Il divano di Istanbul |
Alessandro Barbero Il divano di Istanbul Sellerio, pagg.212, Euro 12,00
IL LIBRO – Un ambasciatore dell’Impero Ottomano giunge in una capitale europea. Gli ospiti cristiani lo accompagnano alla biblioteca e gli mostrano alcuni rari manoscritti del Corano, pensando di compiacerlo, ma il Turco rimane scandalizzato e cerca di comprare quelle copie per riportarle in patria: ha la sensazione che il Libro sia in esilio, non ha alcun desiderio che la conoscenza di esso si diffonda. Questa mancanza di interesse per l’altro è probabilmente la più grande differenza tra l’Impero Ottomano e l’Europa cristiana. Per il resto, le due metà del mondo mediterraneo per secoli si sono confrontate e completate, interfaccia l’una dell’altra. Questa storia dell’Impero Ottomano, straordinaria invenzione di governo multietnico e multinazionale a cui alcuni in Occidente guardarono addirittura come a una desiderabile alternativa, così ce lo raffigura: una metà largamente incomprensibile se non la si completa guardandola anche nello specchio dell’altra. DAL TESTO – “In questo strano corpo di soldati celibi, gli ufficiali hanno i nomi e i gradi di chi lavora in una cucina. Gli ufficiali inferiori si chiamano sguattero, capo sguattero, e si arriva fino al comandante della compagnia che è in turco il çorbasi - çorba, pronunciato 'ciorba', è una parola che forse qualcuno avrà sentito, perché non solo in turco, ma in tutte le lingue balcaniche vuol dire 'la zuppa', 'la minestra': il comandante della compagnia dei giannizzeri è l'uomo che dà la zuppa. E questa simbologia è spinta talmente in là che ogni giannizzero porta sul cappello un simbolo speciale a forma di cucchiaio: questo cucchiaio è il segno dell'appartenenza al corpo, del diritto che ogni giannizzero ha di mangiare la zuppa del sultano dal pentolone della compagnia. L’AUTORE – Alessandro Barbero, nato a Torino nel 1959, è professore ordinario presso l’Università del Piemonte Orientale a Vercelli. Studioso di storia medievale e di storia militare, ha pubblicato fra l’altro libri su Carlo Magno, sulle invasioni barbariche, sulla battaglia di Waterloo, fino al recente Lepanto. La battaglia dei tre imperi (2010). È autore di diversi romanzi storici, tra cui: Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo (Premio Strega 1996) e Gli occhi di Venezia (2011). Sellerio ha pubblicato Federico il Grande (2007) e Il divano di Istanbul (2011). INDICE DELL’OPERA – Nota, di Sergio Valzania – Il divano di Istanbul – Capitolo I - Capitolo II - Capitolo III - Capitolo IV - Capitolo V - Capitolo VI - Capitolo VII - Capitolo VIII - Capitolo IX - Capitolo X - Capitolo XI - Capitolo XII - Capitolo XIII - Capitolo XIV - Capitolo XV - Capitolo XVI - Capitolo XVII – Capitolo XVIII – Capitolo XIX - Capitolo XX
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