A se stesso (pensieri) |
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Marco Aurelio A se stesso (pensieri) Garzanti Libri, pagg.XXXVII-269, Euro 9,80
DAL TESTO – “Anche se tu dovessi vivere tremila anni e dieci volte altrettanto, in ogni caso ricorda che nessuno perde altra vita se non questa che sta vivendo, né vive altra vita se non questa che va perdendo. [2] Pertanto la durata più lunga e la più breve coincidono. [3] Infatti il presente è uguale per tutti e quindi ciò che si consuma è uguale e la perdita risulta, così, insignificante. [4] Perché nessuno può perdere il passato né il futuro: come si può essere privati di quello che non si possiede? [5] Ricordare sempre, quindi, questi due punti: il primo, che tutto, dall'eternità, è della medesima specie e ciclicamente ritorna, e non fa alcuna differenza se si vedranno le stesse cose nello spazio di cento o di duecento anni o nell'infinità del tempo; il secondo, che sia chi vive moltissimi anni sia chi dopo brevissimo tempo è già morto subiscono una perdita uguale. [6] È solo il presente, infatti, ciò di cui possono essere privati, poiché è anche l'unica cosa che possiedono, e uno non perde quello che non ha.” L’AUTORE – Nato a Roma nel 121, allievo dapprima del retore Frontone che tentò invano di tenerlo lontano dalla filosofia, Marco Aurelio fu imperatore dal 161 al 180, quando morì combattendo i Marcomanni e i Quadi presso Vienna. INDICE DELL’OPERA – Marco Aurelio: la vita; profilo storico-critico dell'autore e dell'opera; guida bibliografica (a cura di E. V. Maltese) - A se stesso - Libro I - Libro II - Libro III - Libro IV - Libro V - Libro VI - Libro VII - Libro VIII - Libro IX - Libro X - Libro XI - Libro XII – Note - Indice dei nomi
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