Dalla dottrina Eisenhower alla dottrina Carter |
![]() |
![]() |
Paolo Wulzer
DAL TESTO – "[...] nei primi mesi del conflitto, la neutralità degli Stati Uniti, così come quella dell'Unione Sovietica, apparve parzialmente sbilanciata verso Teheran. Anche per Washington, come per Mosca, un atteggiamento di maggiore riguardo verso gli iraniani risultava infatti più conveniente, sia per sbloccare lo stallo sulla crisi degli ostaggi che per evitare che i sovietici guadagnassero troppo terreno in Iran. L'AUTORE – Paolo Wulzer è docente di Storia delle Relazioni Internazionali presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale". Ha pubblicato volumi, saggi ed articoli sulla politica estera italiana nel Mediterraneo, le relazioni tra Stati Uniti e Medio Oriente dalla guerra fredda al sistema post-bipolare e il ruolo dell'Unione Europea come attore politico e di sicurezza internazionale. INDICE DELL'OPERA - Introduzione - Capitolo I. Gli Stati Uniti e la "sicurezza per delega" in Medio Oriente: la dottrina Eisenhower nel Mediterraneo e la Pax Britannica nel Golfo Persico (1956-1967) (1. La dottrina Eisenhower e i suoi limiti: l'avvio dell'egemonia americana nel Mediterraneo - 2. «L'autostrada del petrolio»: la crisi di Suez e la sicurezza del Golfo nel dibattito strategico occidentale - 3. La crisi irachena: il superamento della dottrina Eisenhower e le questioni della sicurezza del Golfo - 4. Gli Stati Uniti e la Pax Britannica nel Golfo durante le amministrazioni Kennedy e Johnson) - Capitolo II. L'aggiornamento della "sicurezza per delega": la dottrina Nixon e la Twin Pillars Strategy nel Golfo Persico (1968-1976) (1. Il ritiro britannico dal Golfo e la posizione degli Stati Uniti - 2. La rivoluzione petrolifera e i nuovi equilibri della penisola arabica - 3. La dottrina Nixon e i due "pilastri" di sicurezza nel Golfo - 4. La guerra di Ottobre e le sue conseguenze per gli assetti del Golfo) - Capitolo III. La crisi della "sicurezza per delega": l'amministrazione Carter e la fine della stabilità del Golfo Persico (1977-1979) (1. L'amministrazione Carter e i problemi della sicurezza del Golfo: i rapporti con Arabia Saudita ed Iraq - 2. I diritti umani e il commercio degli armamenti: le conseguenze sulla politica di sicurezza americana nel Golfo - 3. La guerra del Corno d'Africa e il colpo di stato in Afghanistan: le divisioni interne all'amministrazione Carter e la crisi della relazione con l'Arabia Saudita - 4. La "perdita" dell'Iran, le ripercussioni regionali e le valutazioni degli Stati Uniti - 5. La modifica del sistema di sicurezza regionale: le prime ipotesi di militarizzazione del Golfo - 6. Il rilancio della "sicurezza per delega": gli Stati Uniti tra Iran, Arabia Saudita ed Iraq) - Capitolo IV. L'abbandono della "sicurezza per delega": la dottrina Carter e la militarizzazione del Golfo Persico (1979-1980) (1. La crisi degli ostaggi in Iran e la questione delle basi militari nel Golfo - 2. L'invasione sovietica dell'Afghanistan e le conseguenze sulla politica regionale degli Stati Uniti - 3. La dottrina Carter e i suoi limiti: l'avvio dell'egemonia americana nel Golfo - 4. Le reazioni dei paesi europei: tra sicurezza regionale e crisi della distensione - 5. Le difficoltà di applicazione della dottrina e la rivalutazione dei rapporti con Iraq ed Iran - 6. Lo scoppio della guerra tra Iran ed Iraq e la neutralità "sbilanciata" degli Stati Uniti) – Conclusioni - Documenti (La dottrina Eisenhower (1957) - La dottrina Nixon (1969) - La dottrina Carter (1980)) - Bibliografia |