Orfeo e le lamine d'oro Stampa E-mail

Fritz Graf - Sarah I. Johnston

Orfeo e le lamine d'oro
Testi rituali per l'oltretomba


Edizioni Mediterranee, pagg.335, € 25,00

 

graf orfeo  IL LIBRO – Gli affascinanti testi incisi su piccole lamine d'oro, poi deposte nei sepolcri, forniscono una straordinaria fonte d'informazioni su ciò che greci e romani pensavano dell'aldilà, e sul modo in cui credevano di poter influire su di esso. Questi testi, risalenti a un periodo che va dal V secolo a.C. al II secolo d.C., hanno suscitato un dibattito che prosegue da quasi un secolo e mezzo. Le lamine appartenevano a coloro che erano stati iniziati ai misteri di Dioniso; le parole incise su di esse erano tratte da poemi attribuiti allo straordinario cantore e sapiente Orfeo.
  In questo libro i professori Graf e Johnston presentano nuove scoperte e illustrano le interpretazioni più recenti. Dopo aver fornito il testo greco e una traduzione di tutte le lamine note, gli autori ne analizzano il ruolo nel contesto dei misteri di Dioniso, e presentano una descrizione dei miti riguardanti le origini dell'umanità e dei testi sacri che i greci ascrissero a Orfeo.
  Oltre a un'appendice con la traduzione di antichi testi correlati, gli autori offrono altre appendici su analoghe lamine d'oro provenienti dalla Palestina romana, su quelle di Fere e sul loro contesto mitico, e un'analisi aggiornata sulla discussa categoria dell'"Orfismo".
  Un libro che resterà un punto di riferimento essenziale per lo studio dell'antica religione greca.

  DAL TESTO – "Le lamine auree non dicono molto su ciò che [...] attende l'iniziato; essendo strumenti mnemonici sono incentrati sul compito da portare a termine più che sulla sua ricompensa. Il poco che contengono, tuttavia, è coerente con la visione paradisiaca di Esiodo: gli iniziati si aspettano di dimorare tra prati e boschi (3, 6; 27, 4 e cfr. 28, in cui l'iniziato chiede di essere inviato al thiasos degli iniziati), per godere dell'abbondanza di vino (26 a, 6 e b, 6), per essere felici e beati - dèi e non umani (5, 9), per dimorare tra i beati (6, 7; 7, 7; 26a, 7) o per vivere tra gli eroi, come eroi (2, 11, forse 8, 2). In altre parole, l'iniziato si aspetta di passare dopo la morte in un'esistenza simile a quella vissuta in vita dalla razza aurea di Esiodo, nonché dalla razza degli eroi e dei semidèi dopo la morte. Avendo espiato con l'iniziazione il crimine pre-primordiale da cui sorse l'attuale generazione umana (di ferro), l'iniziato o l'iniziata sono di fatto tornati alla condizione di cui godevano gli esseri umani prima che quel crimine fosse compiuto, nel tempo in cui regnava la stirpe eroica. Come loro, pertanto, l'iniziato conseguirà il paradiso dopo la morte."

  GLI AUTORI – Fritz Graf è professore emerito presso l'Università statale dell'Ohio, ove insegna nel Dipartimento di Studi classici, e dirige la Sezione di Epigrafia del Centro per gli Studi epigrafici e paleografici.
  Sarah Iles Johnston è professoressa emerita di Studi religiosi e professoressa di Studi classici presso l'Università statale dell'Ohio.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Marisa Tortorelli Ghidini – Illustrazioni - Prefazione alla prima edizione - Prefazione alla seconda edizione - 1. Le lamine: edizione e traduzione (Concordanza) - 2. Una storia degli studi sulle lamine - 3. Il mito di Dioniso - 4. L'escatologia alla base delle lamine - 5. Culti misterici dionisiaci e lamine d'oro - 6. Orfeo, poesia e testi sacri - Appendice 1. L'Orfismo nel XXI secolo - Appendice 2. Le lamine di Fere - Appendice 3. Le lamine della Palestina romana - Appendice 4. Ulteriori testi bacchici (1. Le tavolette d'osso di Olbia - 2. Iscrizioni bacchiche di Olbia - 3. Il papiro di Gurôb - 4. L'editto di Tolomeo IV Filopatore) – Bibliografia - Indice dei nomi