Vademecum di storia dell'Unità d'Italia |
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Sergio Romano Vademecum di storia dell'Unità d'Italia Rizzoli, pagg.342, Euro 20,00
DAL TESTO - "La mancanza di una storia comune e continua, governata da una stessa logica nazionale, in cui tutti gli italiani erano coinvolti e responsabili, favorì la teoria del doppio Stato. Alcuni storici sostennero che quello visibile era soltanto una scena teatrale, uno schermo, un fondale dipinto dietro il quale si nascondeva il «vero» Stato, vale a dire un oscuro intreccio di strategie politiche, interessi criminali e influenze straniere a cui, evidentemente, era lecito ribellarsi. Fu questa una delle ragioni per cui il terrorismo italiano durò più a lungo e fu più sanguinoso di quello di altri Paesi europei che ne furono colpiti. A differenza della Rote Armee Fraktion, il «partito armato» italiano poté contare su una zona di simpatia, complicità o neutralità, composta da quella parte della società che non era «né con lo Stato né con le Brigate rosse». E fu questa, infine, la ragione per cui un gruppo di procuratori poté mettere in crisi, all'inizio degli anni Novanta, l'intero sistema politico. Tra la fragilità dello Stato italiano e la mancanza di una storia comune alla maggior parte della società nazionale esiste un nesso".
L'AUTORE - Sergio Romano, ex ambasciatore, storico, giornalista, è editorialista del “Corriere della Sera”, di cui dal gennaio 2005 cura la rubrica delle lettere, e di “Panorama”. Tra i suoi libri più recenti ricordiamo Il Paese delle molte storie (Rizzoli 2007) e Storia di Francia. Dalla Comune a Sarkozy (Longanesi 2009).
INDICE DELL'OPERA - Prefazione. Gli orfani della storia - Parte prima. Dall'Unità alla fine della Grande Guerra - Parte seconda. Dalla fine della Grande guerra alla fine della Seconda guerra mondiale - Parte terza. Dall'avvento della Repubblica ai nostri giorni - Indice dei nomi e dei luoghi notevoli |