Apostoli e agitatori Stampa E-mail

Richard Drake

Apostoli e agitatori
La tradizione rivoluzionaria marxista in Italia

Le Lettere, pagg.304, € 35,00

 

drake_apostoli  IL LIBRO – Dietro l’assassinio di Aldo Moro, al di là degli esecutori materiali e dei mandanti, c’è il retaggio di una ideologia che affonda le sue radici lontano nel tempo. È la tradizione rivoluzionaria marxista in Italia cui è dedicato questo volume: una tradizione che si discosta dal riformismo il quale si illudeva di armonizzare il marxismo con la democrazia e il liberalismo. Alcune figure determinanti costituiscono il vero e proprio Pantheon della tradizione rivoluzionaria marxista italiana. Tra queste, tutte analizzate dall’autore attraverso i loro scritti e le loro carriere, vi sono personalità come Carlo Cafiero e Arturo Labriola, Benito Mussolini e Amadeo Bordiga, Antonio Gramsci Palmiro Togliatti. Il libro di Drake mostra come le speranze e i sogni degli apostoli e agitatori marxisti non appartengano solo alle pagine di una storia ormai remota ma anche alle cronache, spesso bagnate di sangue, dell’epoca contemporanea.

  DAL TESTO – “Un'ideologia è il risultato di molti fattori storici. Per un'ideologia che è propria di una nazione, la comparsa e l'accettazione di testi di fondazione e la risposta politica che essi generano può essere meglio compresa nel contesto della vita culturale e delle condizioni socioeconomiche a lungo termine di un paese. In un caso simile testi e contesti si influenzano a vicenda secondo vari gradi di reciprocità. La tradizione rivoluzionaria marxista, comunque, non nacque in Italia; gli italiani la importarono, principalmente da Germania e Russia. Inoltre, l'influenza di filosofi e militanti stranieri continuò a essere per lungo tempo di vitale importanza per i marxisti italiani. Il contesto sociale di un'ideologia col tempo arriva a rivestire una certa importanza, e la tradizione rivoluzionaria marxista italiana non è un'eccezione alla regola. Ciononostante, per queste particolari vicende storiche prima vennero le idee, dall'estero, e in seguito le figure di intellettuali e di militanti esaminati in questo libro che seppero adattarsi al mutevole contesto italiano.
  “Sebbene lo stesso Marx pensasse che gli intellettuali fossero una categoria inutile per l'analisi storica - avendo la maniera di produzione un effetto determinante sul pensiero e sulla cultura - la storia del suo movimento in Italia lo contraddice. Antonio Gramsci, il primo marxista italiano, comprese i limiti del suo mentore come storico  delle idee. Nella teoria dell'egemonia espressa in Quaderni del carcere, Gramsci enfatizzò il ruolo fondamentale degli intellettuali nelle guerre culturali che contribuiscono a decidere le sorti della storia. Egli collegò in questo modo il marxismo ai canoni eruditi e ben noti che si ritrovavano nelle opere classiche di Edmund Burke, Alexis de Tocqueville, Jacob Burckhardt, Max Weber, Karl Mannheim e Benedetto Croce.”

  L’AUTORE – Richard Drake è professore di storia nella University of Montana. Tra i suoi lavori più significativi: The Revolutionary Mistique and Terrorism in Contemporary Italy (1989) e The Aldo Moro Murder Case (1995) tradotto in italiano come Il caso Moro (1996).

   INDICE DELL’OPERA – Prefazione - I. Karl Marx: il verbo (1. Scritti giovanili - 2. «Il Manifesto comunista» - 3. Gli scritti economici - 4. La guerra civile in Francia) - II. Carlo Cafiero: il profeta del comunismo anarchico (1. Cafiero sul marxismo - 2. Lo scontro con Costa - 3. Sulla rivoluzione - 4. Gli ultimi anni di Cafiero) - III. Antonio Labriola: il filosofo della prassi (1. I saggi di Labriola - 2. Karl Kautsky e Eduard Bernstein) - IV. Arturo Labriola: il rivoluzionario tradito (1. Vilfredo Pareto - 2. Georges Sorel - 3. Il rientro in Italia - 4. Riflessioni sulla violenza - 5. Riforme e rivoluzione sociale - 6. Le battaglie finali per il sindacalismo) - V. Benito Mussolini: il rivoluzionario della provvidenza (1. La lotta di classe - 2. Direttore rivoluzionario - 3. La guerra e la fondazione del fascismo) - VI. Amadeo Bordiga: il rivoluzionario anti-realpolitiker (1. La Prima guerra mondiale - 2. La Rivoluzione bolscevica - 3. La lotta all'interno del Partito socialista - 4. Il Partito comunista italiano) - VII. Antonio Gramsci: il rivoluzionario centrista (1. L’Ordine Nuovo (1919-1922) - 2. Il "nuovo" Ordine Nuovo - 3. L'Ordine Nuovo, terza serie - 4. Lo scontro con Bordiga) - VIII. Palmiro Togliatti: l'impresario culturale della rivoluzione (1. Il fenomeno Gramsci - 2. Promuovere Gramsci, Stalin e l'Unione Sovietica - 3. La crisi del 1956 - 4. La sinistra extraparlamentare) - Appendice. Rivoluzione e terrorismo nell'Italia contemporanea – Ringraziamenti - Indice analitico