Homines militares e status rei publicae |
Vincenzo Giuffrè
IL LIBRO – Questo originale saggio - non divulgativo, ma scritto in una prosa semplice, e che quindi può essere apprezzato non solo dagli specialisti - mette in evidenza un fenomeno politico-sociale e giuridico: le deroghe e le modifiche di fatto dei principi costituzionali possono dar vita a nuovi regimi. Il tema è indagato nei risvolti del potere acquisito dall'ambiente militare nella tarda Repubblica romana, che sfociò nell'autocrazia di Augusto. Il problema coinvolge non solo le strutture militari, ma anche altri potentati; ed è ricorrente anche nella storia recente, in sistemi provvisti di una costituzione scritta e rigida. DAL TESTO – "[...] i mutamenti della respublica non avvennero in un momento temporale circoscritto e con la violenza ma in modi striscianti e solo occasionalmente punteggiati da episodi cruenti che non furono però determinanti; inoltre, [...] tali mutamenti dell'architettura costituzionale si verificarono parallelamente al mutare dei modi di appropriazione produzione e scambio dei beni, della redistribuzione della ricchezza, e quindi degli assetti sociali, che oggettivamente reclamavano una nuova struttura statuale; last but not least, il radicamento di nuove ideologie e concezioni del potere. Ma tali fattori di per sé non sarebbero stati in grado di provocare l'esito a cui si giunse. L'AUTORE – Vincenzo Giuffrè, nato nel 1940, è professore emerito presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II''. È autore di numerosi saggi e libri sul diritto pubblico e privato romano. INDICE DELL'OPERA – Bibliografia generale - Qualche precisazione introduttiva (Gli ambienti militari nella tarda repubblica, la costituzione romana tra picconate riforme e graduali smottamenti. Alla fine 'Togae cedunt armis'?) - Capitolo primo. L'antefatto (1. L'anno ante Dominum 107 - 2. Caio Mario, eroe e malfattore - 3. L'espansionismo politico senatorio e l'espansionismo economico equestre. L'Africa nord-occidentale; la provocazione del numida Giugurta; populares ed equites per contrastarlo convergono sul nome di Mario, consul imperator, dando uno schiaffo alla nobilitas - 4. Una riflessione di Francesco De Martino sugli uomini e la storia - 5. La 'riforma' delle forze armate in progresso. L'arruolamento volontario dei capitecensi e le sue conseguenze) - Capitolo secondo. Le guerre e la civiltà romano-italica (1. Metamorfosi culturali e politiche riconducibili all'apporto del mutato status sociale degli ambienti militari e delle conquiste delle campagne belliche - 2. Gli strappi all'assetto della gestio rei publicae: inusitato ricorso al consolato ed alla dittatura; soprattutto proroghe dell'imperium e distacchi del comando militare dalle cariche magistratuali - 3. L'arte militare attrae l'interesse di storiografi e poligrafi) - Capitolo terzo. La pericolosità dei precedenti per il sistema costituzionale (1. Alla speculazione 'catoniana' e ciceroniana si coniuga il pensiero epicureo: malleabilità del diritto statuale - 2. Epilogo: Ottaviano Augusto: dal golpe militare alla istituzionalizzazione dei 'precedenti' con un nuovo ordo della respublica - 3. Un nuovo capitolo della storia di Roma antica - 4. Un formidabile consigliere giuridico) - Una riflessione finale. L'instaurazione del principato come evento rivoluzionario? – Indici - Argomenti - Autori - Fonti |