Dominot |
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Maricla Boggio
DAL TESTO – "Poi siamo andati in una piazzetta; c'erano tutti questi femminielli, questi travestiti che erano arrivati con una carretta, e hanno cominciato a recitare. Quei ragazzi mi ricordavano un po' i miei amichetti dell'infanzia a Tunisi, con tutti quei vestiti che si trascinavano. E mi rattristava la miseria, che anch'essa mi ricordava quella mia di Tunisi, mentre adesso io ero con questo David che mi offriva tutto, pensione, trasporti, ristorante... Appena siamo arrivati a Napoli, lui subito mi aveva detto: "Quando si arriva in una città, bisogna andare subito nel miglior ristorante...", e siamo andati da Zi' Teresa. Io ero affascinato da questa sua maniera, molto gentile, molto da signore. Era un ragazzo che ancora studiava; e scriveva. Siamo rimasti qualche giorno a Napoli, poi siamo andati a Capri, e anche lì è stato un incanto che non conoscevo e che paragonavo molto a Sidi Bou Said. Quando siamo tornati a Roma, lui dopo qualche tempo mi ha detto che doveva per forza tornare in Inghilterra: aveva una fidanzata irlandese che si chiamava Barriette, e doveva dirle di questo rapporto con me, ma sarebbe tornato a Roma, non dovevo preoccuparmi." L'AUTORE – Maricla Boggio, laurea in legge e diploma di regia all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico" dove ha tenuto le cattedre di recitazione e di drammaturgia, prosegue all'Università la didattica di Orazio Costa sul cui metodo di interpretazione ha scritto quattro volumi. Più di 70 i testi rappresentati e pubblicati, ispirati a storia, mito, antropologia, letteratura, di cui ultimo "Aleida e il Che. L'amore al tempo della Rivoluzione" (Roma). Due Premi Matteotti della Presidenza del Consiglio per "Matteotti, l'ultimo discorso" e "La Merlin". Fra i film RAI "Marisa della Maglianà". Per la narrativa "La Nara" (Milano), "Maria Unica. Un'infanzia nel '45" (Nardò); "Ogni sera della vita" (Roma); con L.M. Lombardi Satriani ha pubblicato, per i tipi di Armando Editore, "Natuzza Evolo", da cui il libro omonimo (2006) e "San Gennaro. Viaggio nell'identità napoletana" (2014). INDICE DELL'OPERA - Dalla violenza alla libertà: la teatralizzazione della parola, di Luigi M. Lombardi Satriani - Dominot. Racconto confidenziale di un artista en travesti, di Maricla Boggio – Premessa - Storia di Dominot - Da Sette a Quattro Bellezze - La nascita misteriosa – I giochi dei bambini – Il vestito da sposa di carta stagnola – Il teatro e la guerra - Le acciughe, il sarto, la passione per la scena - Veniva alla scuola e mi pagava le lezioni – I lavori dell'apprendistato - Andavo nei bordelli arabi - La claque – I clienti ci facevano segno e noi scendevamo - Mi drappeggiavo questi veli, mi trasformavo - La festa dei legionari - Il lato oscuro dell'essere umano – Con la fede sublimavo il mio stato di povertà - Se c'è un affetto reale, qualche cosa esce fuori comunque - Travestirmi per me è un po' come una droga – La sera era tutto un formicolio sotto il Tevere – Allora lui dice che si chiamava Federico Fellini - A Parigi al bar La Pergola – A Teheran ballavo sulle punte - Sul set di Fellini col tutù - Avevo un fisico androgino con un po' di seno - Quando ero disperato andavo a fare qualche marchettina - Un modo di incontrarsi era di andare in certi cinema - Non esistevano altri travestiti a quel tempo - Da Regina Coeli a Volterra e altre carceri ancora - Il travestimento libera questo lato nascosto che c'è in me - Da Tunisi a Marsiglia e poi a Parigi - La Piaf mi diceva: "Dominot, sei stupenda!" - Appena faceva notte, mi svegliavo - Dalle nove alle undici di sera, era il momento del teatro; dalle undici in poi era il momento del travestimento - La Tunisia mi ha portato a meditare, a sognare... - Un gioco erotico sovrastato dal travestimento - L'amore con lo sposo - Da bambini nei bagni turchi - Sul mare, a Sidi Bou Said - Al teatro romano di Cartagine - Parlare con gli attori di teatro per me era come parlare con gli dei - Disegnavo senza saper disegnare - David Sailer - Andavamo tutti da Peppino in via dei Greci – I femminielli di Napoli - Con David a Venezia - Il matrimonio di David - A Roma un nuovo amore - Di nuovo David - In camera di sicurezza per dormire - Il Baronato Quattro Bellezze - Alla sera mi vestivo da donna con quattro stracci - Cantavo le canzoni della Piaf - Gli spettacoli romani - La serata dei poeti - "Sul lungotevere si balla tra uomini..." - I poliziotti e l'uso del potere - Disegnavo anche quattordici ore al giorno - Il trucco in cella - Dal carcere al teatro e dal teatro al carcere - In carcere, vita e amicizie - Io queste cose le faccio ma non le guardo - Mario, la sicurezza - A Parigi, al Circolo del Palais Royal – A Sidi Bou Said d'inverno si alzava una piccola nebbia - Contemporaneamente attore e spettatore - Il rossetto è l'alibi – Il disegnino di una donna meravigliosa – Amici intimi di mio padre mi violentavano da bambino – Il sesso è un fatto mentale - Il travestimento è un drogarsi senza prendere droghe - Ero solo in casa, quando mi sono vestito da donna - Salgo sul bancone e mi metto a cantare - Sono disegni che mi vengono così - Capodanno a Priverno - Si è messo i tacchi a spillo e mi ha sodomizzato - Aurelio, Vinicio e la causa in Vicariato - Storia di Vinicio - Chi sono i miei veri genitori - Capodanno a Tunisi - Tutto parte dal cervello - La religione, un martirio - Il rapporto d'amore, un pretesto per non stare soli - Storia d'amore e di disperazione - Il sorriso di Mario - Tutta la mia vita come in palcoscenico - Le divine del superfluo - Si andava addirittura nei bagni pubblici - Il lato del sesso è dominante - Dominique Dominot - Il mondo di Marta - Dai miei difetti un gioco straordinario - Riandando con la memoria - La ristourne - A Teheran nella villa dello Scià - Tutte le possibilità dell'amore - I ricordi dei primi contatti - Ho comprato una piccola casa a Gennazzano - Le gabbie dell'identità, di Francisco Mele |