Processi alle fasciste Stampa E-mail

Andrea Martini

Processi alle fasciste
La carta stampata, la rispettabilità e l'epurazione
delle collaborazioniste in alcune province venete (1945-48)


Scripta Edizioni, pagg.88, € 9,00

 

martini fasciste  IL LIBRO – Il volume intende esaminare il collaborazionismo femminile, le sue forme e la sua consistenza. Si analizzano alcuni percorsi di alcune collaborazioniste e l'atteggiamento della carta stampata di alcune province venete nei riguardi delle imputate per collaborazionismo nei processi celebrati all'indomani della Liberazione. I giornali, al pari delle giurie che componevano le Corti d'Assise straordinarie, riservavano un'attenzione peculiare nei riguardi delle imputate. Gli articoli dedicati alle presunte collaborazioniste si interessavano al loro aspetto fisico, al loro abbigliamento, alla loro reazione emotiva in occasione dell'udienza, specie al momento della sentenza. I cronisti, inoltre, abusavano di stereotipi e infarcivano gli articoli di considerazioni ironiche di cattivo gusto. L'intento del volume è quello di osservare l'epurazione da una prospettiva differente da quella tradizionalmente adoperata. Lungi dall'essere un semplice processo giuridico e amministrativo, l'epurazione fu anche un fenomeno sociale per mezzo del quale la nazione italiana transitò dal Regime fascista alla democrazia, dalla guerra alla Liberazione. Questo processo di transizione interessò, dunque, anche le relazioni di genere, i costumi sessuali e la moda femminile, usciti profondamente scossi dal conflitto che si era appena concluso, e tentò di ricondurre la società, e in particolare la comunità femminile, entro il canone della rispettabilità su cui la comunità nazionale si fondava.

  DAL TESTO – "Vi fu chi dichiarò di aver agito in assoluta buona fede, non immaginando che propagandare gli ideali nazifascisti potesse costituire un atto di collaborazionismo; altre dissero di aver cooperato con l'occupante perché minacciate dalle autorità, altre ancora dichiararono che a persuaderle a collaborare con il tedesco fu la necessità di racimolare qualche soldo (ricordiamo che la delazione di un partigiano o di un ebreo fruttava una lauta ricompensa). Alcune donne, infine, fecero appello alla loro ingenuità e alla loro incapacità di intender e di volere. Sono spiegazioni prodotte a posteriori finalizzate ad ottenere un'assoluzione o, almeno, il riconoscimento delle attenuanti da parte della Corte giudicante; nella maggior parte dei casi erano strategie difensive elaborate autonomamente, in altre circostanze erano il frutto dei suggerimenti dell'avvocato difensore. Le vere ragioni che animarono alcune donne a sposare la causa della Rsi risultano offuscate da queste versioni ex post e diffisilmente le si potranno cogliere anche per la scarsità di fonti personali (memorie e diari) lasciateci dalle collabarazioniste, ciò nonostante crediamo che il collaborazionismo femminile – al pari di quello maschile - fu il prodotto di vari fattori, tra cui l'adesione ai valori della Rsi, le necessità economiche, le ambizioni personali e il desiderio di regolare alcune contese private."

  L'AUTORE – Andrea Martini (1989) si è laureato in scienze storiche presso l'università di Padova, con una tesi di laurea dal titolo "Processo alle fasciste. Le collaborazioniste in alcune provincie venete". Attualmente è dottorando in Studi internazionali presso l'università "L'Orientale" di Napoli; il suo progetto di ricerca riguarda il processo di epurazione avvenuto in Italia tra il 1944 e il 1948. I suoi interessi principali ruotano intorno alla storia di genere e la giustizia di transizione.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione – Avvertenze – Capitolo I. Il collaborazionismo femminile («Credevo in assoluta buona fede» - Le imputate al cospetto delle Corti d'Assise straordinarie) – Capitolo II. Il doppio processo – Capitolo III. Le donne a giudizio della stampa (I giornali alla Liberazione - Ritratti di collaborazione - Le differenti rappresentazioni delle imputate) – Capitolo IV. In nome della moralità (La campagna di stampa contro le donne – Le amanti del nemico e le amanti dello straniero - «Certe donne» - Conclusioni – Nota finale) – Appendice - Bibliografia