Ildegarda di Bingen: "Carmina" Stampa E-mail

Ildegarda di Bingen

Carmina
Symphonia harmonie celestium revelationum


Gabrielli Editori, pagg.208, € 16,50

 

ildegarda carmina  IL LIBRO – Le rivelazioni che ispirano la composizione delle opere teologiche di Ildegarda di Bingen sono alla base anche dei 77 Carmina che costituiscono la Symphonia, ora in prima edizione italiana. Ildegarda nelle sue visioni ode musiche celestiali, assapora il canto delle schiere angeliche, percepisce l'ineffabile armonia del firmamento, e li riproduce affinché l'umanità ne possa godere. Le canzoni liturgiche della Symphonia celebrano il mondo celeste, il Padre, la Trinità, lo Spirito Santo, la possente virtù che è Carità, o Amore, un cospicuo numero canta la perfezione di Maria ed il suo ruolo essenziale nel progetto di Redenzione dell'uomo.
  La ricerca e la ricomposizione dell'armonia. Se volessimo sintetizzare al massimo il messaggio di Ildegarda, senza peraltro semplificarlo eccessivamente, potremmo dire che questo ne è il volto, questa la ricetta. Fra l'uomo e i suoi simili, fra i governanti e i loro sudditi, fra la Chiesa e i suoi fedeli, fra l'uomo e la natura, fra il corpo e l'anima, fra Dio e l'uomo. E quale esempio migliore di armonia, se non la musica? Non solo perché l'anima di ogni uomo vibra sulle sue melodie, non solo perché mille e mille voci grazie ad essa si fondono, ma anche perché la musica e il canto sono l'eco dell'armonia celeste, il ricordo più vivo che l'uomo conserva del suo essere paradisiaco, il segno permanente di ciò che ci accomuna agli angeli, la via da seguire per un ritorno alla luce.
  Ildegarda di Bingen, una delle figure femminili più entusiasmanti del Medioevo, compone un ciclo di canti per spiegare il valore dell'uomo e della sua azione nella storia della Salvezza. La intitola Sinfonia dell'armonia delle rivelazioni celesti. E parla dell'uomo, del suo mondo e spiega come custodirlo, prenderne cura. Riarmonizzare, riarmonizzarsi: questo è il segreto a cui chiunque può accedere. Questa la via.

  DAL TESTO – "Piuttosto interessante è poi il rapporto profondo che lega Maria a Eva, un tema che viene trattato a fondo negli scritti cristiani e che trova la sua origine nella lettura palindromica del saluto che l'angelo rivolge a Maria: Ave diventa così Eva, un legame indissolubile fra la donna che precipitò l'umanità nel peccato e quella che dall'abisso la riscattò. L'importanza che questi temi rivestono nella visione teologica di Ildegarda, ma anche la pienezza emotiva con cui la magistra li vive e li tratta, emergono chiaramente dalle composizioni di questa sezione, tutte ugualmente dense e compatte, in cui le immagini e i concetti ad esse sottesi si sviluppano e si susseguono con estrema naturalezza.
  "Ne è un esempio O splendidissima gemma, in cui nessun punto viene ad interrompere il flusso serrato di immagini, per cui dalla pietra preziosa e luce splendente che è Maria si passa a Cristo, definito come sole, fonte e Verbo, e da lui al Padre, creatore della prima materia del mondo. Al v. 9 appare Eva e subito le si contrappone di nuovo la figura di Maria, lucida materia, che rimedia al male portato dalla prima donna. Non dissimile è la composizione n. 11, in cui ancora la luce e lo splendore sono attributi di Maria e del suo ruolo. Nelle due parti in cui è suddivisa l'antifona appare il medesimo schema, la maternità di Maria e l'Incarnazione che salvano il mondo dal peccato in cui l'ha sprofondato Eva. La luce e lo splendore illuminano Maria (gli aggettivi illustrata e clara e il sostantivo claritas) così come la tenebra circonda la figura di Eva. L'Incarnazione è sempre accompagnata da immagini di rigoglìo, la natura creata da un atto d'amore di Dio fornisce le metafore per rendere conto di una nascita voluta da Dio per quello stesso amore, quindi il grembo di Maria sbocciò nella prima parte, fiorì nella seconda. Nei primi sei versi Maria, come nell'antifona precedente, è messa in relazione con le tre persone della Trinità: il Padre che la illumina, il Figlio che ella concepisce e lo Spirito Santo che su di lei discende. E il contrasto con Eva si svolge su una doppia argomentazione: l'opposizione luce/ombra, come abbiamo già visto, e purezza/impurità, in cui gioca un ruolo fondamentale il ventre di Maria, che per la sua purezza accoglie il Figlio, diviene grembo, mentre quello di Eva, impuro, conosce un'unica funzione, accogliere e digerire il cibo proibito, e se anche concepirà, lo farà secondo le leggi della carne, della materia."

  LA CURATRICE - Maria Emanuela Tabaglio a Ildegarda di Bingen e alla cultura medievale ha dedicato diversi studi e ricerche. Tra le sue pubblicazioni: "Ad cælestem harmoniam. Poesia e musica in Ildegarda di Bingen" (1998), e "Ordo virtutum. Il cammino di Anima verso la salvezza" (1999).

  INDICE DELL'OPERA – Vita di Ildegarda di Bingen - Symphonia armonie celestium revelationum: strutture e temi - La musica della symphonia – Carmina. Canti spirituali - Appendice: Estratto dalla lettera ai prelati di Magonza – Bibliografia – Sitografia – Videografia - Indice dei Carmina