L'origine delle specie |
Charles Darwin L'origine delle specie Bollati Boringhieri, pagg.584, Euro 20,00
IL LIBRO – Pochi libri hanno avuto nella storia un’influenza tanto radicale, capillare e duratura come L’origine delle specie di Darwin. Rielaborato e meditato per quasi vent’anni nella quiete della campagna inglese, alla sua pubblicazione, nel 1859, questo capolavoro della letteratura moderna ha cambiato per sempre il nostro modo di vedere il mondo, segnando da allora un «prima» e un «dopo». DAL TESTO – “Sebbene l'isolamento abbia molta importanza nella produzione di nuove specie, in complesso sono propenso a credere che l’ampiezza di una regione sia ancora più importante, specialmente per la produzione di specie capaci di perpetuarsi per un lungo periodo e diffondersi ampiamente. Una regione grande e aperta non offre solamente migliori possibilità di variazioni favorevoli grazie al gran numero d'individui della stessa specie che l'abitano, ma offre condizioni di vita assai più complesse a causa del gran numero di specie già esistenti; e se alcune di queste numerose specie vengono modificate e migliorate, altre dovranno migliorarsi in grado corrispondente, oppure saranno distrutte. Ogni forma nuova, inoltre, non appena si è molto perfezionata, sarà in grado di diffondersi su un territorio aperto e continuo, ed entrerà così in concorrenza con molte altre forme. Per giunta le grandi aree, attualmente continue, saranno spesso esistite in condizioni frammentate, a causa di precedenti oscillazioni del livello, cosicché anche l'isolamento avrà potuto produrre i suoi buoni effetti. Infine concludo che, sebbene piccole aree isolate siano state per alcuni aspetti altamente favorevoli alla produzione di nuove specie, il corso delle modificazioni sarà stato generalmente più rapido nelle grandi aree; e, ciò che è più importante, le nuove forme prodotte in grandi aree, e che sono già riuscite vittoriose su molti concorrenti, sono quelle che si diffonderanno più ampiamente, e daranno origine al più gran numero di nuove varietà e specie. Esse avranno così la parte più importante nella mutevole storia del mondo organico.” L’AUTORE – Charles Darwin (1809-1882) è unanimemente considerato il padre della biologia evoluzionistica. Al ritorno da un viaggio intorno al mondo, svolto in gioventù a bordo del Beagle, iniziò a elaborare la teoria della selezione naturale, proponendo la prima visione storica scientificamente fondata dell’evoluzione delle specie viventi e, in seguito, dell’uomo. La sua opera è un punto di riferimento imprescindibile nell’ampio campo delle scienze della vita. INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Luca e Francesco Cavalli Sforza – Introduzione, di Giuseppe Montalenti - Nota biobibliografica - L'origine delle specie - Compendio storico del progresso delle idee sull'origine delle specie – Introduzione - 1. La variazione allo stato domestico (Cause di variabilità - Effetti dell'abitudine, e dell'uso o non uso delle parti - Variazione correlata – Eredità - Carattere delle varietà domestiche - Difficoltà di distinguere fra varietà e specie - Origine delle varietà domestiche da una o più specie - Colombi domestici, loro differenze e loro origine - Principi di selezione adottati da tempi remoti, e loro effetti - Selezione metodica e inconscia - Origine ignota delle razze domestiche - Circostanze favorevoli al potere selettivo dell'uomo) - 2. La variazione allo stato di natura (Variabilità - Differenze individuali - Specie dubbie - Le specie molto estese, molto diffuse e comuni, variano di più - Le specie dei grandi generi in ogni paese variano più frequentemente delle specie dei generi più ristretti - Molte specie dei grandi generi assomigliano a varietà, perché sono assai strettamente, ma inegualmente, affini l'una all'altra, e perché hanno un'area di diffusione limitata) - 3. La lotta per l'esistenza (Sua influenza sulla selezione naturale - Estensione di questo