Storie della Rivoluzione francese Stampa E-mail

Patrice Gueniffey

Storie della Rivoluzione francese

Bruno Mondadori, pagg.230, €

 

gueniffey_rivoluzionefrancese  IL LIBRO – Per lungo tempo, la Rivoluzione francese è stata un soggetto politico più che scienti co, un argomento che si allontanava nel tempo senza mai entrare nella storia: piuttosto, la Rivoluzione era entrata direttamente nel mito. Un mito costruito dai suoi contemporanei e attorno al quale si sono strutturate le società occidentali dei due secoli successivi, ma che in una contemporaneità disillusa sul progresso si è ormai appannato. Perché allora continuare a studiare e leggere la Rivoluzione francese?
  Patrice Gueniffey offre la risposta a questa domanda in una serie di saggi, che, restituendo l’incredibile ricchezza della Rivoluzione, non solo ne fanno emergere il carattere di laboratorio della modernità, ma costituiscono nel loro insieme una ri essione sul fenomeno democratico. Questa pluralità di Storie, scritte con uno stile rigoroso e vivace, diventa così una chiave di lettura per ripensare quella che era stata la vera religione degli uomini del 1789: la politica.

  DAL TESTO – “L'origine del Terrore, dunque, non risiede tanto in certi principi, sia pure ambivalenti, o in una situazione oggettivamente sfavorevole; essa si trova prima di tutto in passioni collettive che, nella maggior parte dei casi, sono molto difficili da cogliere retrospettivamente. Come ho già scritto, è legittimo pensare che la monarchia non fosse mai stata così liberale e il peso dei privilegi così trascurabile come all'epoca di Luigi XVI. Tuttavia, Tocqueville lo ha già fatto notare, le ineguaglianze nutrono un risentimento tanto più vivo quanto più tendono ad attenuarsi, perché lo scarto che separa i grandi dal popolo, indebolendosi, perde il carattere naturale, dunque legittimo, che gli apparteneva quando la differenza era talmente grande da sembrare nell'ordine delle cose e destinata a durare per sempre. Più gli uomini sono davvero uguali, meno ciò che rimane delle ineguaglianze del passato gli è loro sopportabile.
  “La forza delle passioni all'opera suscita la violenza contro i nemici reali o supposti della Rivoluzione, perché sostituendo il mondo reale con un mondo fantastico, aumenta la dimensione volontarista dell'impresa rivoluzionaria; fa sembrare più grande il compito da portare a termine e impone l'idea che il presente sia talmente ingiusto e talmente corrotto che bisogna distruggerlo interamente per poter, in seguito, ricostruire da capo la società.”

  L’AUTORE – Patrice Gueniffey è professore di Storia all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Tra le sue pubblicazioni La Politique de la Terreur (Gallimard 2003) e Le dix-huit Brumaire (Gallimard 2008). Questo è il suo primo libro tradotto in italiano.

   INDICE DELL’OPERA – Prefazione all'edizione italiana – Introduzione. La storia al passato - 1. La Fayette o i vicoli ciechi del liberalismo - 2. La difficile invenzione del voto - 3. Concludere la Rivoluzione? Barnave e i Foglianti - 4. Violenza e Terrore nella Rivoluzione francese - 5. Robespierre, un itinerario - 6. La caduta della Repubblica termidoriana, 1795-1797 - 7. Joseph de Maistre, la Rivoluzione e la Francia - 8. Brumaio, un colpo di stato quasi perfetto