Il Grande Dio Pan Stampa E-mail

Arthur Machen

Il Grande Dio Pan

Tre Editori, pagg.260, € 19,00

 

machen pan  IL LIBRO – Fra i racconti dell'orrore di Arthur Machen il più famoso è "Il grande dio Pan" (1894), che narra di un esperimento terribile e singolare, nonché delle sue conseguenze. Mediante un intervento chirurgico alle cellule cerebrali, una giovane donna è resa capace di vedere la vasta e mostruosa divinità della Natura e di conseguenza diventa idiota, per morire poco meno di un anno più tardi. Trascorsi parecchi anni, una bambina strana, sinistra e di aspetto forestiero, di nome Helen Vaughan, è affidata a una famiglia del Galles rurale e frequenta i boschi in maniera inspiegabile. Un bambino impazzisce alla vista di qualcuno o qualcosa che spia in compagnia della fanciulla, e una ragazza incontra una fine terribile in modo analogo. Tutto questo mistero è stranamente intrecciato con le divinità rurali romane del luogo, quali sono raffigurate in antichi frammenti. Dopo un altro periodo di parecchi anni, una donna di bellezza stranamente esotica compare in società, conduce il marito all'orrore e alla morte, induce un artista a dipingere rappresentazioni inconcepibili di Sabba delle Streghe e provoca un'epidemia di suicidi fra gli uomini di sua conoscenza. Infine si apprende che è una frequentatrice delle più sordide sentine del vizio di Londra, dove persino i depravati più incalliti rimangono sconvolti dalle sue nefandezze. Attraverso l'abile raffronto delle informazioni raccolte da coloro che hanno saputo di lei nel corso delle diverse fasi della sua esistenza, si scopre che questa donna è la fanciulla del villaggio gallese, Helen Vaughan, figlia di un padre non umano, concepita dalla giovane donna sottoposta all'esperimento di chirurgia cerebrale. Dunque ella è la figlia dell'orrido Pan in persona, e alla fine è messa a morte fra orribili mutazioni di forma che includono cambiamenti di sesso e una discesa alle più primeve manifestazioni del principio della vita.
  Questa edizione del capolavoro di Machen – che Stephen King considera "Probabilmente la migliore storia horror in lingua inglese" - è illustrata e annotata, arricchita da un'antologia e da approfondimenti che svelano un mondo mitico appena dimenticato, pronto a un appassionante risveglio.

  DAL TESTO – "Il dottor Raymond si fermò, girandosi bruscamente. Era un uomo di mezza età, emaciato e sparuto, di colorito giallognolo, eppure mentre rispondeva a Clarke, fronteggiandolo, le sue guance si infiammarono. «Guardatevi attorno, Clarke! Guardate la montagna, e le colline che si susseguono alle colline come onde su onde. Guardate i boschi e i frutteti, i campi di frumento maturo e i prati che digradano verso i canneti lungo il fiume. Mi vedete qui, accanto a voi, e udite la mia voce, nondimeno vi dico che tutte queste cose, sì, dalla stella che si è appena accesa nel cielo fino al solido suolo sotto i nostri piedi, io vi dico che tutte queste cose non sono che sogni e ombre: ombre che nascondono ai nostri occhi il mondo reale. Un mondo reale esiste, ma si trova oltre questo incanto e questa visione, oltre "le cacce negli arazzi, gli effimeri sogni": al di là di tutto ciò come al di là di un velo. Non so se un essere umano abbia mai sollevato questo velo, tuttavia so, Clarke, che voi e io lo vedremo sollevato questa notte stessa dagli occhi di una persona. Forse pensate che tutto ciò sia un'assurda stranezza. Ebbene, può darsi che sia strano, però è vero, e gli antichi sapevano cosa significava sollevare il velo. Lo chiamavano vedere il dio Pan.»"

