Guerra aerea sull'Italia (1943-1945) Stampa E-mail

Andrea Villa

Guerra aerea sull'Italia (1943-1945)

Guerini e Associati, pagg.302, Euro 28,00

 

villa_guerini  IL LIBRO – Il volume ricostruisce le varie fasi della campagna di bombardamenti condotta dagli angloamericani contro le principali città italiane, soffermandosi sul periodo compreso tra lo sbarco in Sicilia del luglio 1943 e la capitolazione delle truppe tedesche nella primavera del 1945. La potenza aerea dispiegata dagli Alleati in quei venti mesi fu di fondamentale importanza per l'esito dei combattimenti e fece dell'Italia un "laboratorio a cielo aperto" per sperimentare strategie, mezzi e armi, come il Napalm, che sarebbero stati impiegati nei mesi e negli anni a seguire. Attraverso un'eccezionale raccolta documentaria presso il National Archive, il RAF Museum e l'Imperial War Museum di Londra il libro presenta e approfondisce diversi temi originali, tra i quali: le memorie dei piloti della RAF che volarono sui caccia detti "Pippo" o sui bombardieri che sganciarono tonnellate di esplosivo sulla Penisola; l'attività del gruppo di scienziati, coordinati dal docente di Oxford Solly Zuckerman, che pianificarono la distruzione delle linee ferroviarie italiane; le reti clandestine di assistenza che furono create dai partigiani per nascondere gli ex prigionieri evasi o gli aviatori alleati abbattuti; gli interventi della Santa Sede per chiedere la fine dei bombardamenti e il progetto di creare una "flotta del Vaticano" per portare in salvo i civili sfollati da Roma.

  DAL TESTO – “A partire dall'estate 1943, in Francia e nel settore del Mediterraneo venne impiegata un'altra nuova arma che sarebbe diventata tristemente famosa negli anni Sessanta, durante la guerra del Vietnam. Infatti a partire dallo sbarco a Salerno, furono dati in dotazione alla fanteria americana 15.000 lanciafiamme caricati con una miscela di recente invenzione, chiamata napalm, i cui effetti erano ancora tutti da verificare e da indagare.

  “L'efficacia distruttiva ottenuta nelle operazioni terrestri convinse l'USAAF a lanciare nel giugno 1944 ordigni riempiti di napalm contro le massicce fortificazioni che i tedeschi avevano costruito lungo le coste della Normandia. In particolare vennero condotti massicci attacchi aerei contro l'isola di Cesambre, al largo di Saint-Malo, che, come era già successo nel caso di Pantelleria, venne usata come "laboratorio a cielo aperto" per verificare se il napalm era in grado di uccidere gli uomini all'interno dei bunker. Così facendo ci si avvide che le bombe non riuscivano a distruggere la struttura dei rifugi, però ne uccidevano gli occupanti, consumando l'ossigeno presente all'interno.

  “Tra il 24 e il 25 giugno 1944, nell'ambito dell'operazione Cobra, circa 1500 Fortezze Volanti sganciarono a ridosso del fronte in Normandia un totale di 3400 tonnellate di bombe. Contemporaneamente, 500 caccia attaccarono le fortificazioni tedesche con ordigni al napalm, causando in tale frangente anche la perdita di un centinaio di soldati americani, a causa della difficoltà di controllare questa nuova arma. Al rientro dalle missioni i piloti riferirono che le fiamme generate dalle esplosioni avevano incenerito decine di soldati nemici, sorpresi mentre mangiavano e riposavano in bivacchi approntati nelle retrovie”.

  L’AUTORE – Andrea Villa, giornalista pubblicista, dottore di ricerca in Storia, insegna presso la Pan European Apeiron University di Banja Luka e collabora con la Fondazione ISEC e con l'Università di Salerno. Oltre a saggi e articoli apparsi su riviste specializzate, ha pubblicato: Ebrei in fuga. Chiesa e leggi razziali nel Basso Piemonte (1930-1945), Brescia, 2004; I deportati dalla provincia di Alessandria. Le interviste a diciotto alessandrini reduci dai Lager nazisti, Recco, 2004; Charles Babbage. Passaggi dalla vita di uno scienziato. Autobiografia dell'inventore del computer, Torino, 2007. Per le Edizioni Guerini e Associati, nella collana della Fondazione ISEC, ha pubblicato il volume Dai Lager alla Terra Promessa. La difficile reintegrazione nella "nuova Italia" e l'immigrazione verso il Medio Oriente (1945-1948), Milano, 2005.

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione – Capitolo primo. Le strategie degli Alleati e le operazioni contro Pantelleria e la Sicilia come test per l’attacco alla Francia (1.1. I primi piani strategici degli inglesi per il bombardamento delle città italiane nel 1942 - 1.2. Dalla Conferenza di Casablanca alla conclusione delle operazioni nel Nord Africa - 1.3. Il ruolo degli scienziati britannici nei preparativi per l'attacco a Pantelleria e nell'invasione della Sicilia - 1.4. La Oil Campaign contro i rifornimenti di carburante dell'Asse - 1.5. I raid nel Meridione e l'operazione Husky) – Capitolo secondo. Il ruolo del professor Zuckerman nella pianificazione delle prime fasi della campagna d’Italia (2.1. Il progetto di annientare le linee di comunicazione nel Centro-Sud - 2.2. I bombardamenti dell'estate 1943 e la preparazione dell'operazione Avalanche - 2.3. Il supporto aereo all'invasione e la distruzione dei piccoli centri campani - 2.4. La presa di Napoli e degli aeroporti intorno a Foggia chiude la prima fase della guerra aerea sull'Italia) – Capitolo terzo. I protagonisti: gli uomini e i mezzi del Mediterranean Air Command (3.1. La riorganizzazione delle forze aeree angloamericane e la lenta avanzata verso Montecassino - 3.2. I primi contatti dei piloti britannici con i civili e la vita quotidiana nelle basi del Sud Italia - 3.3. Arrivano gli yankees con chewing-gum, pin-up e piloti di colore - 3.4. La routine delle missioni e le novità tecniche sui velivoli alleati) – Capitolo quarto. La rinascita dell’aviazione militare italiana all’interno della forza multinazionale (4.1. Piloti da tutti i continenti alla guida di Pippo - 4.2. Dalle ceneri della Regia Aeronautica nasce l'Italian Air Force (IAF) - 4.3. Le missioni della Balkan Air Force a difesa del quartier generale di Tiro e in sostegno degli insorti di Varsavia) – Capitolo quinto. Bombe "non convenzionali" su ferrovie e industrie (5.1. Le operazioni Strangle e Diadem e il ritorno di Zuckerman - 5.2. I raid contro i ponti sul Po e l'attività delle squadre speciali di ferrovieri tedeschi - 5.3. L'esplosione di gas tossici a Bari e la sperimentazione del napalm sull'Emilia e il Nord-Est - 5.4. La caccia agli scienziati italiani che sperimentarono le armi batteriologiche del Duce - 5.5. I bombardamenti delle fabbriche del Nord) – Capitolo sesto. Resistenza, Chiesa e "ultimi fuochi" (6.1. La collaborazione tra la RAF e la Resistenza e la "Lazzarone Air Force" - 6.2. Gli interventi della Santa Sede e l'idea di una "flotta vaticana" - 6.3. I raid aerei per tagliare ogni via di ritirata ai tedeschi) – Bibliografia – Indice dei nomi