Dal fascio alla fiamma |
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a cura di E. Franzina Dal fascio alla fiamma. Fascisti a Verona dalle origini al MSI Cierre Edizioni, pagg.288, Euro 16,00
DAL TESTO – “A partire dal 1921 il movimento fascista cominciò a diffondersi anche nel Sud della provincia, zona "calda" per eccellenza controllata dal punto di vista sindacale dalle leghe "rosse", con una sensibile presenza di quelle "bianche", e dove l'Agraria decise di erigere la propria linea Maginot per difendersi dello strapotere socialista partecipando direttamente alla nascita di Fasci importanti come quello di Legnago, tipico esempio di Fascio agrario. Alla sua costituzione, nel marzo del 1921, contribuirono direttamente i veronesi Bresciani e Malusardi, che avevano stretto legami con alcuni legnaghesi "parvenu" della politica come Valerio Valery (primo segretario e tra i principali animatori delle squadre d'azione della Bassa) e l'ardito Alessio De Bon, provenienti proprio da quel mondo piccolo e medio borghese combattentistico a cui prima si è accennato, i quali, grazie alla guerra, avevano ottenuto una sorta di legittimazione morale e sociale e che, a loro volta, avevano cominciato a trattare con i più importanti esponenti del mondo liberale”. IL CURATORE – Emilio Franzina insegna Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Verona. INDICE DELL’OPERA – Introduzione. I "terzogeniti": fascisti e fascismi a Verona, di Emilio Franzina - Abbreviazioni - «Romana, bersaglieresca, fascista nell'animo fin dalla vigilia!». Verona 1918-1943, di Maurizio Zangarini - Una convivenza difficile. Amministrazione e partito nel Veronese durante il Ventennio, di Federico Melotto - Verona 1943-1945: guerra civile, delazioni e torture fra cronaca e storia, di Olinto Domenichini - Il ritorno dei "vinti". La nascita del Movimento sociale italiano a Verona, di Roberto Bonente - Donne della destra: lo sguardo della memoria, di Silvia Pasquetto - Indice dei nomi - Gli autori
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