termine - Gli individui aumentano in progressione geometrica - Rapido aumento degli animali e delle piante acclimati - Natura degli ostacoli che si oppongono all'aumento - Competizione universale - Effetti del clima - Protezione derivante dal numero degli individui - Rapporti complessi fra animali e piante in natura - Maggior durezza della lotta per l'esistenza tra individui e varietà della stessa specie: spesso la lotta è dura anche fra specie dello stesso genere - Importanza preminente dei rapporti tra gli organismi) – 4. Selezione naturale o sopravvivenza del più adatto (Selezione naturale - Confronto del suo potere con la selezione operata dall'uomo - Sua influenza su caratteri di lieve importanza, a tutte le età, e in entrambi i sessi - Selezione sessuale - Generalità degli incroci fra individui della stessa specie - Circostanze favorevoli e sfavorevoli alla selezione naturale, cioè: incrocio, isolamento, numero degli individui - Azione lenta - Estinzione causata dalla selezione naturale – Divergenza dei caratteri in relazione alla diversità degli abitanti di un'area ristretta e alla naturalizzazione - Azione della selezione naturale attraverso la divergenza dei caratteri e l'estinzione, sui discendenti di un comune progenitore - La selezione naturale spiega i raggruppamenti sistematici di tutti gli esseri viventi - Progressi nell'organizzazione - Persistenza delle forme inferiori - Convergenza dei caratteri - Moltiplicazione indefinita delle specie – Riassunto) – 5. Le leggi della variazione (Effetti delle mutate condizioni - Uso e non uso, combinati con la selezione naturale; organi del volo e della vista – Acclimazione – Variazione correlata - Compensazione ed economia dell'accrescimento - False correlazioni - Le strutture multiple, rudimentali, e di organizzazione più semplice sono variabili - Le parti sviluppate in maniera non comune sono altamente variabili: i caratteri specifici più variabili dei caratteri generici: i caratteri sessuali secondari sono variabili - Specie dello stesso genere variano in modo analogo - Reversione a caratteri da lungo tempo perduti – Riassunto) - 6. Difficoltà della teoria (Difficoltà della teoria della discendenza con modificazioni - Assenza o rarità delle varietà di transizione - Transizione nelle abitudini di vita - Abitudini differenti nella stessa specie - Specie con abitudini molto differenti da quelle delle specie affini - Organi estremamente perfezionati - Modi di transizione - Casi difficili - «Natura non facit saltum» - Organi di scarsa importanza - Organi non sempre assolutamente perfetti - La legge dell'unità del tipo e delle condizioni di esistenza è compresa nella teoria della selezione naturale - Obiezioni varie alla teoria della selezione naturale – Longevità - Modificazioni non necessariamente simultanee – Modificazioni che non hanno in apparenza alcuna utilità diretta – Sviluppo progressivo - Massima costanza dei caratteri di scarsa importanza funzionale - Pretesa incapacità della selezione naturale a spiegare le fasi iniziali delle strutture utili - Cause che interferiscono con l'acquisizione di strutture utili per mezzo della selezione naturale - Gradazioni di struttura con mutate funzioni - Organi molto differenti nei membri della stessa classe, sviluppati da una stessa origine - Ragioni che impediscono di credere alle modificazioni grandi e improvvise - 8. Istinto (Gli istinti comparabili con le abitudini, ma differenti per l'origine - Istinti graduali - Afidi e formiche - Istinti variabili - Istinti domestici, loro origine - Istinti naturali del cuculo, del Molothrus, dello struzzo e delle api parassite - Formiche schiaviste - L'ape domestica e il suo istinto costruttore - I cambiamenti dell'istinto e della struttura non sono necessariamente simultanei - Difficoltà della selezione naturale degli istinti - Insetti neutri o sterili – Riassunto) – 9. Ibridismo (Distinzione fra la sterilità dei primi incroci e degli ibridi - La