Goti e Vandali |
Nicoletta Francovich Onesti IL LIBRO – Il volume raccoglie i saggi che Nicoletta Francovich Onesti ha dedicato alla lingua e alla cultura dei Goti e alle sparute tracce linguistiche dei Vandali. Quello che conosciamo sulle lingue di queste popolazioni germaniche, precocemente estinte, è in gran parte circoscritto alle forme onomastiche poiché, fatta salva l'eccezione della Bibbia gotica di Wulfila e di pochi altri testi minori, esse quasi non hanno lasciato alla storia altra memoria di sé. DAL TESTO – "Durante il regno ostrogoto in Italia (493-553) in certe città e in certe zone dove i Goti erano più densamente insediati, dovette formarsi ben presto uno strato di bilingui; erano soprattutto quei Goti che avevano assunto l'uso del latino necessario all'amministrazione. La tendenza a raggiungere il bilinguismo pare che sia più rapida tra la popolazione maschile, più esposta alle influenze del nuovo ambiente esterno alloglotto, e porterà infine alla definitiva assimilazione linguistica dei Goti; quando invece ci sono molte donne tra il popolo migrante, l'antico idioma originario tende a mantenersi più a lungo, in quanto le donne funzionano da area protetta e meno esposta alle novità. La latinizzazione dei Goti in Italia risulta fatale e inevitabile sia per ragioni numeriche, data l'esigua minoranza della popolazione gota, sia per l'indiscusso e forte prestigio esercitato dalla tradizione latina. Nella famiglia reale ostrogota Amalasunta, Athalarico e Theodahado parlavano il latino; Teoderico dovette arrivare a cavarsela, forse però con poca competenza attiva. Per necessità di ufficio i comites e i saiones dovevano avere competenza attiva del latino. La prima generazione di Goti entrati in Italia acquisì un bilinguismo passivo, ma poi la seconda dovette essere pienamente bilingue. Per il caso inverso conosciamo soltanto un esempio di romani che appresero il gotico: quello del senatore Cipriano e dei suoi figli." L'AUTRICE – Nicoletta Francovich Onesti è docente di Filologia Germanica all'Università di Siena. È autrice fra l'altro del manuale Filologia Germanica. Lingue e culture dei germani antichi. Specialista delle lingue germaniche scomparse e dei nomi propri dei popoli antichi, ha pubblicato sulla lingua dei Longobardi il libro Vestigia longobarde in Italia (Roma, 2000 - ristampa seconda edizione 2013), inoltre un volume su I Vandali. Lingua e storia (Roma, 2002), e un altro su I nomi degli Ostrogoti (Firenze, 2007). INDICE DELL'OPERA – Per Nicoletta Francovich Onesti - 1. I nomi gotici dei papiri di Napoli e di Arezzo - II. Interferenze latine nella scrittura del gotico - III. Le donne ostrogote in Italia e i loro nomi - IV. Nomi gotici rari o poco noti attestati in Italia nel V-VI secolo - V. Latino e gotico nell'Italia del VI secolo - VI. La romanizzazione dei Goti: i risvolti linguistici - VII. Latin (and Greek) Interference in Late Gothic - VIII. Gotico e latino. La Bibbia di Wulfila dalla Mesia all'Italia - IX. Le testimonianze linguistiche dei Vandali nel regnum Africae fra cultura latina ed eredità germaniche - X. Tracing the Language of the Vandals |