Futurismo, logica del postmoderno Stampa E-mail

Ilaria Riccioni

Futurismo, logica del postmoderno

Editrice La Mandragora, pagg.224, € 13,00

 

riccioni futurismo  IL LIBRO – Esiste una logica nella complessità del fenomeno delle avanguardie del Novecento? La straordinaria vivacità artistica dei primi anni del secolo è stata solo fenomeno transitorio o ha gettato una radice ancora vitale? Questo saggio ripercorre eventi, motivazioni e connessioni del futurismo con la società e le istituzioni, di allora e di oggi. L'intento è insieme arduo e affascinante: rileggere un evento artistico nel suo contesto storico e sociale, per scoprire se si è trattato di un tentativo di umana rivoluzione.
  "Occorre – si legge nella Premessa di Franco Ferrarotti - [...] comprendere le nuove sensibilità emergenti, forse non più dogmaticamente catalogabili, plurali, itineranti - istruttivi riverberi e nello stesso tempo significativi sintomi, segnali, presagi della società che costantemente si rinnova. È nel tentativo di cogliere questi criptici messaggi e presentimenti aurorali che consiste il meritorio intento della presente ricerca."

  DAL TESTO – "L'arte è osservazione della realtà con occhi che ne svelano connessioni inedite: ha dei codici, delle relazioni, dei significati in dialogo con alcuni aspetti della società, che non sono mai gli stessi nella stessa epoca. Le avanguardie storiche, soprattutto il futurismo e il surrealismo, hanno promosso un'ideologia globale, ispirato dei "miti collettivi" in un progetto che si spingeva ben oltre le innovazioni estetiche, l'intervento era direttamente nella politica, nel sociale e nel costume. Hanno cercato di creare una cultura che andasse oltre la cultura, che riuscisse a comprendere le «contraddizioni oggettive del processo sociale nel suo farsi storico» orientando la rivoluzione dell'arte come necessità di ampliamento visuale della cultura. Secondo la corrente degli studi culturali, si sta delineando un nuovo terreno di battaglia: le nuove guerre sono guerre psichiche, virtuali, di mentalità a confronto, anche perché ora le culture non sono più locali, ma si può scegliere la cultura alla quale appartenere svincolandosi dalla realtà territoriale.
  "Il movimento futurista può essere considerato come un organismo, o meglio un fenomeno complesso che, attraverso alcune categorie concettuali che lo sintetizzano, quali l'attivismo sociale, la velocità, il progresso, l'analogia, la relatività territoriale ha aperto la strada ad un agire sociale, «prassi umana, che si appropria dei rapporti sociali, delle strutture sociali, le interiorizza e le ritrasforma in strutture psicologiche per la sua attività di destrutturazione-ristrurrurazione. Ogni vita umana si rivela fin nei suoi aspetti meno generalizzabili come sintesi verticale di una storia sociale», un'azione non-logica che agisce secondo il criterio del frammento, del quotidiano, e che può diventare, da cultura della frammentazione della psiche, una cultura che integra, senza assimilare, le pluralità in crescita."

  L'AUTRICE – Ilaria Riccioni è ricercatrice e docente di Sociologia generale alla Libera Università di Bolzano. Si occupa di approcci radicali alle realtà sociali come le avanguardie artistiche e l'impatto sociale dell'arte, la convivenza multiculturale e l'integrazione sociale, e di metodologia qualitativa per la ricerca sul campo.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa, di Franco Ferrarotti – Introduzione - Capitolo I. Il Ruolo sociale dell'arte (I.1. La rottura implicita nell'avvento della società industriale – I.1.a. Concetto di Arte d'Avanguardia – I.1.b. L'evasione dalla storia – I.1.c. Novità e Avanguardia – I.1.d. Teorie dell'avanguardia - I.2. Moderno e postmoderno nell'arte) - Capitolo II. L'atto artistico come proposta sociale: il Futurismo e il dominio della tecnica (II.1. Teoria del Futurismo e Istanze Sociologiche – II.1.a. – II.1.b. – II.1.c. – II.1.d. - II.2. Futurismo e Politica) - Capitolo III. L'azione autoritaria: il vincolo storico del Futurismo (III.1. Premesse di un nuovo ordine sociale - III.2. La costruzione sociale della nuova sensibilità di massa: i Manifesti – III.2.a. Analisi dei manifesti – III.2.b. L'Arte come Energia – III.2.c. L'Immagine in Movimento – III.2.d. Manifesto della Donna Futurista – III.2.e. Il Manifesto tecnico della letteratura futurista (11 maggio 1912) – III.2.f. Marinetti privato – III.2.g. Le Riviste) - Conclusione: l'agire creativo – Note - Bibliografia