Dino Veronese

Il Cielo in diretta

Casa Editrice Kimerik, pagg.106, € 13,00

  IL LIBRO – Il Cielo in diretta narra la vita di Gesù attraverso le visioni di Teresa Neumann. Il libro non vuol essere semplicemente una “storia di Gesù” (ce ne sono tante e anche di autori illustri), né un approfondimento su fatti concernenti la sua vita. Tanto meno vuol essere una ricerca curiosa di chissà quali rivelazioni nelle visioni di Teresa, che, d’altra parte, rientrano tutte nella scrupolosa osservanza evangelica. Il libro è prima di tutto un viaggio a due, un iter umano e spirituale che fa vedere e porta direttamente al trascendente, al Cielo, a Dio e al suo Cristo. Nel libro Il Cielo in diretta, Dino Veronese unisce alla passione per la “parola”, l’aspetto essenzialmente religioso che lo anima. Con uno stile narrativo agile e accattivante egli coinvolge sempre più il lettore. La sua scrittura infatti è carica di una suggestione che non finisce di risuonare e propagarsi dentro di noi, suscitando l’immagine e il tormento per quella consapevolezza del divino di cui la nostra coscienza è intrisa.

  DAL TESTO – “La chiami "cassa d'assi" la barca dov'è il Salvatore con i discepoli senz'altri amici. C'è vento sul lago, è già sera: si vedono le stelle.
  “Improvvisa una tempesta forte, "montagne d'acqua" (tua espressione) le onde che precipitano, entrano riempiono. Di nuovo l'angoscia prima provata: lui dorme in fondo alla barca. Anche i discepoli mostrano paura, sono indecisi. A Giovanni chiedono di chiamarlo, ma questi è fiducioso, rifiuta. Pietro allora s'avvicina, lo scuote forte (vacci piano!) finché lo sveglia.
  “Il Salvatore rimprovera loro apertamente il poco coraggio, quindi in piedi sulla barca comanda, e subito il vento si calma e le onde.”

  L’AUTORE – Dino Veronese è nato a Lendinara (RO). Compiuti gli studi superiori si dedica all’attività commerciale dell’azienda paterna. Passa poi stabilmente alla professione di Antiquario specializzandosi nelle stampe e disegni di antichi Maestri. Giovanissimo si iscrive all’Azione Cattolica per poi frequentare ad Este la scuola di “Teologia per laici”. Ha modo così di approfondire quei problemi religiosi di cui è sempre stato attento e sensibile interprete. Ben presto tuttavia si dedica con entusiasmo alla letteratura. Allo studio cioè dei grandi scrittori come James Joyce del quale condivide il ritmo spesso melodico della sua prosa.