Sterminio segreto |
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Monia Benini Sterminio segreto Editoriale Programma, pagg.172, € 12,00
DAL TESTO – “Se i comportamenti delle multinazionali del farmaco e delle autorità del settore non brillano certo per rigorosità scientifica, che dire allora di entità come il Pentagono? Nel periodo in cui i riflettori dei media erano globalmente puntati sulla pandemia aviaria, il dottor Johan Hultin riuscì a far rivivere il virus della spagnola che sterminò nel 1918 ben oltre 20 milioni di persone. Hultin, che per riuscire nell'impresa aveva riesumato i cadaveri di alcune persone decedute in Islanda (dove il freddo aveva conservato i resti) per estrarne il virus dai polmoni e manipolarlo in laboratorio, lavorava per l'Armed Forces Institute of Pathology di Rockwille e la ricerca era pagata dal Pentagono. L'obiettivo era quello di creare un vaccino per un virus che... non esiste più! In questo modo però gli Stati Uniti si impossessavano di un'arma batteriologica micidiale, capace di abbattere parte della popolazione mondiale. Nulla di allucinante se si considera che nel 1975 Henry Kissinger chiese alla CIA di preparare dei germi in grado di ridurre la popolazione mondiale. Alcuni ricercatori dello Special Virus Cancer Program sarebbero inoltre riusciti, stando alle fonti, a combinare virus dell'influenza con un agente virale in grado di provocare leucemia acuta linfocitica, per produrre un'arma biologica in grado di produrre la leucemia attraverso gli starnuti.
“Le nuove tecnologie belliche infatti, come dichiarato da Matt Andersson, ex executive adviser, difesa e sistema aerospaziale della Booz Allen Hamilton, sono oggi in grado di impiegare il sistema climatico globale per diffondere agenti virali attraverso l'impiego di aerosol aerei. La geoingegneria è andata avanti anni luce da quando, nel 1347, i Tartari contrastavano i Genovesi nella fortezza di Caffa sul Mar Nero catapultandovi dei cadaveri di persone infettate dalla peste e inducendo così una vera e propria epidemia in Europa, scatenata dal morbo trasportato dalle navi che rientravano in Liguria. Oggi si possono condurre guerre letali sorde con l'impiego di agenti virali e impercettibili armi batteriologiche con effetti meno eclatanti ma ugualmente devastanti sulla popolazione.” L’AUTRICE – Monia Benini, dopo la laurea in lingue e letterature europee, prosegue il proprio percorso formativo nell’ambito delle relazioni e delle funzioni internazionali, con studi e specializzazioni all’Università di Padova, all’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano, all’Istituto di Sociologia Don L. Sturzo di Caltagirone e all’Università di Perpignan in Francia. Attualmente sta terminando il corso di laurea specialistica in Giornalismo e nuovi media. Autrice di La guerra dell’Europa e Risvegliàti (quest’ultimo scritto con Alberto Medici) è impegnata nel movimento Per il Bene Comune, cura periodicamente un proprio videoblog, www.ilpuntotv.it e collabora inoltre con la piattaforma indipendente www.testelibere.it. L’autrice è contattabile attraverso il sito www.moniabenini.com. INDICE DELL’OPERA – Introduzione - L'Europa in crisi: una sanità non più garantita - Diritto alla vita e alla salute. Non per tutti - Vaccini e farmaci: una 'leva' per la riduzione della popolazione mondiale? - Dai farmaci agli OGM - Il più temibile 'gioco d'azzardo': imporre le nanotecnologie (ENM) sulla natura - Dalla guerra batteriologica a quella climatica - Presi per la gola - Salvare la vita – Postfazione – Ringraziamenti - Biografia
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