Descrizione della Cina Stampa E-mail

Matteo Ricci

Descrizione della Cina

Quodlibet, pagg.192, Euro 16,00

 

ricci_cina  IL LIBRO – Scritto fra il 1609 e il 1610, poco prima della morte dell’autore, il testo di Matteo Ricci che qui pubblichiamo per la prima volta in forma autonoma è stato per secoli il veicolo principale attraverso cui l’Occidente ha conosciuto la Cina. Esso è parte integrante del resoconto scritto dal gesuita al termine della sua trentennale missione in Cina, che lo portò fino alla corte dell’imperatore Wan Li della dinastia Ming.
  Suddiviso in brevi capitoli, esso descrive l’Impero celeste nei molti suoi aspetti che stupirono, e ancora stupiscono, il lettore occidentale: dalla scrittura per ideogrammi all’arte della stampa, dalla «scoperta» dei ventagli alla medicina cinese, dalla complessa organizzazione dell’impero e della corte alla cerimonia del tè. E ancora: il ruolo dell’esercito, il confucianesimo, le sette religiose e gli eunuchi, il giudizo sulla poligamia, fino alla pratica disinvolta dell’infanticidio (soprattutto delle femmine), e alla mutilazione del piede delle donne, le quali addirittura non ricevevano un nome ma venivano designate con un numero.
  Per la vastità dei temi affrontati, l’efficacia dello stile che unisce concisione, parsimonia nel giudizio e concretezza anche brutale nelle descrizioni, ed evoca illustri precedenti quali Erodoto, Tacito o Tito Livio, questo libro può essere considerato uno dei capolavori dell’etnografia premoderna.

  DAL TESTO – “Nessuno porta armi per la Città, se non i soldati, quel giorno che vanno a fare la rassegna, o quei che accompagnano i mandarini più grandi. Anzi nessuno le tiene in Casa, se non fosse qualche storta di quelle che alle volte portano per il viaggio per difendersi da qualche assassino; e con questo si va alla mano al ferirsi o ammazzarsi nelle risse, che tra loro accadono. E questo non solo i letterati, ma anco i Capitani di guerra non vestono armi, se non nel tempo della guerra attuale. E come tra noi par bella cosa vedere un huomo armato, così tra loro pare male et hanno paura di vedere cosa così horribile; e così non vi sono tra loro le fattioni e tumulti, che sono tra di noi, di vendicarsi di ingiurie con armi e morti, ma quello che fugge e non vuol ferire a altro è tenuto per il più honorato.
  “Nessuno figliuolo del Re doppo la morte di suo Padre, né altri parenti possono stare nella corte, fuora del herede del regno e, posti in una Città, non possono uscire di essa e molto manco andare ad altre Provincie. E ciò, parte accioché non si uniscano tutti i parenti in un corpo e machinino qualche tumulto, parte acciocché non faccino qualche male ad altra gente con il rispetto che gli hanno per esser parenti del Re. Questi, nel luogo dove stanno, sono governati dal Principal parente che vi sta in tutte le liti e controversie che tra loro occorrono; ma, quando tengono qualche cosa con altre persone, sono obligati ad ire ai tribunali ordinarij, come qualsivoglia del popolo, pondosi di ginochioni ai Mandarini della terra e soggettandose ai castighi e pene che gli danno.”

  L’AUTORE – Matteo Ricci nacque a Macerata nel 1552. Missionario della Compagnia di Gesù, astronomo, letterato, cartografo, matematico dotato di una memoria prodigiosa, gettò un ponte fra la cultura occidentale e quella cinese. Destinato alle missioni d'Oriente, partì da Lisbona nel 1578 e, dopo un viaggio di cinque mesi, giunse in India, dove, per quattro anni, studiò teologia e insegnò nei collegi dell'Ordine. Chiamato a Macao nel 1582, l'anno successivo entrò in Cina, rimanendovi per il resto della sua vita. Si presentò ai cinesi quale letterato occidentale in cerca di dialogo e di amicizia con la classe dirigente confuciana. La sua cultura enciclopedica lo spinse ad apprendere perfettamente il cinese, una lingua nella quale poteva scrivere e parlare. Morì a Pechino nel 1610, ottenendo dall'imperatore un terreno per la sepoltura.
  Presso Quodlibet è in corso l'edizione delle opere di Matteo Ricci. I testi già apparsi sono: Della entrata della Compagnia di Giesù e Christianità nella Cina (2000, nuova edizione 2010), Lettere (2001), Dell'amicizia (2005, nuova edizione 2010) e Dieci capitoli di un uomo strano (2010). Tra i volumi di prossima pubblicazione si segnala Mnemotecnica occidentale.

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Bernardo Valli - Cronologia della vita di Matteo Ricci - Nota al testo - Descrizione della Cina - I. Della Causa di scrivere questa Istoria e del modo che in essa si ha da procedere - II. Del nome, grandezza e sito della Cina - III. Delle Cose che la terra della Cina Produce - IV. Delle Arti Meccaniche di questa Terra - V. Delle arti liberali, scientie e gradi che nella Cina si danno - VI. Del Governo della Cina - VII. Delle Cortesie et alcuni riti della Cina - VIII. Della fisonomia, culto del Corpo, vestire et altre usanze de' Cinesi