Le radici della religione etrusca Stampa E-mail

Barbara Lucrezia Paganelli

Le radici della religione etrusca
Influenze e correnti culturali dall'Europa al Mediterraneo orientale


Anguana Edizioni, pagg.300, € 20,00

 

paganelli etrusca  IL LIBRO – Il culto etrusco di epoca villanoviana si generò da un insieme di credenze connesse al ciclo solare e vegetale, dominato principalmente da una dea, madre universale, e dal suo compagno, il dio fecondatore, simbolo del divenire cosmico. Su questa coppia divina suprema e sulle loro Nozze Sacre, poste a fondamento della rinascita oltre la morte, si incentrò una complessa e originale mitologia, che mostra sorprendenti affinità sia con la religione cretese che con i culti dell'Europa megalitica. Il libro segue lo sviluppo di questo tema religioso, le cui radici affondano nella spiritualità dell'età Neolitica, lungo l'arco di migliaia di anni, seguendo un filo rosso mai interrotto, di memorie preistoriche e intrecci di idee e persone che collegarono il centro della penisola italiana ai più remoti angoli del continente europeo e del Mar Mediterraneo.

  DAL TESTO – "I pochi insediamenti indagati sono costituiti da capanne distribuite in ordine sparso, tanto che si pensa che tra le abitazioni si trovassero terreni coltivati o destinati all'allevamento domestico. Le capanne differivano nella forma, ovale, quadrata o rettangolare. I tetti erano a quattro o due falde, sostenuti da pali allineati che si incrociavano sulla sommità creando una sorta di cresta esterna, erano ricoperti di frascame e resi impermeabili con l'argilla. Il perimetro delle capanne era delimitato da muretti di pietrame a secco; l'alzato era realizzato di canniccio e argilla ed intonacato, probabilmente anche decorato. La porta, preceduta da gradini, si apriva in genere sul lato corto della capanna, spesso preceduta da un portico. All'interno il focolare era posto in un incavo del pavimento, più o meno al centro, circondato da fornelli, pentolame vario e vasi di derrate alimentari. Le capanne più grandi potevano essere divise in due ambienti, e si suppone vi abitassero dalle 4 alle 10 persone.
  "Gli ornamenti di bronzo erano una parte importante dell'abbigliamento, in particolare le fibbie con cui si fermavano i vestiti, che erano caratterizzate da una moltitudine di fogge locali. Ornamenti, accessori ed armi erano beni di prestigio, spesso importati da grandi distanze: circolavano pugnaletti sardi, spade iberiche, specchi provenienti dall'Egeo orientale.
  "A parte la metallurgia, l'attività principale degli abitanti del villaggi era l'agricoltura, prevalentemente cerealicoltura, ma non si esclude che anche la vite fosse coltivata già in epoca così antica."

  L'AUTRICE – Barbara Lucrezia Paganelli ha conseguito la laurea in Conservazione, Gestione e Comunicazione dei Beni Archeologici presso l'Università degli Studi di Siena. Ha studiato etruscologia, interessandosi in particolar modo di mitologia e storia della religione. Collabora come traduttrice con Anguana Edizioni. Ha pubblicato il racconto "Fiddler Dickey", all'interno della raccolta "Viaggi. Nove racconti movimentati".

