«La bourse des idées du monde» |
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a cura di Martina Grassi «La bourse des idées du monde» Olschki, pagg.XII-234, Euro 25,00
DAL TESTO – “Malaparte, anche se lo farà biologicamente, non volle sopravvivere alla guerra, alla disfatta, alla fine del suo mondo. La damnatio della liberazione, con i suoi riti in cui anche tanta menzogna pure si mescolava alla incontestabile verità umana del sollievo per la fine dell'incubo totalitario, resta agli atti della sua letteratura e della sua testimonianza più intima di repulsa del mondo uscito dalla guerra. Sandra Teroni indica lo scrittore di riferimento di questa «antropologia negativa», a cui si possono riportare le pervasive immagini del "marcio", e le declinazioni ossessivamente orgiastiche di decadenza: «visions à la Céline». La Francia malapartiana è una Francia céliniana. La minoranza maledetta. La visionarietà, fatta salva la superiorità stilistica del francese, è la stessa. È l'uomo a essere célinianamente «"pourriture en suspens", marcescenza in sospensione». Il marcio è nella natura. E però siamo ben oltre la soglia del naturalismo. Potremmo dire che la sensazione di un pauroso isolamento culturale (rispetto a quanto gli accadeva negli anni del primo dopoguerra) accentua in Malaparte una reazione stilistica fino a un espressionismo che decreta uno stato di souffrance universale. Non si tratta infatti solo di una sconfitta militare. A differenza che nella Rivolta dei santi maledetti, anch'esso céliniano ma con più esteriorità di effetti e verbosità di proclami, dove si parla di fronti, di eserciti, di battaglie vinte e perdute, i libri sulla seconda guerra sono libri civili, sulla civiltà, libri non di cose militari, libri sulla civiltà e sulla sua fine.” LA CURATRICE – Martina Grassi si è laureata in Letteratura francese all'Università di Firenze. Insegnante e editrice si interessa a Malaparte dal 2005. Nel 2007 si occupa con Francesca Goti delle iniziative dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Prato e della Biblioteca "A. Lazzerini" per il cinquantesimo anniversario della morte dello scrittore, tra le quali il convegno La bourse des idées du monde, l'antologia Malaparte 1957-2007. Trame d'autore, la mostra Il boulevard delle diversità, il corso di aggiornamento Prospettive malapartiane. Di prossima pubblicazione un profilo complessivo con bibliografia delle opere e della critica Curzio Malaparte a cura di M. Biondi e M. Grassi in Antologia degli scrittori pratesi. INDICE DELL’OPERA - Premessa – Introduzione, di Martina Grassi - Come rendere l'orrore. La lezione di Malaparte, di Dominique Fernandez - A Parigi nasce il grande Malaparte politologo, di Renato Barilli - Malaparte. L'Europa dei vinti, di Marino Biondi - Suckert-Sauser, variazioni pseudonimiche. Presentazione di due documenti autografi malapartiani ritrovati negli archivi cendrarsiani, di Luisa Montrosset - Malaparte e il surrealismo, di Giovanna Angeli – «Le ultime anime belle» e l'esistenzialismo, di Sandra Teroni - Sul Diario di uno straniero a Parigi, di Bruno Tessarech - Kaputt, dalla parte di Guermantes, di Jean-Claude Thiriet – Paul Morand e Malaparte. Le tentazioni del cosmopolitismo, di Emmanuel Mattiato - «Sempre Avanti» (1918-1919): Malaparte soldato e scrittore sul fronte francese, di François Livi - Gobetti e Suckert: affinità, tensioni e contrasti di un arduo confronto, di Giancarlo Bergami - Il rapporto tra l'autore e il traduttore, di René Novella - Schede biografiche degli autori - Indice dei nomi e delle opere eli Curzio Malaparte
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