Da Versailles al milite ignoto. Rituali e retoriche della vittoria in Europa (1919-1921) |
Alessandro Miniero Da Versailles al milite ignoto. Rituali e retoriche della vittoria in Europa (1919-1921) Gangemi, pagg.272, Euro 30,00
IL LIBRO - Il volume analizza e descrive i rituali e le retoriche con cui le nazioni vincitrici celebrarono la vittoria alla fine della Grande guerra, dalle grandi parate alla costruzione di monumenti che tenessero vivo il ricordo del conflitto. Nel giro di pochi mesi il culto dei caduti assunse grande importanza: tra il 1920 e il 1921 in tutti i paesi vittoriosi fu istituita una solennità nazionale in ricordo dei soldati morti in guerra e la cerimonia della sepoltura del Milite Ignoto portò quel culto al livello più alto. La stampa seguì da vicino questi fenomeni ed elaborò retoriche e stereotipi, sia per celebrare la gloria delle armate, sia per commemorare il sacrificio delle famiglie. Utilizzando le cronache dei giornali e delle riviste più importanti del periodo e le testimonianze di vari osservatori l'autore presenta un quadro analitico delle diverse scelte operate dai governi e delle reazioni delle popolazioni, soffermandosi, in particolare, sulle esperienze francese, inglese e italiana. Attraverso un tessuto di citazioni, cucite insieme con notevole efficacia, si offre al lettore la ricostruzione di un momento significativo della storia europea, nelle sue implicazioni politiche, sociali e di costume.
DAL TESTO - "Fu [...] la prima guerra mondiale, col suo carattere di sacrificio di massa, l'evento che conferì alla figura del Milite Ignoto l'effettiva dimensione simbolica. I riti organizzati in suo onore a partire dal 1920 segnarono il punto più alto dell'elaborazione della memoria di guerra. "Il percorso [...] non fu lineare. La decisione di inumare un caduto senza nome in memoria di tutti coloro che non erano tornati seguì infatti il fallimento dei progetti relativi alla costruzione di grandi monumenti commemorativi. Nel primo dopoguerra tanto i vincitori quanto le nazioni sconfitte avevano dibattuto a lungo, senza successo, la possibilità di realizzare mausolei o parchi in memoria dei caduti. Le tombe del Milite Ignoto colmarono quel vuoto: collocate al centro della capitale esse avrebbero assunto ovunque il ruolo di monumenti nazionali e si sarebbero immediatamente rivelate come i luoghi più adatti ad accogliere la celebrazione dei riti organizzati dallo Stato per ricordare i propri eroi".
L'AUTORE - Alessandro Miniero è attualmente documentarista bibliotecario presso la Biblioteca della Camera dei Deputati, dove è responsabile del settore del diritto di stampa e della letteratura grigia. Ha lavorato presso la Biblioteca della Corte dei Conti e collaborato a pubblicazioni e ricerche della Fondazione Basso e degli storici Andrea Giardina, Giovanni Sabbatucci e Vittorio Vidotto
INDICE DELL'OPERA - Introduzione - Prologo - Capitolo primo. Celebrazioni e feste della Vittoria - Capitolo secondo. La costruzione del ricordo - Capitolo terzo. La consacrazione della memoria di guerra - Epilogo - Cronologia essenziale - Indice dei nomi |