Le madri e la virilità olimpica |
Johann Jacob Bachofen Le madri e la virilità olimpica. Storia segreta dell'antico mondo mediterraneo Edizioni Mediterranee, pagg.268, Euro 24,50
IL LIBRO – Preparata negli anni Trenta ma pubblicata soltanto nel 1949, questa silloge di scritti dalle opere di Bachofen, scelta e tradotta da Julius Evola, costituì la prima vera testimonianza italiana di interesse per le tesi dello studioso svizzero-tedesco. Evola, eh era venuto a conoscenza della "riscoperta" bachofeniana in Germania e Svizzera alla fine degli anni Venti, curò la propria scelta mirando a fornire al lettore un quadro il più possibile vasto e approfondito dell'opera monumentale di Bachofen, proponendone quei passi dai quali potessero emergere con maggiore chiarezza le tesi portanti della sua metafisica dell'antichità, senza peraltro nascondere le proprie perplessità e differenze rispetto a quell'impostazione. In particolare (come del resto si evince dal saggio di Giampiero Moretti, che fa da Premessa), Evola si discosta nettamente dall'idea "evoluzionistica" di Bachofen, secondo la quale l'età matriarcale sarebbe stata propria di ogni popolazione, quindi anche di quelle "uranie", secondo l'espressione con cui Evola parla delle civiltà "tradizionali". L'antologia evoliana di Bachofen viene perciò oggi riproposta corredata anche di un apparato che aiuti il lettore a comprendere meglio i criteri seguiti dallo stesso Evola nella sua scelta interpretativa. Con un saggio introduttivo di Julius Evola. DAL TESTO – “Il principio spirituale dell'Apollo delfico non seppe […] dare la sua impronta alla vita del mondo antico e farle superare concezioni inferiori e materiali dei rapporti fra i sessi. L'umanità deve il consolidamento del principio paterno all'idea romana dello Stato, la quale seppe dargli una rigorosa forma giuridica, affermandolo coerentemente in tutti i domini dell'esistenza, facendo di esso la base dell'intera vita, costituendolo in una completa indipendenza dal decadere della religione, dall'influsso di costumi corrotti e dalla ricaduta dell'anima popolare in vedute ginecocratiche. Il diritto romano ha saputo sostenere vittoriosamente il principio paterno da esso eletto contro gli attacchi e i pericoli fomentati dall'Oriente, legati alla possente avanzata dei culti materni di una Iside e di una Cibele e agli stessi Misteri dionisiaci; in modo parimenti vittorioso esso lo riaffermò presso alle trasformazioni della vita derivate dalla decadenza della libertà, presso al principio della fecondità feminile introdotto per la prima volta da Augusto nella legislazione, presso all'influenza di donne e di madri imperiali che, in scherno all'antico spirito romano, invano cercarono di impadronirsi dei fasces e dei signa, presso alla spiccata inclinazione di un Giustiniano per una concezione affatto naturalistica dei rapporti fra i sessi, per la completa parificazione della donna e per una esaltazione della maternità generatrice. Nelle stesse provincie orientali il diritto romano combatté con successo contro le continue reazioni provocate dal disdegno dimostrato da Roma per il principio feminile. Confrontando questa forza dell'idea politica romana con la scarsa capacità di resistenza dimostrata da un principio puramente religioso, quale fu quello delfico, ci si può convincere di quanto sia debole l'umana natura quando sia lasciata a se stessa, quando non sia sostenuta da forme severe di costume. Il mondo antico salutò in Augusto, figlio adottivo che aveva vendicato la morte del suo padre spirituale, un secondo Oreste e lo associò all'inizio di un'èra nuova, di un'èra apollinea. E l'umanità poté raggiunger questo culmine, non tanto grazie all'intima forza dell'idea religiosa apollinea, quanto grazie alla formazione politica datale da Roma, che modificò variamente le vedute su cui si basava senza però abbandonarle mai del tutto.” L’AUTORE – Johann Jacob Bachofen (1815-1887), filologo e giurista svizzero di Basilea, città in cui nacque da famiglia patrizia. Fu l'ambito del diritto e della giurisprudenza, considerati in prospettiva storica e religiosa al contempo, a rappresentare l'orizzonte principale dei suoi studi e della sua stessa pratica di vita (Bachofen esercitò a lungo l'ufficio di giudice); in tale ambito nacquero i suoi studi, amplissimi, prima sul simbolismo funerario dell'antichità (1859), poi sul matriarcato vero e proprio (1861), mentre, da un'annosa polemica con lo storico Theodor Mommsen, scaturì l'indagine su Tanaquilla (1870); infine nelle cosiddette Lettere antiquarie è conservata la sua produzione più tarda, che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto condurre ad una riscrittura vera e propria del Matriarcato, questa volta in chiave marcatamente etnologica. INDICE DELL’OPERA - Nota editoriale, di Gianfranco de Turris - Premessa, di Giampiero Moretti - Nota alla seconda edizione - Introduzione - I. L'èra della madre e il suo superamento (1. Luogo e significato della ginecocrazia – 2. La tradizione mitica – 3. Unitarietà della civiltà della Madre – 4. Significato religioso del principio materno. Considerazioni sul metodo – 5. Il matriarcato e il mistero demetrico – 6. Demetrismo ed afroditismo – 7. L'èra di Dioniso – 8. Apparizione dell'amazzonismo – 9. Passaggio al principio paterno – 10. Le corrispondenze cosmiche. Apollo – 11. La romanità apollineo-solare – 12. Sul metodo dell'indagine) - II. Stadi intermedi. "Bellerofonte" (1. Il doppio volto di Bellerofonte – 2. La legge tellurica. Il ciclo eterno) - III. "Tanaquilla": Romanità, Oriente ed Occidente (1. Posizione del problema – 2. La leggenda di Tanaquilla – 3. La trasformazione romana della tradizione pre-romana – 4. La missione occidentale di Roma – 5. Significato della storicizzazione romana del mito – 6. Circa la natura della nuova storiografia) - IV. Lunus e Luna. La virilità lunare - V. Augusto-Oreste - VI. Conoscenza delle Danaidi- VII. La vita segreta del circo - VIII. Il punto di riferimento superiore - IX. Feminilità di Dioniso - X. Il significato di Apollo nella civiltà antica - XI. Il diritto e il mondo delle origini (l. La Madri e il diritto – 2. Il diritto nel tellurismo – 3. Feminilità e democrazia – 4. Essenza del diritto naturale – 5. Le Madri, la plebe, il patriziato) - XII. Pitagora - XIII. Gli etruschi (l. Il "seculum" etrusco – 2. Volto della civiltà etrusca)
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