L'Internazionale comunista Stampa E-mail

Serge Wolikow

L'Internazionale comunista
Il sogno infranto del partito mondiale della rivoluzione
(1919-43)


Carocci Editore, pagg.222, € 23,00

 

wolikow internazionale  IL LIBRO – Creare un partito mondiale della rivoluzione in grado di consentire al proletariato di conquistare il potere nei diversi paesi: è questo il disegno della Terza Internazionale, fondata all'indomani dell'immane massacro della Prima guerra mondiale e dopo che la Rivoluzione russa dell'ottobre 1917 aveva mostrato la via ad una rivoluzione socialista da realizzare in tempi brevi. Il libro ricostruisce la storia dell'Internazionale comunista dalla sua nascita a Mosca, il 2 marzo 1919, fino allo scioglimento nel maggio del 1943, analizzando l'evoluzione del fallito progetto di trasformazione globale del mondo contemporaneo.

  DAL TESTO – "Sin dai primi mesi che seguono la Rivoluzione russa, l'anticomunismo diviene una componente della politica internazionale e un elemento centrale delle politiche interne della maggior parte delle grandi potenze, le quali riconoscono nel Comintern un agente globale dedito alla destabilizzazione degli imperi coloniali, alla propagazione di scioperi e insurrezioni operaie e contadine e alla diffusione di una propaganda illegale e sovversiva. Quest'anticomunismo militante conosce differenti fasi di sviluppo e diverse varianti tra il primo dopoguerra e la fine della Seconda guerra mondiale: durante il trentennio 1914-1945, definito della "guerra civile internazionale", esso rappresenta una minaccia reale e allo stesso tempo svolge una funzione catalizzatrice. Lo spauracchio comunista, infatti, agitato simultaneamente dai governi e dagli ambienti economici e culturali dominanti, contribuisce a dare al comunismo un'immagine d'intransigenza irriducibile, che attrae settori di classe operaia e ceti popolari fino a quel momento rimasti ai margini del sistema politico e che erano stati profondamente sconvolti dalla Prima guerra mondiale e dagli sviluppi del capitalismo.
  "Dal momento in cui l'Unione Sovietica inizia ad agire nello scenario internazionale affermando la sua alterità dalle altre potenze mediante il richiamo al comunismo, il Comintern abbandona progressivamente il suo progetto di rivoluzione mondiale e diventa un' organizzazione che difende il paese depositario delle speranze di trasformazione rivoluzionaria. Questa mutazione si accompagna ad un'ignoranza, crescente e sempre più generalizzata su quello che accade realmente nella Patria del socialismo. L'isolamento e l'accerchiamento dell'Urss, infatti, riducono la portata delle informazioni negative che la riguardano; sia all'interno del Comintern che nelle sezioni nazionali le voci critiche che mettono in discussione le scelte fatte sono marginalizzate o ignorate dalla massa dei militanti, fino a far emergere una nuova figura di dirigente, perno di una struttura organizzativa centralizzata dedita a una disciplina di tipo militare."

  L'AUTORE – Serge Wolikow è professore emerito all'Université de Bourgogne, è presidente del comitato scientifico della Fondation Gabriel Péri. Fra i principali specialisti di storia del comunismo, ha codiretto "Il secolo dei comunismi" (I ed. italiana, Milano 2001). Ha pubblicato, tra l'altro: "Le Front populaire en France" (Bruxelles, 1999), "Pierre Semard" (Paris, 2005).

  INDICE DELL'OPERA – Abbreviazioni – Introduzione - 1. Fondazione e organizzazione del partito mondiale (Le strutture: organizzazione, attività e funzionamento - La formazione e lo sviluppo dei partiti comunisti: dall'Europa verso le periferie - Le organizzazioni "ausiliarie" - L'Internazionale, il partito bolscevico e l'URSS - Dal declino allo scioglimento) - 2. A quando la rivoluzione? (La marcia trionfale della rivoluzione - La strategia del Fronte unico: un primo tentativo di assestamento - Importanza e limiti del Fronte unico - Il governo operaio: una parola d'ordine senza futuro? - Che cosa resta della rivoluzione mondiale (1923-28)?) - 3. La "bolscevizzazione" dei partiti comunisti e la costruzione della dottrina (Costruzione identitaria, uniformizzazione organizzativa e declino della strategia delle alleanze - Dal capitalismo in crisi alla crisi del capitalismo - La critica allo Stato di classe - La dottrina delle forme politiche dello Stato - L'accelerazione settaria (1929-33)) - 4. La stagione dei Fronti popolari (1934-38) (Il Fronte popolare: ritorno alle alleanze o innovazione politica? - Le origini di una risposta contraddittoria (1932-35) - Le contraddizioni del VII Congresso - Antifascismo democratico e rivalutazione della questione nazionale. Portata e limiti di una svolta tattica - I partiti comunisti e la linea antifascista. I partiti europei e l'esperienza cinese) - 5. La prova della guerra e lo scioglimento (1936-43) (Il Comintern e la Guerra civile spagnola (1936-38) - La denuncia della guerra imperialista, il Patto tedesco-sovietico e la svolta della diplomazia sovietica (1939-41) - La denuncia delle potenze occidentali (novembre 1939-marzo 1940) - La tentazione del doppio gioco (settembre 1940-giugno 1941) - L'esaltazione patriottica (1941-43)) - Postfazione