Licio Gelli. Vita, misteri, scandali del capo della Loggia P2 Stampa E-mail

Mario Guarino - Fedora Raugei

Licio Gelli
Vita, misteri, scandali del capo della Loggia P2


Edizioni Dedalo, pagg.416, € 18,00

 

guarino gelli  IL LIBRO – Un libro-inchiesta che – attraverso dati, riferimenti, documenti anche inediti – ricostruisce la vita e l'operato di Licio Gelli considerato il «Burattinaio d'Italia», ovvero il capo della potente e segreta Loggia P2, nonché uno dei personaggi più influenti del dopoguerra. Affiliati alla sua Loggia: faccendieri, imprenditori, giornalisti, militari, politici, magistrati, ma anche alcuni vertici dei servizi segreti. Nel libro vengono ricostruite le vicende più oscure che hanno contrassegnato la biografia di Gelli: dal crac del Banco Ambrosiano alla presa del «Corriere della Sera», dalla strage di Bologna alla morte del banchiere Roberto Calvi. Intrighi, attentati, collusioni tra i poteri che hanno dominato il Paese. Non solo, dunque, la biografia del potente capo della Loggia P2, ma anche un viaggio nella storia italiana ripercorsa attraverso gli avvenimenti che hanno contrassegnato la vita sociale e politica del dopoguerra, mai svelati completamente. In appendice foto e documenti inediti e l'elenco completo degli affiliati alla Loggia P2.
  "Fin dagli anni '60 – si legge nella Premessa -, il nome di Gelli è legato a manovre politiche e scandali finanziari importanti; lo si ritrova al crocevia di complotti, grandi affari ed eventi tragici. «Gelli, il manipolatore», «Gelli, la mente occulta», «Gelli il burattinaio» sono soltanto alcune delle etichette affibbiategli dalla stampa. Dal tentato colpo di Stato del 1970 all'elezione di Giovanni Leone a Presidente della Repubblica; dallo scandalo epocale della Loggia P2 alla strage di Bologna; dal crac del Banco Ambrosiano alle trame della Prima Repubblica; dai collegamenti con la massoneria internazionale a quelli con la destra eversiva. Il suo nome è emerso come un «regista» che, da dietro le quinte, tira i fili della Prima Repubblica.
  "Centinaia di faccendieri, professionisti, giornalisti, imprenditori, militari d'ogni ordine, magistrati, politici, si sono inginocchiati dinanzi a lui, giurandogli fedeltà e affiliandosi alla sua Loggia segreta. Negli archivi di giornali e agenzie fotografiche di molti Paesi sono custodite numerose fotografie che ritraggono Gelli al fianco di politici, regnanti e capi di Stato. La storia di questo influente personaggio s'intreccia con gran parte degli avvenimenti importanti della Prima e della Seconda Repubblica. È per questo che, raccontare la sua vita, e i fatti e misfatti da lui compiuti, significa ripercorrere quasi mezzo secolo della recente storia del Paese. Anni molto controversi caratterizzati più da ombre pesanti che da luci."

