La resistenza segreta |
David Stafford La resistenza segreta Mursia, pagg.508, € 20,00
IL LIBRO – Nella primavera del 1945, quando le forze alleate anglo-americane con il concorso delle formazioni partigiane liberarono la penisola dal fascismo e dal nazismo, la Resistenza italiana aveva raggiunto dimensioni tali da farne il movimento militante clandestino più forte in Europa. Questo era accaduto anche grazie all’aiuto cruciale dello Special Operations Executive (SOE), l’agenzia segretissima britannica costituita nel luglio del 1940 per organizzare i movimenti partigiani nei Paesi occupati dai tedeschi. Il SOE per l’Italia, noto con il nome di Number 1 Special Force, paracadutò nella penisola dozzine di missioni, il cui scopo era fornire alla Resistenza armi, munizioni, indumenti e cibo. Grazie a una straordinaria serie di eventi, il SOE collaborò segretamente anche con i suoi ex nemici: i servizi italiani d’intelligence militare e la Regia Marina, che fornì le veloci motosiluranti e i gommoni usati per sbarcare agenti britannici sulle spiagge italiane fortemente difese dai tedeschi. DAL TESTO – “Stabilire i contatti con Roma si dimostrò un obiettivo immediato. Mallaby vi aveva lasciato una ricetrasmittente. Un italiano si offrì volontario per andare da Brindisi a Roma a cavallo, portando con sé i necessari codici e cifrari, e lì giunto, fu stabilito un contatto con il colonnello Giuseppe Montezemolo, un simpatizzante monarchico che era anche un agente di Badoglio, e che stava organizzando gruppi della Resistenza nella capitale. Il programma di comunicazioni, al quale fu dato il nome in codice «Rudder» (timone), e i cui messaggi furono inizialmente codificati e decodificati personalmente dallo stesso Mallaby, stabilì un collegamento clandestino d'importanza vitale con la capitale italiana. A metà dicembre Montezemolo cominciò a chiedere forniture d'armi, e nei primi giorni del nuovo anno furono tentati due lanci, che sfortunatamente non ebbero successo. Nel tardo gennaio del '44 Montezemolo cadde nelle mani della Sicherheitsdienst (SD), il servizio di sicurezza delle SS; ma il ponte radio non fu compromesso e continuò a funzionare fino alla liberazione della città. L’AUTORE – David Stafford è nato in Inghilterra nel 1942 e risiede in Canada. Ha scritto numerosi libri sulla storia dell’intelligence e sulla Seconda guerra mondiale. È stato professore di storia all’Università di Victoria, British Columbia (Canada), direttore del Canadian Institute of International Affairs, presidente della Canadian Association for Security and Intelligence Studies, membro associato del St. Antony’s College di Oxford e direttore del Centre for the Study of the Two World Wars dell’Università di Edimburgo, di cui è attualmente socio onorario. INDICE DELL’OPERA – Introduzione - Capitolo Primo. Urgentissimo e importante - Capitolo Secondo. Maryland: tutto sommato, ci servì bene - Capitolo Terzo. Number 1 Special Force - Capitolo Quarto. La connessione svizzera - Capitolo Quinto. Oltre le linee nemiche - Capitolo Sesto. Spremendone il succo - Capitolo Settimo. Sulla linea giusta - Capitolo Ottavo. Si mette bene - Capitolo Nono. Occhiali con le lenti rosa - Capitolo Decimo. La tristezza dell'inverno - Capitolo Undicesimo. Ai posti di combattimento - Capitolo Dodicesimo. Siamo alla fine - Note - Tabella di equipollenza dei gradi militari - Abbreviazioni - Bibliografia
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