Cospirazione per l'eguaglianza detta di Babeuf |
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Filippo Buonarroti Cospirazione per l'eguaglianza detta di Babeuf Edizioni Pantarei, pagg.416, € 20,00
DAL TESTO – “Rousseau proclamò i diritti inseparabili dalla natura umana; il suo patrocinio fu a favore di tutti gli uomini senza distinzione, egli pose la prosperità della società nella felicità di ogni suo membro, e la sua forza nella devozione di tutti alla legge. La ricchezza pubblica è, per lui, nel lavoro e nella temperanza dei cittadini, e la libertà risiede nella potenza del sovrano, che è l'intero popolo, ogni elemento del quale conserva l'influenza necessaria alla vita del corpo sociale per effetto dell'imparziale ripartizione del godimento della ricchezza e dei lumi. L’AUTORE – Filippo Buonarroti (1761-1837), di Pisa, uomo politico rivoluzionario. Esule in Corsica (1790), perché fautore delle idee rivoluzionarie francesi, divenne cittadino francese ('93) ed ebbe incarichi dal Governo rivoluzionario in Corsica e in Italia. Uno dei capi, insieme al Babeuf, della cospirazione degli Eguali ('96). Condannato alla deportazione fu liberato grazie all'interessamento di Napoleone e si stabilì a Ginevra. Fedele agli ideali egualitari-comunisti, organizzò società segrete (Adelfi, Sublimi Maestri Perfetti e Mondo), che operarono un po' dovunque in Europa e in Italia ove furono spesso in contrasto col movimento mazziniano. INDICE DELL’OPERA – Nota editoriale – Prefazione, di Michel Vovelle – Introduzione, di Gastone Manacorda - Nota biografica - Nota bibliografica - Chiave degli anagrammi della «Cospirazione per l'eguaglianza» - Tavola di concordanza fra il calendario repubblicano e quello gregoriano - Cospirazione per l'eguaglianza detta di Babeuf – Prefazione, di Filippo Buonarroti - Capitolo primo (Partiti e loro caratteristiche durante la rivoluzione francese - Sistema d'egoismo - Sistema d'eguaglianza - Falsi amici dell'eguaglianza - Sforzi e progressi del partito dell'eguaglianza - Suo trionfo - Aristocratici nella convenzione nazionale prima del 31 maggio 1793 - Gli amici dell'eguaglianza non approvano che ci si occupi di una costituzione – Cospirazione del 31 maggio 1793 - La democrazia in Francia: che cos'è? - Esiguo numero di amici sinceri dell'eguaglianza nella convenzione nazionale - Dichiarazione dei diritti di Robespierre - Costituzione del 1793 - Origini e motivi del governo rivoluzionario - Suoi prodigi - Misure legislative in favore dell'eguaglianza e dei costumi nazionali - Fazione che allarma il popolo sulla conservazione della sua sovranità. Hébertisti – La fazione degli egoisti conquistatori riunita alla precedente assassina gli amici dell'eguaglianza. Dantonisti - La virtù è chiamata vizio e tirannide - Il governo rivoluzionario diventa un flagello pubblico) - Capitolo secondo (Gli amici dell'eguaglianza domandano la costituzione del 1793 e sono sopraffatti - Le prigioni di Parigi sono i focolai delle cospirazioni per l'eguaglianza - Occupazioni e modo di vita dei patrioti detenuti - Costituzione dell'anno III, o del 1795 - Opinione degli amici dell'eguaglianza su questa costituzione – Loro proteste - L'accettazione della costituzione dell'anno III da parte del popolo è una falsità - Proscrizione dei convenzionali - Speranze dei nemici della rivoluzione - Il popolo è incatenato mediante il rinnovamento dei deputati per terzi - Gli amici dell'eguaglianza difendono i convenzionali colpevoli – Nuovo tradimento dei convenzionali - Libertà dei patrioti – Loro smarrimento - Loro divisione - Prime riunioni degli Eguali - Spirito del nuovo governo - Esso favorisce le riunioni dei patrioti - Spirito dei patrioti e del popolo - Prudenza degli Eguali - Fondazione della società del Panthéon - Sua organizzazione - Divergenze fra i panthéonisti - Comunicazione della società con il popolo - Leggi popolari - Proscrizione di Babeuf - Comitato presso Amar - Sua opinione sul governo dell'anno III - Proprietà individuale, causa della schiavitù - Difetti delle leggi agrarie e suntuarie - L'eguaglianza di lavoro e di godimento dei beni, scopo finale della società - Robespierre fu l'amico di questa eguaglianza - Ostacoli alla sua realizzazione - La costituzione del 1793 era un passo verso l'eguaglianza - Suoi difetti - Base d'accordo offerta ai repubblicani - Autorità da sostituire al governo dell'anno III - Scioglimento del comitato - Altre riunioni dello stesso genere - Lo spirito democratico esplode al Panthéon - Posizione difficile degli oratori di questa società - Rinascita dei principi democratici nel popolo - Lavori della società del Panthéon - Distribuzione di un miliardo di beni nazionali ai difensori della patria - Interesse della società per Babeuf - Scisma nella società del Panthéon - Assegnati; libertà di stampa; giurati - Prudenza della società – Esclusione dei convenzionali - Feste decadarie - Odio del governo contro i panthéonisti - Loro zelo – Lettura dell'opera di Babeuf scioglimento della società del Panthéon - Perfidia del governo - Nuova proscrizione dei patrioti) - Capitolo terzo (Il coraggio di Babeuf gli suscita numerosi nemici - Egli concepisce il progetto di liberare il popolo - Creazione di un direttorio segreto di salute pubblica - Agenti e loro istruzioni - Membri del direttorio e loro dottrina politica - Scopo finale dei congiurati - Il popolo fine e mezzo del direttorio segreto - Esso intendeva ristabilire la costituzione del 1793 - Sua opinione su questa costituzione - La verità, primo movente dell'insurrezione popolare - Riunioni popolari moltiplicate a Parigi - Scelta dei dodici agenti rivoluzionari - Agenti militari – Grisel - Scritti democratici - Miseria del popolo - Progressi dello spirito insurrezionale - Lavori del direttorio segreto - Autorità da sostituire all'autorità esistente - Necessità di un'autorità precedente l'ordine costituzionale - Richiamo della convenzione – Obiezioni - Autorità provvisoria da eleggersi dagli insorti di Parigi - Questo sistema sarebbe stato in armonia con la sovranità del popolo – Si respinge la dittatura - Corpo composto di un democratico per ogni dipartimento, da proporre al popolo di Parigi insorto – Il direttorio segreto pensa ai mezzi per rendere il popolo più forte dell'esercito - Repubblicani di Lione - Grande fermento a Parigi - Due fazioni nel governo - I falsi amici dell'eguaglianza vogliono escludere dal potere i vecchi aristocratici – Essi cercano di riunire intorno a loro i patrioti e il popolo - Il direttorio segreto sventa l'insidia - Comitato dei convenzionali proscritti - Il direttorio segreto ne rende vani gli sforzi - I falsi amici dell'eguaglianza si uniscono ai vecchi aristocratici contro la democrazia - Messaggio del direttorio esecutivo contro i democratici - Leggi contrarie alla libertà di parola e di stampa - Nuova persecuzione contro i democratici - Indignazione degli amici della libertà - Il direttorio segreto calma la loro impazienza) - Capitolo quarto (Alcune misure insurrezionali - Atto d'insurrezione – La distribuzione dei beni, ordinata dall'atto d'insurrezione, mirava a condurre alla comunione dei beni - Assemblea del popolo di Parigi dopo la distruzione della tirannide - Nuova assemblea nazionale - Decreto da proporre al popolo di Parigi insorto - Insurrezione della legione di polizia - Suo licenziamento - I legionari si rifugiano presso i patrioti - Seduta politico-militare dell'11 floreale dell'anno IV - Comitato militare – Si propone di far concorrere i realisti all'impresa dei democratici - Si offre di pugnalare il direttorio esecutivo - I congiurati disprezzano il denaro - Rossignol e Fion sollecitano la riunione dei montagnardi al direttorio segreto - I montagnardi mirano a impadronirsi dell'insurrezione - Drouet è legato con i congiurati - Incertezza del direttorio segreto - Decide di unirsi ai montagnardi - Condizioni dell'unione - Un inviato del comitato montagnardo è presentato al direttorio segreto - Rifiuto dei montagnardi - Risposta del direttorio segreto - Allarme dei patrioti - Unione del direttorio segreto con il comitato montagnardo) - Capitolo quinto (Alcuni punti relativi al movimento insurrezionale – Tradimento di Grisel - Egli denuncia la cospirazione – Assemblea dei congiurati in casa di Drouet - Rapporto del direttorio segreto - Nuova adesione dei montagnardi – Rapporto del comitato militare - Decisione dell'assemblea – La polizia irrompe nel domicilio di Drouet - Grisel rassicura i congiurati - Assemblea degli agenti in casa di Massart - Proposte degli agenti - Il comitato