Il deputato dei 27 voti Stampa

Goffredo Locatelli

Il deputato dei 27 voti
La storia vera e mai scritta di Giovanni Amendola


Mursia, pagg.392, € 18,00

locatelli amendola  IL LIBRO – Per il suo impegno di giornalista e di politico, e per il ruolo ricoperto in uno dei periodi più cupi e tragici del nostro passato, Giovanni Amendola è un personaggio storico ancora da scoprire. Subito dopo la Grande Guerra la sfida politica tra Amendola e Giolitti prima, e tra Amendola e Mussolini poi, portò alla ribalta nazionale Sarno, di cui la famiglia Amendola è originaria. Giolitti tentò di non farlo rieleggere finanziando una campagna contro di lui. Negli anni Venti il «caso Sarno» finì sulle prime pagine dei giornali per i tentativi di Mussolini di distruggere Amendola nel suo paese. Chi finanziava le sue campagne elettorali? Chi era Nelia Pavlova, la donna con la quale fece un figlio fuori del matrimonio? Quanti guai gli diede la fragile moglie Eva Kühn, amante dei poeti Marinetti e Boine? Perché i fascisti decisero di truccare le elezioni assegnando ad Amendola 27 voti?
  Percorrendo un arco temporale di sette anni, dal 1919 al 1926 (dalla prima elezione in Parlamento alla morte avvenuta a soli 44 anni), Goffredo Locatelli ricostruisce gli aspetti meno noti della vita privata del deputato di Sarno con uno stile che ricrea l'atmosfera di un'epoca e offre uno spaccato dell'Italia tra le due guerre.

  DAL TESTO – "Per tutto il sabato e la domenica le forze dell'ordine fecero opera di pacificazione impedendo alle due parti di venire a contatto. Ma il sabato sera, terminati gli ultimi comizi, si seppe che da Napoli erano giunti nella frazione di Episcopio quattro arditi di guerra con l'intenzione di turbare le operazioni elettorali e di proteggere qualche candidato della disciolta amministrazione. Davanti a quell'inattesa piega degli avvenimenti, la «Legione Amendola» decise una spedizione punitiva. Fu in quel frangente che il capitano dei carabinieri dette il meglio di sé. Col suo intervento pacificatore, riuscì a fermare lo scontro promettendo sul suo onore la massima garanzia per tutti. E così gli animi accesi si calmarono.
  "Non c'è da stupirsi però che la domenica del voto fu un altro giorno memorabile, quando i quattro sconosciuti si videro girare armati di bastoni per i seggi elettorali con aria di provocazione. Continuamente pedinati da agenti, verso sera finsero di ripartire. Invece alle ventitré li si rivide all'opera. Uno di essi, spacciatosi per ufficiale in servizio di Pubblica Sicurezza, si presentò spavaldo al seggio di via Carresi tentando di accedere all'interno, allo scopo evidente di manomettere l'urna. A quel punto intervenne la polizia e il sedicente ufficiale fu tratto in arresto insieme con i complici. Portati al commissariato, confessarono di essere venuti a Sarno su richiesta di alcuni candidati della disciolta amministrazione e di aver avuto, come compenso, solo pochi soldi per comprarsi le sigarette. Non si riuscì ad appurare quale atto avessero in mente di compiere per sabotare le elezioni, cosa che avrebbe potuto provocare il finimondo, visto che i legionari vigilavano ovunque."

  L'AUTORE – Goffredo Locatelli, giornalista e scrittore, è nato a Sarno (Salerno). Dopo aver lavorato al quotidiano «Paese Sera», ha scritto per diverse testate nazionali tra cui «La Domenica del Corriere», «Il Mondo», «l'Espresso», «la Repubblica», «Il Mattino». Ha diretto «Reporter» ed è autore di numerosi libri tra cui "Irpiniagate. Ciriaco De Mita da Nusco a Palazzo Chigi", "Mi manda papà", "Duce addio", "Tengo famiglia", "Mazzette & Manette", "Il sangue del Vesuvio". È docente di Giornalismo, Scienze delle comunicazioni, Psicologia dell'opinione pubblica e Scrittura creativa.

  INDICE DELL'OPERA – Prologo - Capitolo I. La festa per l'elezione - Capitolo II. La telefonata - Capitolo III. Una donna diversa - Capitolo IV. Porto Ceresio - Capitolo V. Montecitorio - Capitolo VI. La piccola Manchester - Capitolo VII. Il circolo dell'Unione - Capitolo VIII. Abbasso i padroni - Capitolo IX. Il ritorno di Eva - Capitolo X. La vacanza di Giorgio - Capitolo XI. «Prendiamoci le filande!» - Capitolo XII. Asso di bastoni - Capitolo XIII. Amendolisti scapestrati - Capitolo XIV. «Mettilo nel cesso!» - Capitolo XV. I soldi di Giolitti - Capitolo XVI. L'ispettore De Ruggiero - Capitolo XVII. Mariano e Consuelo - Capitolo XVIII. La malattia di Eva - Capitolo XIX. La caduta di Grimaldi - Capitolo XX. Un anno speciale - Capitolo XXI. Le baruffe tra i seguaci - Capitolo XXII. Mussolini a Napoli - Capitolo XXIII. La cacciata dell'Immacolata - Capitolo XXIV. Tutti da Padovani - Capitolo XXV. Il sequestro del pretore - Capitolo XXVI. L'interrogatorio al Fascio - Capitolo XXVII. La Piccola Rinascente - Capitolo XXVIII. Il ricovero di Eva - Capitolo XXIX. La visita del re - Capitolo XXX. L'aggressione di Perroni - Capitolo XXXI. Il ritorno di Cacaglio pazzo - Capitolo XXXII. Manganelli e cazzotti - Capitolo XXXIII. L'assegnazione dei voti - Capitolo XXXIV. Nelia Pavlova - Capitolo XXXV. «Chiamatemi Federzoni!» - Capitolo XXXVI. Un arresto clamoroso - Capitolo XXXVII. La squadra dei Quarantanovisti - Capitolo XXXVIII. Sciabole per il trafiletto - Capitolo XXXIX. La trappola di Scorza - Capitolo XL. La cacciata di Nelia - Capitolo XLI. Musica per la morte - Postilla