sterilità varia di grado, non è universale, è influenzata dagli incroci fra i consanguinei, è eliminata dall'addomesticamento - Leggi che regolano la sterilità degli ibridi - La sterilità non è un carattere speciale, ma dipende da altre differenze e non si accumula con la selezione naturale – Cause della sterilità dei primi incroci e degli ibridi - Parallelismo fra gli effetti delle mutate condizioni di vita e degli incroci - Dimorfismo e trimorfismo - Fecondità delle varietà incrociate e della loro discendenza meticcia: essa non è generale - Ibridi e meticci confrontati indipendentemente dalla loro fecondità – Riassunto) – 10. Sull'imperfezione della documentazione geologica (Sull'assenza di varietà intermedie nel periodo attuale - Sulla natura delle varietà intermedie estinte; sul loro numero - Sulla durata del tempo, calcolato in base al denudamento e al deposito - Sulla durata del tempo calcolato in anni - Sulla povertà delle nostre collezioni paleontologiche - Sull'intermittenza delle formazioni geologiche - Sul denudamento delle aree granitiche - Sull'assenza di varietà intermedie in ciascuna formazione -Sulla comparsa improvvisa di gruppi di specie - Loro comparsa improvvisa negli strati fossiliferi più antichi – Antichità della terra abitabile) – 11. La successione geologica degli esseri organici (Comparsa lenta e successiva di nuove specie - Loro diverso ritmo di trasformazione - Le specie estinte non ricompaiono - I gruppi di specie seguono le stesse regole generali delle specie singole, relativamente alla comparsa e alla scomparsa - Estinzione - Cambiamenti simultanei delle forme organiche in tutto il mondo - Affinità delle specie estinte fra di loro e con le specie viventi - Stato di sviluppo delle forme antiche - Successione degli stessi tipi nella stessa area - Riassunto di questo capitolo e del precedente) – 12. Distribuzione geografica (L'attuale distribuzione geografica non può essere spiegata con la differenza di condizioni fisiche - Importanza delle barriere - Affinità delle produzioni dello stesso continente - Centri di creazione – Dispersione causata da cambiamenti del clima e del livello del suolo, e da agenti occasionali - Dispersione durante il periodo glaciale - Periodi glaciali alternati nel nord e nel sud) – 13. Distribuzione geografica (continuazione) (Distribuzione delle produzioni d'acqua dolce - Sugli abitanti delle isole oceaniche - Assenze di batraci e di mammiferi terrestri - Sui rapporti fra gli abitanti di isole e quelli della terra ferma più vicina – Sulla colonizzazione dalla sorgente più vicina con susseguenti modificazioni - Riassunto di questo capitolo e del precedente) – 14. Affinità reciproche degli esseri viventi: morfologia, embriologia, organi rudimentali (Classificazione, gruppi subordinati ad altri gruppi - Sistema naturale - Regole e difficoltà della classificazione, spiegate con la teoria della discendenza con modificazione - Classificazione delle varietà – La discendenza sempre usata nella classificazione Caratteri analogici o di adattamento - Affinità generali, complesse e divergenti - L'estinzione separa e definisce i gruppi - Morfologia, fra membri della stessa classe, fra parti dello stesso individuo -Embriologia, sue leggi spiegate per mezzo delle variazioni che non hanno luogo nella prima età e che sono ereditate a un'età corrispondente - Organi rudimentali; spiegazione della loro origine – Riassunto) – 15. Ricapitolazione e conclusione (Ricapitolazione delle obiezioni alla teoria della selezione naturale - Ricapitolazione delle circostanze generali e speciali a questa favorevoli - Cause della generale credenza nella immutabilità delle specie - Possibilità di generalizzazione della teoria della selezione naturale – Effetti della sua accettazione sullo studio della stona naturale – Osservazioni conclusive) - Glossario dei termini scientifici - Indice analitico - Indice dei nomi
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