  L'AUTORE – Arthur Machen, il cui vero nome era Arthur Llewellyn Jones, nacque il 3 marzo 1863 a Caerleon on Usk, in Galles, figlio unico di un pastore anglicano. Trascorse l'infanzia in solitudine, affascinato dai boschi folti e dalle antiche rovine romane che sollecitavano la sua immaginazione, e presto si appassionò alla scrittura. Nel 1881 pubblicò il poema "Eleusinia", di cui in seguito lui stesso distrusse quasi tutte le copie. Trasferitosi a Londra, visse per alcuni anni in povertà, lavorando come libraio, traduttore e giornalista. Alla morte del padre, una eredità gli permise di vivere dignitosamente e di dedicarsi alla letteratura. Nel 1888 pubblicò i racconti riuniti in "The Chronicle of Clemendy", firmandosi Arthur Machen, con il cognome della madre da nubile. Nel 1894 videro la luce la sua opera più famosa, "The Great God Pan", stampata insieme alla novella "The Inmost Light" ("Il Gran Dio Pan", 1982) e la sua traduzione in inglese delle "Memorie" di Giacomo Casanova. L'anno successivo apparvero i racconti confluiti nella raccolta "The Three Impostors" ("I tre impostori", 1977). Nel 1887 sposò Amelia «Amy» Hogg, da cui ebbe due figli. Due anni dopo Amy morì. Forse anche a causa del lutto, Machen si interessò all'occultismo. Disgustato dallo spiritismo ed esortato dal poeta e mistico americano Arthur Edward Waite, presentatogli dalla moglie e divenuto uno dei suoi più intimi amici, aderì alla Golden Dawn, da cui però si dissociò dopo breve tempo. Nuove difficoltà finanziarie lo costrinsero a lavorare come attore e come giornalista. Nell'autunno del 1914 il racconto "The Bowmen", in cui un drappello di angeli arcieri favoriva la ritirata dell'armata inglese nella battaglia di Mons, divenne leggenda consolidando la fama e il mito dell'autore. Negli anni Venti le sue opere furono pubblicate con grande successo popolare negli Stati Uniti. Nondimeno egli trascorse gli ultimi anni di vita in povertà, aiutato da alcuni amici scrittori, come Thomas Eliot, George Bernard Shaw e Algernon Blackwood. Morì il 30 marzo 1947. Fra le sue opere, ammirate da William Butler Yeats e da Arthur Conan Doyle, figurano novelle e racconti quali "The White People" (1904; "Le creature bianche", in "Il gran dio Pan e altre storie soprannaturali", 1982)), "The Hill of Dreams" (1907; "La collina dei sogni", 1988), "The Angels of Mons" (1915; "Gli angeli di Mons", 2014), "The Terror" (1917; "Il terrore", 1986), "The Secret Glory" (1922; "Il segreto del Graal", 2011); opere autobiografiche: "Far Off Things" (1922) e "Things Near and Far" (1923); e saggi quali "Hieroglyphs, a note upon Ecstasy in literature" (1902) e "The London Adventure" (1924; "L'avventura londinese", 1985).

  LA CURATRICE - Susan Johnston Graf è docente di letteratura inglese all'Università statale della Pennsylvania. Tiene corsi sul tema dell'occultismo in letteratura e al riguardo ha firmato articoli e testi su riviste e antologie. È autrice di due libri: "W. B. Yeats, Twentieth-Century Magus" e "Talking to the Gods, Occultism in the Works of W. B. Yeats, Arthur Machen, Algernon Blackwood and Dion Fortune". Sta lavorando a un'opera su "William Blake e l'occultismo".

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione dell'Autore - A. Machen e la paura cosmica, di H.P. Lovecraft - Nota biobibliografica – Il Grande Dio Pan - Capitolo 1. L'esperimento - Capitolo 2. Lo zibaldone del signor Clarke - Capitolo 3. La città delle Resurrezioni - Capitolo 4. La scoperta in Paul Street - Capitolo S. La lettera di avvertimento - Capitolo 6. I suicidi - Capitolo 7. L'incontro a Soho - Capitolo 8. I frammenti - Appunti su alcune fonti di A. Machen - In compagnia di Pan – Il risveglio della selva, di Susan Johnston Graf – Breve antologia panica – Postille – Indice delle illustrazioni