Carlo Parmigiani
Il Serraglio mantovano
Sometti, pagg.160, Euro 18,00
IL LIBRO - Non si può parlare della storia di Mantova senza posare lo sguardo su quello che è stato, per secoli, il vero caposaldo della difesa militare della città, ovvero il Serraglio: un'ampia fetta di territorio chiuso fra il fiume Mincio, i laghi di Mantova e il fiume Po, con una linea di fortificazione ad ovest che da Curtatone correva fino a Borgoforte. Per secoli, quel territorio è stato allagato e prosciugato artificialmente, in una straordinaria dimostrazione di come l'acqua potesse essere una grande arma militare e inghiottire letteralmente eserciti avversari; fu un vero e proprio simbolo di potenza del ducato gonzaghesco, che venne più volte attaccato e ripristinato, fino all'esaurimento della sua funzione di difesa. Una storia per certi versi straordinaria, che oggi Carlo Parmigiani ci racconta a modo suo, dopo una ricerca meticolosa e archivistica con l'ausilio della generosa cartografia dell'epoca, geografica e militare, in cui il Serraglio venne sovente rappresentato e disegnato anche con notevoli risultati grafico-pittorici.
DAL TESTO - “Con la denominazione di "Serraglio Mantovano" si intendeva di norma il contesto territoriale, in forma trapezioidale, compreso fra i laghi di Mantova a nord, il Mincio ad est, il Po a sud e una successione di avvallamenti naturali che dallo stesso Po arrivavano fino alle sponde del lago Superiore. Mentre sui primi tre lati le barriere fluviali erano già di per sé consistenti ed adeguate a costituire un ostacolo contro eventuali invasioni, è proprio sull'ultimo tratto che l'uomo andò operando incessantemente per potenziare le difficoltà che già l'ambiente ostile avrebbe frapposto all'avanzata nemica.
“La cintura idrica del Serraglio riproponeva, a scala territoriale, la concezione di difesa statica medievale tipica del castello: un fossato di smisurata circonferenza attorno ad un ideale castello-recinto che racchiudeva al suo interno un nucleo difensivo primario o mastio, costituito dalla città, dalle sue mura e dai suoi laghi. Quindi esso fungeva da difesa avanzata o antemurale per rallentare o fermare una puntata aggressiva che avesse il fine di portare l'offesa sotto le mura di Mantova”.
L'AUTORE - Carlo Parmigiani è nato a Villarotta di Luzzara nel 1950 e si è laureato in architettura al Politecnico di Torino nel 1974. Ha insegnato Costruzioni e Tecnologia delle Costruzioni presso l'Istituto Tecnico per Geometri Carlo d'Arco di Mantova dal 1976 al 2007. Appassionato di storia del territorio ha scritto vari libri di storia locale, specializzandosi nello studio delle origini e dell'architettura delle corti rurali, dell'idraulica e della geografia del territorio antico. Ha iniziato la sua attività di ricercatore curando la rubrica storica del giornale Io a Suzzara e collaborando al libro Comune di Virgilio, il suo territorio (1990), cui hanno fatto seguito Le mura degli avi, vita e morte del castello di Suzzara (1990), Il Gonzagone, storia di una corte e del suo oratorio (1992) e in collaborazione La bonifica dell'Agro Mantovano Reggiauo (1994), Palidano nel tempo (1996). Per la ricerca sulle corti Corti antiche del Suzzarese, la storia (1994), Corte Pietra a Pognaga (1996), La corte dell'Oltrepò mantovano (1997), per il giornale “La Voce di Mantova” Antiche Corti rurali (1997), con V. Negrelli Le corti di Pegognaga (1998), Villa Grassetti o del seminario a Sailetto (1998), ha curato il capitolo sulle corti e le ville in Sulle strade del Po (1999), col fotografo Arrigo Giovannini Corti di Pianura (2000), per il comune di Motteggiana Fra Po e Zara (2000). Per la rivista Documenti di Archeologia Quistello, Segnate, Dosso e le terre d'oltre Secchia (2003), per il Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po San Benedetto e il Po, 2000 anni di lotta, bonifica, governo delle acque (2006) e Acque di Destra Secchia (2010). Per l'Accademia Virgiliana alcuni contributi nell'ambito delle conferenze sul Paesaggio Mantovano: Il territorio di S. Benedetto Po come laboratorio di tecnologia idraulica (2003), Insediamenti rurali ed evoluzione costruttiva, dalle capanne del palazzo murato (2004), Evoluzione architettonica e funzionale della corte agricola mantovana dalla fine del '700 all'Unità (2005), L 'architettura rurale dalla tradizione all'industrializzazione, una fine o un principio? (2006). Per il Millenario Polironiano Le Terre di Polirone (2008) e Luoghi Matildici Quistellesi (2009). Infine collabora con le riviste "Civiltà Mantovana" e "Quaderni della Bassa Modenese".
INDICE DELL'OPERA - Il mito del Serraglio - Il Serraglio nella cartografia - Che cos'era un serraglio - Il Serraglio mantovano - La mappa del 1533 - Il Serraglio nell'affresco della masseria - Il Serraglio nelle mappe di guerra del primo Settecento - Il quarto lato – L’Osone e il Pitentino – L’Osone vecchio – L’Osone nuovo - Il fossato di Curtatone - La Fossa Morta e la Fossa Viva - Fossa e Chiavica del Papa – L’apparato militare del Serraglio: le origini - Evoluzione finale del Serraglio - I siti fortificati del Serraglio - Governolo - Curtatone - Le racchette della Montanara - Buscoldo - Borgoforte - Il castello di Borgoforte - La Rocca del Frassinello - Il grande mangano d'assedio - I ruderi della Rocchetta - La chiavica del Frassinello - Il chiavicone di Roncocorrente - La chiavica di Roncocorrente nell'Ottocento - La corte agricola gonzaghesca di Borgoforte - La racchetta d'Oltrepo' o di Saviola Superiore - Il ponte sul Po a Borgoforte - I documenti trecenteschi originali del ponte sul Po - Il ponte trecentesco di Borgoforte: caratteri generali - Tentativo di ricostruzione strutturale
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