Pantheon. Una nuova storia della religione romana |
Jörg Rüpke
IL LIBRO – Pur focalizzandosi principalmente su Roma, "Pantheon" integra le molte tradizioni religiose riscontrabili in tutta l'area mediterranea, per raccontare la storia di un mutamento epocale, quando da un mondo dove si praticavano rituali religiosi si passò a un mondo dove si appartiene a una religione. Il volume, ampiamente illustrato, sottolinea con particolare enfasi la «religione vissuta», una prospettiva che mette in evidenza quanto le esperienze e le pratiche degli individui trasformino la religione in qualcosa di diverso dalla sua forma ufficiale; offrendo in tal modo al lettore una rappresentazione radicalmente nuova della religione romana e di un periodo cruciale per le religioni occidentali, che ha influenzato l'ebraismo, il cristianesimo, l'islam e perfino la stessa idea moderna di «religione». DAL TESTO – "I più potenti fra gli specialisti religiosi di Roma sono scarsamente comparabili ai gruppi menzionati fino ad ora sul piano dei ruoli che vennero rispettivamente ricoperti. La storiografia successiva potrebbe aver avuto ragione nel sostenere che due piccoli collegia, che probabilmente comprendevano rispettivamente cinque auguri e cinque pontefici, e che rappresentavano clan importanti ed erano guidati entrambi dal membro più anziano, esistevano già durante la cosiddetta età dei re, nel VII e VI secolo a.C. Fin quando furono loro stessi a designare i successori dei membri deceduti, essi non soltanto perpetuarono in questo modo la conoscenza, ma definirono anche le linee del compromesso e le varie relazioni. L'AUTORE – Jörg Rüpke (1962) insegna Religioni comparate all'Università di Erfurt dove è anche vicedirettore del Max-Weber-Kolleg für kultur- und sozialwissenschaftliche Studien; è stato visiting professor al Collège de France, alla Princeton University e alla University of Chicago. Con Einaudi ha pubblicato "La religione dei Romani" (2004) e "Pantheon" (2018). INDICE DELL'OPERA - Elenco delle illustrazioni – Ringraziamenti – Pantheon - I. Una storia della religione (1. Che cosa si intende con storia della religione mediterranea? - 2. La religione - 3. Aspetti della competenza religiosa - 3.1. L'agire religioso - 3.2. L'identità religiosa - 3.3. La comunicazione religiosa - 4. La religione come strategia individuale) - II. La rivoluzione dei mezzi di comunicazione nell'Italia dell'età del Ferro (IX-VII secolo a.C.) (1. Ciò che è speciale - 1.1. La religione della prima età del Ferro: considerazioni metodologiche - 2. Il passaggio dall'età del Bronzo all'età del Ferro nell'area mediterranea - 2.1. Lo spazio - 2.2. Modelli di sviluppo ed evoluzioni - 3. Depositi - 4. Sepolture - 5. Dèi, immagini e banchetti - 5.1. Immagini - 5.2. Templi e differenziazione religiosa) - III. L'infrastruttura religiosa (VII-V secolo a.C.) (1. Case per gli dèi - 1.1. Innovazione - 1.2. Investimenti - 2. Tempio e altare? - 2.1. La comunicazione religiosa - 3. Dinamiche del VI e V secolo - 3.1. Investire nella religione) - IV. Le pratiche religiose (VI-III secolo a.C.) (1. L'uso del corpo - 1.1. Di chi è quella testa? - 1.2. Mantenere viva la conversazione - 1.3. Voti - 2. Sacralizzazione - 2.1. Classificazioni - 2.2. Strategie - 3. Rituali complessi - 3.1. Calendari - 4. Narrazioni e immagini) - V. Gli attori: appropriazione e formazione delle pratiche religiose (V-I secolo a.C.) (1. Eterarchia e aristocrazia - 2. I sacerdoti - 2.1. Le vergini di Vesta - 2.2. Pontefici e auguri - 3. Distinzione - 3.1. Le carriere sacerdotali - 3.2. La costruzione del tempio - 4. La cultura del banchetto - 4.1. Bacco - 5. Comunicazione di massa - 5.1. I giochi - 5.2. Le guerre - 5.3. La guerra a Roma - 6. Il divino - 6.1. Gli auspici - 6.2. La religione della polis) - VI. Parlare e scrivere di religione (III-I secolo a.C.) (1. La testualità del rituale - 1.1. Disciplina etrusca - 2. Osservare se stesso e l'altro - 2.1. Mito e critica dei miti - 3. Sistematizzazione – 3.1. Storiografia e manuali d'uso - 3.2. Conoscenza e autorità - 3.3. «Religione») - VII. Il «raddoppiamento della religione» nell'epoca di passaggio augustea (I secolo a.C. - I secolo d.C.) (1. Restaurazione come innovazione - 1.1. Augusto - 1.2. Reti - 1.3. Rituali - 1.4. Limitazione della religione - 2. La religione nello spazio - 2.1. Edilizia templare – 3. Il raddoppiamento della religione – 3.1. Monete - 3.2. Statue e calendari - 3.3. Testi – 3.4. Reazioni e riflessioni) – VIII. Religione vissuta (I-II secolo d.C.) (1. Gli individui nella loro relazione con il mondo - 2. Casa e famiglia - 2.1. Combinazioni – 3. L'apprendimento dell'agire religioso – 4. I luoghi dell'esperienza religiosa – 4.1. Camere da letto – 4.2. Giardini – 4.3. Tombe – 4..4. Progetti di edilizia sepolcrale – 5. Gli dèi domestici – 5.1. I lari - 6. Religione vissuta anziché culti domestici) - IX. Nuovi dèi (I secolo a.C. - II secolo d.C.) (1. Condizioni generali - 2. Iside e Serapide - 3. Augusti: iniziative - 3.1. Istituzioni - 3.2. Controllo - 3.3. Presenza e assenza - 4. Il sé - 5. Riepilogo) - X. Esperti e fornitori (I-III secolo d.C.) (1. L'autorità religiosa - 2. Esperte ed esperti - 3. «Sacerdozi pubblici» e innovazione religiosa - 4. Profeti e visionari di entrambi i sessi - 5. Fondatori di religione - 6. Cambiamenti) - XI. Comunità immaginarie, comunità reali (I-III secolo d.C.) (1. Le comunità testuali - 1.1. Costruire gruppi attraverso i testi - 1.2. Testualizzazione della religione - 2. Le narrazioni - 2.1. L'impero romano come cornice narrativa - 2.2. Schemi biografici - 2.3. Diversificazioni narrative e allargamento delle reti - 3. Le storicizzazioni e l'origine del cristianesimo - 3.1. Contesti giudaici - 3.2. L'invenzione del cristianesimo - 4. Esperienze religiose e identità) - XII. Linee di confine e comunità (III-IV secolo d.C.) (1. Il valore di mercato della conoscenza religiosa - 2. Gli attori politici - 2.1. Interessi di potere - 3. Come trattare la differenza - 3.1. Epica biblica - 4. In concorrenza) – Epilogo – Note – Bibliografia - Indice analitico e dei nomi |