Artico. La battaglia per il Grande Nord Stampa E-mail

Marzio G. Mian

Artico
La battaglia per il Grande Nord


Neri Pozza, pagg.224, € 13,50

 

mian artico  IL LIBRO – Era quasi la Luna, l'Artico. Un altro pianeta rispetto alla grande storia dell'umanità. Invece ora si trova al centro di trasformazioni epocali. Dallo spazio appare sempre meno bianco e sempre più blu; un nuovo mare sta emergendo come un'Atlantide d'acqua, perché il riscaldamento nel Grande Nord è doppio rispetto al resto della Terra. Ma lo scioglimento dei ghiacci perenni ha scatenato la contesa per la conquista dell'unica area del mondo ancora non sfruttata e che nasconde risorse pari al valore dell'intera economia Usa. Si aprono strategiche rotte mercantili, ampie e pescose regioni marittime, ciclopiche infrastrutture per le estrazioni. Una spietata corsa neocoloniale ai danni degli inuit.
  Marzio G. Mian è uno dei pochi giornalisti internazionali ad aver esplorato sul campo il Nuovo Artico. Dalla Groenlandia all'Alaska, dal Mare di Barents allo Stretto di Bering, questo viaggio-inchiesta racconta in presa diretta la battaglia per la conquista dell'ultima delle ultime frontiere. La Cina punta con ogni mezzo a espandere nel Grande Nord le sue ambizioni globali; gli Stati Uniti, ma anche la Norvegia, fronteggiano il pericoloso disegno neo imperiale di Vladimir Putin che considera l'Artico il mare nostrum della Russia e dispiega spie, basi e testate nucleari: un conflitto appare qui oggi più realistico che ai tempi della Guerra fredda, scrive Mian. Nel Grande Gioco del Ventunesimo secolo incombe su tutte una domanda: di chi è il Polo Nord?

  DAL TESTO – "«Siamo tornati» ha detto Putin. «Con certezza possiamo affermare che il nostro potere e le nostre opportunità cresceranno con l'espansione russa nell'Artico» ha annunciato camminando con la sua andatura da pistolero in un ghiacciaio da dove s'intravvedeva nella foschia il compound militare. Il servizio era coperto con immagini d'un addestramento sul ghiaccio con blindati bianchi, truppe d'assalto vestite con mimetiche bianche, armate con kalashnikov bianchi, trasportate nella tormenta da slitte trainate da cani o da renne, in sottofondo un solenne canto patriottico di Georgy Sviridov. «Da questa regione dipende il futuro della Russia. Dobbiamo contrastare le minacce della NATO alle nostre porte, siamo qui per proteggere i nostri confini e la nostra ricchezza. Questo è territorio russo, diversamente da altri non costruiamo basi in paesi stranieri. Dobbiamo garantire la sicurezza delle nuove rotte polari e degli impianti d'estrazione. Siamo qui per affermare la sovranità russa su questo mare». Mi trovavo a Murmansk un mese dopo quell'esibizione di muscoli nella Terra di Alexandra. Un finlandese con cui condividevo la camera d'ostello mi ha mostrato il video del discorso pronunciato da Michail Gorbačëv nel 1987 a 100 chilometri da Murmansk, nella Baia della Kola, davanti alla Botta sovietica del Nord, quando accusò Ronald Reagan di sabotare la perestroika «preparando una guerra nell'Artico». «Sentiamo qui l'alito gelato del Pentagono» disse. «Hanno appena installato una nuova stazione radar in Groenlandia, violando il trattato ABM sulle guerre stellari. Stanno testando missili cruise nel Nord del Canada, entrano nello spazio polare sovietico e aumentano la presenza militare in Norvegia e Danimarca...» Quindi Gorbačëv a Murmansk fece eco alla sfida lanciata da Reagan qualche mese prima a Berlino quando chiese, anzi ordinò con piglio da cowboy: «Abbattete questo Muro!»."

  L'AUTORE – Marzio G. Mian ha fondato insieme con altri giornalisti internazionali la società non profit The Arctic Times Project con sede negli Usa. In Italia fa parte di "The River Journal", progetto di racconto multimediale attraverso i grandi fiumi del mondo. Collabora con "Rai", "Sette", "Il Giornale", "GQ", "L'Espresso". È stato per sette anni vicedirettore di "Io donna", il femminile del "Corriere della Sera". Ha realizzato inchieste e reportage in 56 paesi. Autore di teatro, ha scritto un libro sulle guerre balcaniche: "Karadzic, carnefice psichiatra poeta" (Mursia, 1996).

  INDICE DELL'OPERA - I. Il generale Estate - II. Rapsodia del caribù - III. Arcipelago Putin - IV. Il Dragone bianco - V. La profezia di Borea