L'Internazionale comunista |
Serge Wolikow
IL LIBRO – Creare un partito mondiale della rivoluzione in grado di consentire al proletariato di conquistare il potere nei diversi paesi: è questo il disegno della Terza Internazionale, fondata all'indomani dell'immane massacro della Prima guerra mondiale e dopo che la Rivoluzione russa dell'ottobre 1917 aveva mostrato la via ad una rivoluzione socialista da realizzare in tempi brevi. Il libro ricostruisce la storia dell'Internazionale comunista dalla sua nascita a Mosca, il 2 marzo 1919, fino allo scioglimento nel maggio del 1943, analizzando l'evoluzione del fallito progetto di trasformazione globale del mondo contemporaneo. DAL TESTO – "Sin dai primi mesi che seguono la Rivoluzione russa, l'anticomunismo diviene una componente della politica internazionale e un elemento centrale delle politiche interne della maggior parte delle grandi potenze, le quali riconoscono nel Comintern un agente globale dedito alla destabilizzazione degli imperi coloniali, alla propagazione di scioperi e insurrezioni operaie e contadine e alla diffusione di una propaganda illegale e sovversiva. Quest'anticomunismo militante conosce differenti fasi di sviluppo e diverse varianti tra il primo dopoguerra e la fine della Seconda guerra mondiale: durante il trentennio 1914-1945, definito della "guerra civile internazionale", esso rappresenta una minaccia reale e allo stesso tempo svolge una funzione catalizzatrice. Lo spauracchio comunista, infatti, agitato simultaneamente dai governi e dagli ambienti economici e culturali dominanti, contribuisce a dare al comunismo un'immagine d'intransigenza irriducibile, che attrae settori di classe operaia e ceti popolari fino a quel momento rimasti ai margini del sistema politico e che erano stati profondamente sconvolti dalla Prima guerra mondiale e dagli sviluppi del capitalismo. L'AUTORE – Serge Wolikow è professore emerito all'Université de Bourgogne, è presidente del comitato scientifico della Fondation Gabriel Péri. Fra i principali specialisti di storia del comunismo, ha codiretto "Il secolo dei comunismi" (I ed. italiana, Milano 2001). Ha pubblicato, tra l'altro: "Le Front populaire en France" (Bruxelles, 1999), "Pierre Semard" (Paris, 2005). INDICE DELL'OPERA – Abbreviazioni – Introduzione - 1. Fondazione e organizzazione del partito mondiale (Le strutture: organizzazione, attività e funzionamento - La formazione e lo sviluppo dei partiti comunisti: dall'Europa verso le periferie - Le organizzazioni "ausiliarie" - L'Internazionale, il partito bolscevico e l'URSS - Dal declino allo scioglimento) - 2. A quando la rivoluzione? (La marcia trionfale della rivoluzione - La strategia del Fronte unico: un primo tentativo di assestamento - Importanza e limiti del Fronte unico - Il governo operaio: una parola d'ordine senza futuro? - Che cosa resta della rivoluzione mondiale (1923-28)?) - 3. La "bolscevizzazione" dei partiti comunisti e la costruzione della dottrina (Costruzione identitaria, uniformizzazione organizzativa e declino della strategia delle alleanze - Dal capitalismo in crisi alla crisi del capitalismo - La critica allo Stato di classe - La dottrina delle forme politiche dello Stato - L'accelerazione settaria (1929-33)) - 4. La stagione dei Fronti popolari (1934-38) (Il Fronte popolare: ritorno alle alleanze o innovazione politica? - Le origini di una risposta contraddittoria (1932-35) - Le contraddizioni del VII Congresso - Antifascismo democratico e rivalutazione della questione nazionale. Portata e limiti di una svolta tattica - I partiti comunisti e la linea antifascista. I partiti europei e l'esperienza cinese) - 5. La prova della guerra e lo scioglimento (1936-43) (Il Comintern e la Guerra civile spagnola (1936-38) - La denuncia della guerra imperialista, il Patto tedesco-sovietico e la svolta della diplomazia sovietica (1939-41) - La denuncia delle potenze occidentali (novembre 1939-marzo 1940) - La tentazione del doppio gioco (settembre 1940-giugno 1941) - L'esaltazione patriottica (1941-43)) - Postfazione |