  DAL TESTO – "A circa un quarto di secolo dalla scoperta dello scandalo P2, i piduisti e i loro sodali sono, dunque, tanti e tuttora ben inseriti nei posti-chiave del Paese: nei giornali, nelle emittenti televisive, nell'imprenditoria, nelle banche, nelle istituzioni, nella politica. E anche in Parlamento, la cui punta più avanzata è Berlusconi. Ciò per diversi motivi: nell'ultimo decennio si sono adoperati per attuare i punti del «Piano di rinascita» di Gelli, con leggi ad hoc sia per sottrarre il Cavaliere e i suoi amici dai processi, sia per scardinare la Costituzione e trasformarla in senso piduista, come del resto è avvenuto con l'azione del secondo governo Berlusconi. Due punti fondamentali per la conquista del potere fanno ormai parte della storia di questo Paese: l'inserimento di giornalisti nelle testate più importanti, in case editrici ed emittenti Tv; il «dissolvimento» della Rai in favore dell'emittenza privata (Mediaset, in primo luogo). E ce ne sono altri due, che da un lato indeboliscono di molto la democrazia nel Paese e dall'altro consolidano il blocco di potere caro al piduismo gelliano. Il primo è il premierato forte, già scritto nel «Piano» di Gelli: in sintesi, il Presidente del Consiglio ha il potere di sciogliere le Camere quando vuole ed essere rovesciato solo attraverso l'elezione del suo successore. Con ciò esautorando di fatto le prerogative del Presidente della Repubblica e il Parlamento. Il secondo è la riforma dell'ordinamento giudiziario, anch'essa compresa nel documento gelliano. Dopo un lungo iter è stata approvata dalla maggioranza di governo alla vigilia del Natale 2004. Tra le nuove norme, che penalizzano la figura del magistrato (basti pensare alla separazione delle carriere tra p.m. e giudici) e scritte nel «Piano» di Gelli, i colloqui psicoattitudinali che gli aspiranti magistrati debbono sostenere nel corso della prova orale. In altre parole, la verifica che non siano - come ha detto Berlusconi - «pazzi o mentalmente disturbati»."

  GLI AUTORI – Mario Guarino - Premio Pannunzio per il giornalismo - ha collaborato con «l'Europeo», «il Mondo», «Avvenimenti». È autore, tra l'altro, dei libri: "Berlusconi. Inchiesta sul signor tv" (1987-1994); "L'Italia della vergogna" (1995); "I mercanti del Vaticano" (1998); "L'impero del male" (2000); "Versace versus Versace" (2001). Con le Edizioni Dedalo ha pubblicato "Poteri segreti e criminalità" (2004), "L'orgia del potere. Testimonianze, scandali e rivelazioni su Silvio Berlusconi" (2005), "Ladri di Stato" (2010), "Mercanti di parole" (2012) e "Il potere della menzogna" (2013).
  Fedora Raugei ha collaborato con numerose testate giornalistiche. È stata consulente delle Commissioni parlamentari d'inchiesta sul dossier Mitrokhin, sull'occultamento dei fascicoli sui crimini nazifascisti e Antimafia. È autrice di "Bologna 1980. Vent'anni per la verità" (2000).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione di Paolo Bolognesi - Premessa - Capitolo 1. Una vita spericolata (Il doppiogiochista - «Balilla» in Spagna - Libri, fucili e tesori - «Genio dell'intrallazzo» - Scene da un film vero - Ufficiale e delatore - Servizi e Segreti) - Capitolo 2. La scalata al potere (Da portaborse a «uomo-ragno» - Falsi sospetti «rossi») - Capitolo 3. Lo stratega della Loggia (Complotti e intrighi - Connessioni pericolose - Le strane relazioni del «signor Filippo» - Operazione «Terrore sui treni» - In nome di Licio, ti nomino... - Il giudice dei petroli) - Capitolo 4. Soldi santi e affari diabolici (Dio li fa, Licio li accoppia) - Capitolo 5. Il tango della P2 (Dall'Etruria alla Pampa - L'arma che uccise Kennedy - Connubi gravissimi - Belfagor e Belzebù - La guerra del pallone) - Capitolo 6. Effetti collaterali (Una scia di sangue targata P2) - Capitolo 7. L'Italia in gabbia (La Loggia scoperchiata - Il controllo dei mass media - Litigi venerabili - Intanto in America... - La «strage nera») - Capitolo 8. Lo scrigno del Venerabile (Dall'Argentina a Castiglion Fibocchi - Non so, non vedo, non sento - Le mani sui mass media - Oriana: orgoglio, dollari e...) - Capitolo 9. Il braccio e la mente (In cima alla piramide - «Andreotti minaccia Calvi» - Licio, «l'innominato» - Andreotti, presunto «taglieggiatore» - Il sosia di Licio) - Capitolo 10. Il crepuscolo del burattinaio (Truffe, fughe e sbarre - La resa dei conti - La «guerra dell'oro») – Appendice (Documenti - Elenco P2 di Castiglion Fibocchi) - Indice dei nomi