La vita di Konrad Lorenz Stampa E-mail

Alec Nisbett

La vita di Konrad Lorenz

Adelphi Edizioni, pagg.364, Euro 12,00

 

nisbett_lorenz  IL LIBRO – Quando Konrad Lorenz, nel 1973, ebbe il Premio Nobel per la medicina, insieme a von Frisch e a Tinbergen, la sua fama era già enorme – e la curiosità dei lettori già da tempo puntata su di lui come persona oltre che come scienziato. Non solo ‘padre’ di una nuova disciplina, l’etologia, che si sta ormai sviluppando rigogliosamente, ma propugnatore di tutto un nuovo modo di avvicinarsi al mondo degli animali e alla natura, evitando per quanto possibile le coazioni del laboratorio, Lorenz è uno dei rari scrittori che oggi possono essere definiti veramente popolari. Negli ultimi anni, poi, sempre più spesso, Lorenz si è proposto di segnalare, in quanto etologo, le insidie più gravi che minacciano la specie umana. E la sua autorità ha fatto sì che i suoi interventi avessero un notevole peso: basti pensare al recente referendum austriaco per la nuova centrale nucleare, dove un appello di Lorenz alla televisione contro le centrali nucleari, proprio il giorno prima del referendum, sembra esser stato determinante. Ma qual è stato il percorso della vita di Lorenz? Questo libro di un giovane scienziato inglese lo ricostruisce per la prima volta, sulla base di un’ampia documentazione e con l’ausilio di numerose conversazioni che l’autore ha avuto con Lorenz stesso. Estremamente equilibrata nel presentare e discutere tutti gli argomenti pro e contro Lorenz, tutta la forza delle sue scoperte ma anche le debolezze di certi suoi momenti, questa biografia disegna poi con vivacità il profilo di una persona affascinante e caparbiamente appassionata alle sue ricerche, unendo la scorrevolezza e la dovizia dell’informazione. Tutta la singolare avventura dell’etologia balzerà fuori da queste pagine come una vicenda ancora in gran parte da scoprire – e al centro di essa la figura del suo protagonista, che continua ancora oggi, nella vecchia casa di famiglia di Altenberg, in Austria, a vivere insieme agli animali, come già faceva da ragazzo. Fra l’uno e l’altro momento, più di cinquant’anni di riflessioni e osservazioni che hanno cambiato radicalmente il nostro modo di vedere il ricchissimo mondo degli animali. La vita di Konrad Lorenz è apparso per la prima volta nel 1976.

  DAL TESTO – “Lorenz non esita a estendere la validità dei suoi metodi allo studio dell'uomo, e questo è forse il suo contributo più grande. È anche vero però che quando applica all'uomo certi risultati del suo lavoro sugli animali suscita controversie. Ma, come egli fa rilevare, non c'è ragione di presumere che il sistema nervoso centrale dell'uomo sia costruito in maniera fondamentalmente diversa da quello degli animali superiori: il nostro cervello ha le medesime caratteristiche anatomiche, sebbene parti corrispondenti di esso facciano cose diverse. Noi abbiamo una maggiore complessità neurale, e il nostro comportamento dipende in larga misura dalla nostra eredità culturale. Però, sostiene Lorenz, dietro questi fatti, il programma elaborato nel codice genetico determina ancora molti elementi del nostro comportamento, come avviene negli animali. L'aggressività umana, ci dice, ne è un buon esempio.
  “Con queste vedute, Lorenz si è creato avversari a tutti i livelli scientifici,e il suo atteggiamento diventa provocatorio e irriducibile – perché gli attacchi contro di lui sono stati pesanti. Secondo le sinistre europee la scienza di Lorenz tende a giustificare l’uomo e le sue istituzioni nella forma imperfetta (vale a dire non socialista) in cui si trovano nell'Europa Occidentale. Ai loro occhi, egli fornisce alle destre un appoggio filosofico. Ma al di là delle teorie scientifiche politicamente inaccettabili sulle radici del comportamento umano, esse vedono più oscure e personali ragioni di sospetto. Alcuni 'cacciatori di nazisti' hanno accusato Lorenz di essersi compromesso col regime nazista nella Germania di Hitler, e gli attacchi non sono cessati. Aumentarono negli anni immediatamente precedenti alla sua premiazione col Nobel e, ignorati dalla giuria, raddoppiarono con l'annuncio del conferimento. Di recente, Lorenz ha cercato di identificarsi con una causa più attraente per i giovani quando è balzato su un tavolo della Hofbräuhaus di Monaco per offrirsi come leader del movimento ecologico tedesco. In realtà, dal suo libro Gli otto peccati capitali della nostra civiltà emerge che, nei dettagli, egli dice sui problemi in discussione cose leggermente diverse da quelle che altri avrebbero potuto scegliere di dichiarare per maggior vantaggio personale. Eppure, col suo modo così personale di affrontare le cose, mostra come sempre uno speciale intuito per questioni che interessano tutti.”

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione – Introduzione - 1. Schizzi dal vivo - 2. Padre e figlio - 3. La primavera delle taccole e le estati del Danubio - 4. Gli anni delle oche - 5. Riconoscimenti e successi - 6. Una guerra privata - 7. Il fronte orientale - 8. La seconda primavera - 9. L'esilio scientifico – 10. Il messaggio nell'animale – 11. L'aggressività - 12. I peccati della società umana - 13. La verità nell'insieme - 14. Il ritorno - 15. Il profeta in patria - Indice dei nomi