Larissa Juliet Taylor
Giovanna d'Arco e la guerra dei cent'anni
Bruno Mondadori, pagg.293, Euro 26,00
IL LIBRO - Nell'inverno del 1429, una giovane donna in abiti maschili si presentò alla corte di Carlo VII, delfino di Francia. Diceva di sentire voci dal Cielo. Nata in un villaggio della Lorena, regione di frontiera dove scorrerie e saccheggi erano all'ordine del giorno, quella fanciulla semplice, figlia di contadini, sosteneva di essere investita di una missione divina: doveva mettersi a capo delle truppe di Carlo per debellare l'esercito inglese e riconquistare i territori che spettavano di diritto al re. Che fosse una pazza o un'eroina, una lucida condottiera o una contadina invasata, una strega o una santa, certo è che Giovanna d'Arco fu in grado in pochissimi mesi d'infliggere pesanti sconfitte agli inglesi, guidando il suo esercito con audacia, carisma e genio strategico. Armata di una spada leggendaria e di un bianco stendardo decorato di gigli, la vergine guerriera che sapeva tener testa ai teologi e scherzare con i soldati, che cavalcava e maneggiava la lancia con la più grande perizia, prima di essere catturata e giustiziata per eresia a soli diciannove anni riuscì a riconquistare Reims, far incoronare il delfino di Francia e sottomettere le campagne tra Parigi e Bourges, dopo aver mutato grazie al suo coraggio le sorti dell'assedio di Orléans. E il destino dell'intera nazione francese.
DAL TESTO - "Il processo di Giovanna suscitò quasi altrettanto interesse delle sue battaglie, ma fino alla pubblicazione degli atti, avvenuta nell'estate del 1431, il pubblico ne fu molto meno informato. Qualche cosa poteva essere trapelata dalla bocca di alcuni mercanti che in quel periodo si trovavano a Rouen per lavoro, o da quella di esperti che, convocati dal tribunale, avevano negato la propria collaborazione; ciò malgrado, quasi tutto quel che accadde durante lo svolgimento del processo rimase avvolto nel segreto. Di qui il diffondersi di voci incontrollate, soprattutto a Rouen, dove, con poche eccezioni, la gente aveva visto Giovanna appena due volte, nel momento dell'abiura e in quello dell'esecuzione. Anche la prigioniera veniva tenuta all'oscuro. A differenza dei suoi giudici, probabilmente convinti che sarebbe stato un gioco da ragazzi dichiarare colpevole quella giovane così semplice di modi, Giovanna non sapeva fino a che punto le cose si fossero messe male per lei: forse si illudeva perfino di essere riscattata. Prima di questo evento capitale aveva dovuto superare molte prove: varie volte a Vaucouleurs, due a Chinon, a Poitiers e, naturalmente, in battaglia. Contro ogni aspettativa, da tutte queste circostanze era uscita vittoriosa, quanto meno fino a Parigi. Perciò si preparava al processo come a una battaglia: con abilità, coraggio, audacia e astuzia. "Dovette subire un'altra ispezione fisica, condotta per verificare la sua verginità. Gli inglesi speravano che la prova del contrario avrebbe pregiudicato anche le sue altre affermazioni, che tanta parte avevano avuto nelle vittorie francesi. Un parigino che all'epoca dell'abiura e dell'esecuzione della pulzella si trovava a Reims riferì di aver sentito dire che la moglie di Bedford aveva fatto esaminare Giovanna per sapere se fosse vergine o no. La prova si concluse a favore dell'accusata".
L'AUTRICE - Larissa Juliet Taylor insegna Storia presso il Colby College, nel Maine. Ha curato la Encyclopedia of Medieval Pilgrimage (Brill, 2009). Ha pubblicato, tra gli altri, Soldiers of Christ: Preaching in Late Medieval and Reformation France (Oxford University Press, 1992), premiato con il John Nicholas Brown Prize of the Medieval Academy of America.
INDICE DELL'OPERA - Prologo. La guerra dei cent’anni - 1. Jehannette - 2. La missione - 3. La “costruzione” della Pulzella - 4. L’assedio di Orléans - 5. «Sarebbe durata appena un anno» - 6. Il re e la Pulzella - 7. La prigionia - 8. Il processo - 9. Paura del fuoco - 10. Giustificazione - Epilogo: «Quella straordinaria, meravigliosa ragazza» - Appendici - A. La famiglia di Giovanna d’Arco - B. Le fonti - C. I testimoni - D. I personaggi
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