Storia degli Uscocchi |
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Umberto Matino
DAL TESTO – "Gli Uscocchi insomma, sfruttando la costa frastagliata e la propria abilità nel condurre piccole barche velocissime, si dedicarono alla pirateria assaltando soprattutto i navigli dei Turchi e dei mercanti ebrei. Colpivano d'improvviso, nascondendosi poi nei mille anfratti delle scogliere e dileguandosi fra i cespugli che ricoprivano la costa non senza aver prima nascoste le proprie barche fra gli stessi arbusti o perfino affondandole sott'acqua, così da farle magicamente sparire, per ripescarle velocemente al momento del bisogno. La loro attività divenne in un breve lasso di tempo un grave disturbo ai traffici commerciali di quella parte dell'Adriatico. A Costantinopoli la situazione instauratasi risultò ben presto intollerabile e il Solimano si lamentò duramente con Venezia, la quale da un lato pretendeva che il cosiddetto Golfo Adriatico, che comprendeva l'intero mare, fosse giuridicamente considerato un suo esclusivo dominio, dall'altro lato non riusciva però a garantire su quelle stesse acque la sicurezza delle rotte commerciali, con grave danno sia per lei che per coloro che con lei commerciavano. Da Costantinopoli giunse via via sempre più concreta la minaccia che un'intera flotta turca entrasse nell'Adriatico per estirpare la mala pianta degli Uscocchi e a Venezia crebbe la preoccupazione e si fecero forti pressioni direttamente sul Papa, affinché anch'egli convincesse l'Imperatore austriaco a neutralizzare quei corsari i quali, di fatto e di diritto, operavano sotto la sua protezione. Oltre che a promuovere iniziative diplomatiche, la Repubblica provvide anche a mettere in campo un'intera flotta di fuste e di galee, armate fino ai denti, e stabilì che ogni Uscocco che fosse catturato, venisse immediatamente impiccato. Voleva che ai Turchi risultasse chiaro ed evidente che Venezia si faceva carico del problema costituito da quei pirati e che rispettava senza sotterfugi gli accordi sul libero commercio." L'AUTORE – Umberto Matino è nato a Schio, vive e lavora a Padova. I suoi libri raccontano la storia minore del Veneto utilizzando la forma letteraria del giallo e del noir. Nel 2007 ha esordito con "La valle dell'Orco", un romanzo di successo che è diventato un long-seller e che nel 2014 è stato pubblicato anche in Germania. La sua seconda opera, "L'ultima Anguàna" (2011), ha vinto il premio GialloLimone-Piemonte, è stato finalista al Premio Cortina e al premio Provincia in Giallo. Il terzo romanzo "Tutto è notte nera" (2015) è un giallo incalzante, ricco di storie e d'avventura, che ha conquistato in breve tempo una vasta popolarità completando quella che è stata definita la "trilogia cimbra". La "Storia degli Uscocchi" (2016) non è un romanzo, ma la libera trascrizione di un testo del XVII secolo, scritto da Minuccio Minucci e completato da Paolo Sarpi, che narra la lotta fra Venezia e gli Uscocchi, i feroci pirati dell'Adriatico. INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Umberto Matino – Avvertenza - Historia degli Uscocchi 1590-1602 - Capitolo I - Capitolo II - Capitolo III - Capitolo IV - Aggiunta all'Historia degli Uscocchi 1602-1613 - Capitolo I - Capitolo II - Supplimento dell'Historia degli Uscocchi 1613-1616 - Capitolo III - Capitolo IV – Postfazione – Bibliografia - Biografie |