militare chiede loro nuove informazioni - Forze della democrazia - Malcontento e impazienza del popolo - Forze della tirannide - Risorse del popolo - Il direttore Barras offre i suoi servigi ai congiurati - Ordine del movimento insurrezionale - Alloggio e vestiario ai poveri – Punizione dei traditori - La condotta equivoca dei montagnardi impone nuove precauzioni - Le disposizioni insurrezionali dovevano essere sanzionate dal popolo - Discussione sulla partecipazione del comitato insurrezionale al nuovo potere – Scorcio dello stato di Parigi dopo l'insurrezione – Dipartimenti) - Capitolo sesto (Legislazione dell'eguaglianza e leggi transitorie - La proprietà di tutti i beni è unica: essa appartiene al popolo - Diritto di ciascuno a un'esistenza felice: obbligo di lavoro uguale per tutti - Agricoltura e arti di prima necessità - Distribuzione dei cittadini - Essa ha la sua fonte nell'educazione - L'abbondanza, scopo del lavoro generale - Il lavoro è una funzione regolata dalla legge - Alleviare i lavori penosi – Eguaglianza dei godimenti - Vantaggi della comunione applicata a un paese molto esteso - Eguale distribuzione delle ricchezze - Commercio estero - Diritto d'usufrutto - Vecchi ed infermi - Propagazione della specie, favorita - Superiorità di questa istituzione su quelle degli antichi - Nuova distribuzione degli abitanti - Diminuzione degli abitanti - delle grandi città - Semplicità delle abitazioni - Magnificenza degli edifici pubblici - Mobili ed abbigliamento - Conseguenze benefiche della riforma – Occupazioni non produttive - Buoni costumi - L'educazione fonte della vita morale - Lavori non soggetti a distribuzione - Direzione degli affari pubblici e difesa della patria, comuni a tutti - Pericoli di una classe esclusivamente istruita nell'arte del governo - L'esercizio del potere legislativo alla portata di tutti i cittadini - Età e capacità richieste per avere diritto di voto - I diritti civili si acquistano per consenso - Assemblee popolari per l'esercizio della sovranità – Formazione ed azione del governo - Le pubbliche assemblee sono occasione di svago e di emulazione - Ogni cittadino è soldato - I fanciulli allevati nell'amore della patria e della vera gloria - La gioventù costantemente accampata alle frontiere - Ordinamento militare - Occupazioni derivanti dal servizio militare - Facile esecuzione della leva del popolo intero - Calamità impreviste e precauzioni – Mantenimento dell'esercito - Risorse straordinarie – Precauzioni contro l'abuso della guerra - Rispetto per il diritto delle genti) - Capitolo settimo (Vantaggi delle frequenti adunate di cittadini - Quattro categorie d'assemblee – Feste - Assemblee di censura - Giudizio dei funzionari pubblici - Giudizio dei morti - Anniversari di avvenimenti memorabili - Giochi e spettacoli - Divinità e immortalità dell'anima - Vincolo che unisce tutte le parti della repubblica - Comunicazioni tra i cittadini – Feste - Necessità di una autorità – Il potere legislativo risiede nel popolo – Stranieri - Assemblee di sovranità - Assemblea centrale dei legislatori - Conservatori della volontà nazionale – Formazione della legge - Garanzia contro le usurpazioni dell'assemblea dei legislatori - Distribuzione dell'autorità di quest'assemblea - Vantaggi della dispersione degli organi legislativi - Il popolo deve premunirsi contro gli errori – Senati - Prima formazione dei senati - Principi inviolabili - Rettifica della costituzione - Poche leggi bastano a un popolo che gode l'eguaglianza - La direzione dell'agricoltura e delle arti utili è una delle principali attribuzioni del potere sovrano - Autorità esecutiva - Cause della sua bontà – Supplemento alla costituzione del 1793 - Natura e oggetto delle differenti magistrature - Unione delle funzioni civili a quelle militari - Il magistrato non costa più del semplice cittadino - La semplicità dei costumi è garanzia della fedeltà dei magistrati - Scala delle magistrature - Al principio della riforma le magistrature devono essere affidate solo ai rivoluzionari - Procedimento graduale) - Capitolo ottavo (L'educazione, mezzo per attuare e per conservare la riforma - La società deve dirigere l'educazione - Separazione dei sessi - L'educazione è nazionale – Comune – Eguale - L'educazione è diretta da una magistratura