, ricorda Croce, è stata sostanzialmente («nel suo indirizzo generale») «accettata da Engels», e sviluppata da Sorel e da Labriola. Croce cita in questo caso proprio il «libro recentissimo» Discorrendo di filosofia e di socialismo del quale la sua memoria deve considerarsi «recensione libera e parziale». "Croce, dunque, delinea una precisa genealogia (Sombart-Engels-Labriola) della propria tesi sul «paragone ellittico», proponendo l'idea (che poi Labriola esplicitamente rifiuterà) secondo cui tale tesi appartiene al 'vero labriolismo'". In un brano del Discorrendo, Labriola, osserva Croce, ripropone l'idea, «di cui mi servii anch'io un anno fa» nel saggio su Loria, di considerare il valore-lavoro di cui parla Marx un «tipo» (o una «premessa tipica»)".
L'AUTORE - Claudio Tuozzolo è professore di Storia della filosofia contemporanea nella facoltà di Scienze sociali dell'Università Gabriele D'Annunzio di Chieti-Pescara ed è presidente del Corso di laurea in Sociologia. Si è occupato di idealismo, di ermeneutica e di neokantismo. Ha pubblicato, fra l'altro, i volumi: Schelling e il "cominciamento" hegeliano (Prefazione di X. Tilliette, Napoli, 1995); H.-G. Gadamer e l'interpretazione come accadere dell'essere (Milano, 1996); Dialettica e norma razionale. Bertrando Spaventa interprete di Hegel (Milano, 1999); Emil Lask e la logica della storia (Milano, 2004).
INDICE DELL'OPERA - Introduzione - 1. 1896: Croce marxista (Premessa; Maggio '96: Sulla concezione materialistica della storia; Da antihegeliano contro i monisti: il materialismo storico non è materialismo metafisico; Lo statuto epistemologico delle verità scoperte dal marxismo; L'influsso di F.A. Lange) - 2. Il concetto di valore-lavoro come strumento della sociologia concreta (L'Anti-Loria; La vera storiografia e il valore-lavoro come concetto tipico; La capacità conoscitiva dei due concetti di valore; La corretta formulazione della teoria puro-generale del valore; Il marxismo critico deve seguire C. Schmidt: il capitale è generatore di valore; L'ipotesi del valore-lavoro come "stadio transitorio" di un procedimento rigorosamente scientifico; Il 'presupposto capitalistico' della teoria del plusvalore: la (non naturale) eguaglianza umana; La difesa dell'identità valore=sforzo e della migliore economia pura: Croce con Pantaleoni e contro Böhm-Bawerk) - 3. La precisa delineazione della sociologia economica marxista (Oltre il Loria; La 'via migliore' di Sombart e la genealogia della tesi sul paragone ellittico; Lo specifico fine scientifico delle ricerche marxiane e la delineazione crociana del concetto di idealtipo; La dimostrazione della validità formale del paragone ellittico; La "giustificazione reale" del paragone ellittico; Lo scopo sociologico della scienza marxista: intendere le "sorti del lavoro" ovvero l'origine sociale del profitto; L'indiretto ed involontario contributo di Böhm-Bawerk alla "completa giustificazione" crociana dell'economia marxistica; La teoria del valore = lavoro-sforzo-fatica come premessa della premessa (ovvero l'ipotesi) di Marx (l'identità valore = lavoro vivo); La società lavoratrice astratta è una società mercantile, non è la società comunistica; Le ragioni di Dühring: le scorie di vecchia metafisica hegeliana in Engels; La giustificazione del paragone ellittico e l'ultimo richiamo marxista rivolto al 'Labriola reale') - Elenco delle sigle e delle abbreviazioni - Bibliografia |