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Parte prima. Genesi preistorica - Capitolo I. La Madre degli Dèi. Grotte, case di fate e colline cave (1.1. Il culto delle grotte nell'Italia Centrale - 1.2. Origini sciamaniche - 1.3. La mistica della terra - 1.4. La Madre degli Dèi - 1.5. Case di fate e santuari sotterranei - 1.6. La religione megalitica - 1.7. Le colline cave del Sidh) - Capitolo II. Divinità della Terra e del Cielo (2.1. La Koinè - 2.2. Il sole e la vulva - 2.3. La padella di Syros e le figlie del Sole - 2.4. Il culto delle grotte a Creta e il fanciullo divino - 2.5. Il labirinto e la danza di Arianna - 2.6. "Io sono tutto ciò che è stato, che è e che sarà" - 2.7. Teogonie - 2.8. Il vaso della vita) - Capitolo III. La gestazione di un'età eroica (3.1. Rinaldone. Prima degli Etruschi - 3.2. Arrivarono gli "Indoeuropei"? - 3.3. Alchimia, smembramento e conoscenza magica: il fabbro-sciamano - 3.4. La Signora del labirinto e il martello di Thor - 3.5. Il dio fecondatore prende le armi - 3.6. La semina dei denti umani e le asce della Valcamonica - 3.7. L'importanza di un bicchiere - 3.8. Gli Argonauti e le statue-stele) - Capitolo IV. I re-sacerdoti (4.1. Acque di guarigione e culto delle armi - 4.2. Dalle palafitte ai tumuli principeschi - 4.3. L'ascesa dei nove mondi - 4.4. Maghi guerrieri e re-sacerdoti - 4.5. Il passaggio delle insegne - 4.6. Le origini dei Micenei) - Parte seconda. L'età degli eroi - Capitolo V. Preludio europeo (5.1. Il Disco di Nebra - 5.2. Il Cerchio e la Croce - 5.3. Le feste del fuoco in Europa - 5.4. Il Cavaliere del Cigno - 5.5. Da Dupljaja a Delfi - 5.6. Continuità o discontinuità?) - Capitolo VI. Il tempo dei miti (6.1. L'Egeo al tempo dei Micenei - 6.2. La religione - 6.3. L'arrivo dei Micenei in Italia - 6.4. L'Etruria e l'Italia Settentrionale ai tempi di Micene - 6.5. "Artemide" e gli Iperborei - 6.6. Micene sulle coste del Baltico - 6.7. Divinità migranti - 6.8. Il cigno e il toro) - Capitolo VII. Le metamorfosi della Zoe (7.1. Fenomenologia e storia - 7.2. Iside e Osiride - 7.3. Isa divinità immolata - 7.4. Dioniso e le Antesterie - 7.5. Arianna Afrodite - 7.6. Ishtar-Astarte - 7.7. Persefone - 7.8. Apollo e Dioniso - 7.9. Metamorfosi) - Capitolo VIII. L'alba dei popoli italici (8.1. I Campi d'Urne - 8.2. La nuova Europa - 8.3. Prima dei Celti - 8.4. I Proto-veneti - 8.5. I "Proto-villanoviani" - 8.6. Delfi nel cuore dell'Europa - 8.7. Una consorteria di guerrieri - 8.8. L'identità iniziatica di cigno) - Parte terza. I Primi Etruschi - Capitolo IX. Nascita di un "nomen" (9.1. Un cambiamento epocale - 9.2. I primi Etruschi - 9.3. I primi Celti - 9.4. La religione dei Celti-Hallstattiani - 9.5. La religione degli Etruschi villanoviani - 9.6. Le capanne-tempio - 9.7. La barca e le corna) - Capitolo X. Il re sacro (10.1. La società etrusca dal IX all'VIII secolo e i rapporti con il Lazio - 10.2. Il Rex sacrorum - 10.3. L'Orco - 10.4. La leggenda di Mastarna - 10.5. Virbio, Fauno e Giano) - Capitolo XI. Le Grandi Dee (11.1 Uni e le altre - 11.2. Il santuario di Pyrgi e il tempio di Leucotea - 11.3. Thesan-thei e il Labirinto - 11.4. Il Liber Linteus e il Calendario rituale - 11.5. Turan degli uccelli - 11.6. Le dee e il guerriero: iniziazioni e apoteosi) - Capitolo XII. Hieros Gamos (12.1. Tinia e Veltune - 12.2. Suri e Catha - 12.3. Hercle e Menrva - 12.4. La Regina dell'Olmo Bello) – Epilogo. Fufluns. Dioniso in Etruria – Tavole - Indice delle figure – Bibliografia - Profilo dell'Autrice