eminente - Cura dell'infanzia - Differenze naturali fra i due sessi - Oggetto dell'educazione - Il corpo – Disposizione delle case d'educazione - Il cuore - Arti e mestieri - Cultura e scienza - Educazione delle fanciulle - Educazione militare - Assemblee d'istruzione - Libertà di stampa - Vantaggi delle arti e delle scienze - Mali che ne derivano – Obiezioni) - Capitolo nono (Primi provvedimenti dopo l'insurrezione - Proclama al popolo francese - Commissari generali - Seminario normale - Spirito pubblico e società popolari - Decreti rivoluzionari - Decreto di polizia - Decreto militare - Decreto sull'educazione - Decreto economico - Decreto sulle feste nazionali - Esecuzione parziale e successiva della costituzione - Arresto dei congiurati) - Capitolo decimo. Processo (L'imprigionamento - Drouet ferma la spada pronta a colpire - Lettera di Babeuf al direttorio - Accecamento del governo - La costituzione è violata – Accusa – Evasioni - Trasferimento dei prigionieri a Vendôme – Proteste – Recusazioni - Coraggiosa confessione di Babeuf - Fermezza degli accusati - Modifiche della difesa – Antonelle - Inizio dei dibattiti – Darthé - Spirito contro rivoluzionario degli accusatori nazionali - Ostacoli alla difesa - Gli accusati difendono la rivoluzione – Traditore - È testimone – Tumulto - Deposizione del traditore - Babeuf giustifica l'insurrezione di pratile - Generosità di due testimoni – Difesa - Tentativi per liberare gli accusati in pericolo - Discorso ostile degli accusatori nazionali - Risposta degli accusati - Appello al patriottismo dei giurati – Giustificazione del governo rivoluzionario - Elogio della costituzione del 1793 - Gli accusati sostengono la legittimità della cospirazione - Comunione dei beni difesa da Babeuf - Perorazione di Babeuf - Questioni di fatto – Questione intenzionale - Dichiarazione del giurì – Condanna - Babeuf e Darthé si feriscono. Tumulto – Esecuzione sanguinosa – Vadier - Generosità della municipalità di Saint-Lô - Bontà degli abitanti di Vendôme) – Documenti (Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, proposta da Massimiliano Robespierre - I. Costituzione della repubblica francese del 1793 - II. La verità al popolo a cura di alcuni patrioti dell'89 - III. Soldato, fermati e leggi IV. Uguaglianza / Felicità comune / Libertà. Creazione di un direttorio insurrezionale - V. Organizzazione degli agenti principali in numero di dodici, e degli agenti intermediari. Prime funzioni di ciascuno di loro - VI. Prima istruzione del direttorio segreto diretta a ciascuno degli agenti rivoluzionari principali - VII. Manifesto degli Eguali - VIII. Analisi della dottrina di Babeuf proscritto dal direttorio esecutivo per aver detto la verità - IX. Lettera di Franco Libero, soldato dell'esercito circumparigino, al suo amico Terrore, soldato dell'esercito del Reno - X. Prima istruzione del direttorio segreto diretta a ciascuno degli agenti militari principali - XI. Si deve obbedienza alla costituzione del 1795? - XII. Messaggio del tribuno del popolo all'esercito dell'interno - XIII. A Gracco Babeuf tribuno del popolo - Risposta a una lettera firmata M. V., pubblicata e indirizzata il 30 piovoso, ultimo scorso, a Gracco Babeuf, tribuno del popolo - Primo supplemento: Chanson Nouvelle à l'usage des faubourgs - Secondo supplemento - XIV. Una parola in fretta ai patrioti - XV. Il comitato insurrezionale di salute pubblica, al popolo. Atto d'insurrezione - XVI. Il popolo sanculotto di Parigi alla legione di polizia - XVII. Nota da rimettere - XVIII. Discorso all'inviato del comitato montagnardo - XIX. Il direttorio di salute pubblica agli agenti dei dodici quartieri - XX. L'autore della lettera di Franco Libero, ai fratelli repubblicani del direttorio insurrezionale - XXI. Franco Libero al direttorio segreto ecc. - XXII. Nuovo atto d'insurrezione - XXIII. Progetto - XXIV. Frammento di un progetto di decreto intorno al giudizio popolare - XXV. Il direttorio agli agenti - XXVI. Frammento di un progetto di discorso al popolo vittorioso - XXVII. Proclama ai soldati - XXVIII. Frammento di un progetto di decreto di polizia - XXIX. Frammento di un progetto di decreto economico - XXX. Ultima lettera di Gracco Babeuf) - Indice dei nomi
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