Henry Kissinger e le relazioni atlantiche Stampa E-mail

Thomas Cesareo

Henry Kissinger e le relazioni atlantiche
Aspetti problematici della politica americana nei confronti dell'Europa, 1969-1974


Fondazione Mario Luzi, pagg.568, € 45,00

 

cesareo kissinger  IL LIBRO – Il testo ricostruisce, sulla base di fonti diplomatiche quali i F.R.U.S., alcuni aspetti dominanti delle relazioni diplomatiche euro-americane negli anni fra il 1969 e il 1974 nell'ambito del governo del Presidente Nixon, affiancato da Henry Kissinger in qualità di Consigliere per la sicurezza nazionale e Segretario di Stato. Una serie di fenomeni - di ordine politico, economico e sociale - che si manifestano in questo periodo hanno avuto conseguenze durature sul tenore dei legami fra le due sponde dell'Atlantico. I tentativi di Kissinger di intavolare negoziati bilaterali con le capitali europee furono infruttuosi e controproducenti. I maggiori statisti europei, Pompidou, Heath e Brandt, si accordarono sugli sforzi da compiere affinché l'Europa potesse "parlare con una sola voce" nel discutere le sempre più pressanti richieste americane di riequilibrio dei rapporti atlantici. Una linea comune fu stabilita solo nel 1973, quando i Nove membri della CEE aprirono all'idea di una dichiarazione di interdipendenza tra Stati Uniti ed Europa in materia di difesa. Il testo contiene l'ultima intervista inedita del Ministro degli Esteri Amb. Giulio Terzi in esclusiva per il volume.

  DAL TESTO – "L'approccio del segretario di Stato verso le questioni concernenti l'autonomia in politica estera dei partners europei è, dunque, emblematico della sua concezione geopolitica e strategica bipolare, la quale informava il progetto dell'"Anno dell'Europa". L'analisi induceva Kissinger a ritenere che non era possibile instaurare una relazione paritetica fra l'Europa (o la Germania) occidentale e l'Unione Sovietica che non si risolvesse a vantaggio esclusivo di quest'ultima. Da qui la prescrizione che orientò l'azione diplomatica di Kissinger nei confronti degli alleati nel 1973-74: gli Stati Uniti dovevano intervenire per bloccare, o almeno incanalare verso risultati a loro congeniali, l'azione europea, riconducendola entro i limiti consentiti dalla disciplina atlantica. "Cercavamo di scoraggiare gli europei" - come scrisse più tardi - "dall'assumere iniziative
unilaterali con Mosca, dimostrando che in qualunque competizione per migliorare i rapporti con l'Unione Sovietica era l'America ad avere la mano più forte."
  "Questo obiettivo era in stridente contraddizione con l'altra grande visione che animava i leaders europei - della quale si fece interprete il binomio Pompidou-Jobert, a loro volta appoggiati da Heath - quella che vedeva l'Europa affermare la propria identità politica vis-à-vis gli Stati Uniti, un esercizio, che, tuttavia non intendeva stravolgere il contesto dei legami euro-americani; semmai, essi andavano preservati, e bisognava sforzarsi di risolvere i problemi che da essi discendevano."

  INDICE DELL'OPERA – Intervista al Ministro degli Esteri (Amb. Giulio Terzi) - 1. Introduzione - 2. Henry Kissinger - 3. Alcune problematiche significative nei rapporti euro-americani durante l'era Nixon-Kissinger, 1969-74 (3.1. Nixon e Kissinger: il riesame dei rapporti euro-americani - 3.2. I dilemmi della difesa convenzionale dell'Europa ed il burden-sharing - 3.3. I dilemmi della difesa atomica dell'Europa nell'era della parità strategica - 3.4. Gli Stati Uniti e l'Ostpolitik: la minaccia della "distensione selettiva" - 3.5. Una special relationship problematica: la cooperazione politico-militare tra la Francia e gli Stati Uniti durante la presidenza di Georges Pompidou - 3.6 Il timore del condominio sovietico-americano - 3.7. Partners rivali: il confronto tra Stati Uniti e Comunità Europea sulle questioni di politica economica internazionale) - Dramatis personae - 4. "1973 -l'Anno dell'Europa": un grand design fallito (4.1. Le origini dell'iniziativa e le difficoltà sopraggiunte - 4.2. La fase esplorativa: gli incontri fra Nixon, Kissinger ed i leaders europei - 4.3. L'appello per una "nuova Carta atlantica" - 4.4. Le prime delusioni di Kissinger: il Watergate e le reazioni degli inglesi e dei tedeschi - 4.5. L'ostruzionismo della Francia ed il vertice di Reykjavik - 4.6. Tra distensione economica e conflitto politico: il dialogo euro-americano da luglio a settembre 1973 - 4.7. L'impatto della Quarta guerra arabo-israeliana e del Primo shock petrolifero sul dialogo euro-americano - 4.8. L'Europa tra la Francia e gli Stati Uniti: dal vertice di Copenhagen alla Conferenza dell'energia di Washington, dicembre 1973-febbraio 1974 - 4.9. Dalla tempesta alla quiete nelle relazioni atlantiche: i nuovi governi in Europa ed il compromesso di Schloss Gymnich, marzo-giugno 1974 - 4.10. La Dichiarazione di Ottawa: inglorioso epilogo al grand design americano oppure base per la "restaurazione dell'unità occidentale"?) - 5. Conclusione – Appendice. Dichiarazione sulle relazioni atlantiche ("Dichiarazione di Ottawa") - Bibliografia