Descrizione della Cina |
Matteo Ricci Descrizione della Cina Quodlibet, pagg.192, Euro 16,00
IL LIBRO – Scritto fra il 1609 e il 1610, poco prima della morte dell’autore, il testo di Matteo Ricci che qui pubblichiamo per la prima volta in forma autonoma è stato per secoli il veicolo principale attraverso cui l’Occidente ha conosciuto la Cina. Esso è parte integrante del resoconto scritto dal gesuita al termine della sua trentennale missione in Cina, che lo portò fino alla corte dell’imperatore Wan Li della dinastia Ming. DAL TESTO – “Nessuno porta armi per la Città, se non i soldati, quel giorno che vanno a fare la rassegna, o quei che accompagnano i mandarini più grandi. Anzi nessuno le tiene in Casa, se non fosse qualche storta di quelle che alle volte portano per il viaggio per difendersi da qualche assassino; e con questo si va alla mano al ferirsi o ammazzarsi nelle risse, che tra loro accadono. E questo non solo i letterati, ma anco i Capitani di guerra non vestono armi, se non nel tempo della guerra attuale. E come tra noi par bella cosa vedere un huomo armato, così tra loro pare male et hanno paura di vedere cosa così horribile; e così non vi sono tra loro le fattioni e tumulti, che sono tra di noi, di vendicarsi di ingiurie con armi e morti, ma quello che fugge e non vuol ferire a altro è tenuto per il più honorato. L’AUTORE – Matteo Ricci nacque a Macerata nel 1552. Missionario della Compagnia di Gesù, astronomo, letterato, cartografo, matematico dotato di una memoria prodigiosa, gettò un ponte fra la cultura occidentale e quella cinese. Destinato alle missioni d'Oriente, partì da Lisbona nel 1578 e, dopo un viaggio di cinque mesi, giunse in India, dove, per quattro anni, studiò teologia e insegnò nei collegi dell'Ordine. Chiamato a Macao nel 1582, l'anno successivo entrò in Cina, rimanendovi per il resto della sua vita. Si presentò ai cinesi quale letterato occidentale in cerca di dialogo e di amicizia con la classe dirigente confuciana. La sua cultura enciclopedica lo spinse ad apprendere perfettamente il cinese, una lingua nella quale poteva scrivere e parlare. Morì a Pechino nel 1610, ottenendo dall'imperatore un terreno per la sepoltura. INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Bernardo Valli - Cronologia della vita di Matteo Ricci - Nota al testo - Descrizione della Cina - I. Della Causa di scrivere questa Istoria e del modo che in essa si ha da procedere - II. Del nome, grandezza e sito della Cina - III. Delle Cose che la terra della Cina Produce - IV. Delle Arti Meccaniche di questa Terra - V. Delle arti liberali, scientie e gradi che nella Cina si danno - VI. Del Governo della Cina - VII. Delle Cortesie et alcuni riti della Cina - VIII. Della fisonomia, culto del Corpo, vestire et altre usanze de' Cinesi
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